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Servizi immobiliari
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Property management, project management, servizi per l’immobiliare: sempre più sono queste le arene su cui si gioca la concorrenza del real estate in Italia, che sta diventando sempre più teatro per nuovi player sempre più specializzati nell’assistere clienti e società che operano nel mondo del mattone. La fotografia di questo nuovo mondo è stata scattata durante il primo Forum Nazionale sull’Industria dei Servizi Immobiliari, durante il quale è stato presentato il decimo “Rapporto sulla filiera dei servizi immobiliari in Europa e in Italia” realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con le principali società italiane.

Property management, la nuova frontiera dell’immobiliare

Un ruolo centrale è stato attribuito al property management, che ha visto nel 2023 una sostanziale stabilità dei ricavi, con un fatturato complessivo di oltre 135 milioni di euro e un valore medio per azienda di 13,6 milioni. Rispetto ai dati del 2021, l’andamento si è mantenuto stabile, con lievi variazioni rispetto al 2022, quando il valore medio era di 14,3 milioni. Il settore ha mostrato una crescente collaborazione con enti pubblici, amministrando circa il 19% della superficie destinata a servizi pubblici, come università e impianti sportivi, oltre a uffici bancari.

Project management e intermediazione: dati e prospettive

Il project management è stato identificato come il secondo comparto per importanza dopo il property management, con un fatturato di quasi 50 milioni di euro e una media per società di 4,8 milioni, in leggera flessione rispetto ai dati del 2022. Gli operatori immobiliari confermano la necessità crescente di project manager specializzati, soprattutto per progetti privati, dove il valore aggiunto del project management si sta consolidando. Anche l’intermediazione immobiliare, nonostante un calo nei volumi di investimento, resta un settore centrale, con acquisti per 2,4 miliardi di euro e previsioni di ripresa del mercato per il 2024, trainato dagli uffici, con oltre due miliardi di investimenti attesi a fine anno, soprattutto tra Milano e Roma, dove i prime yield si stabilizzano tra il 4% e il 4,5%.

Soluzioni digitali e PropTech: il futuro del real estate

Il mercato del PropTech in Italia continua a crescere, spinto da una digitalizzazione diffusa e dalla ricerca di soluzioni innovative per l’efficienza e la sostenibilità degli edifici. Si stima che negli ultimi cinque anni siano stati investiti 1,4 miliardi di euro in piattaforme di gestione, pari al 12,5% del settore smart building. Concentrate principalmente a Milano, queste aziende PropTech sviluppano strumenti per la pianificazione, progettazione e gestione immobiliare, rispondendo alle esigenze di un mercato che punta verso “super app” capaci di integrare non solo servizi condominiali, ma anche urbani e pubblici.

Progettazione integrata: l’Italia in crescita nel contesto europeo

In Europa, il settore della progettazione integrata ha registrato un incremento dell’8,5% nel fatturato, superando i 360 miliardi di euro, con un valore aggiunto prossimo ai 160 miliardi. In Italia, le società di progettazione hanno consolidato una crescita record, con un fatturato di 34 miliardi di euro, il più alto incremento tra i principali Paesi europei. Grazie all’adozione di modelli multidisciplinari, le aziende italiane rispondono oggi alle sfide di sostenibilità e digitalizzazione, posizionandosi in modo competitivo nel mercato internazionale.

Con oltre 300mila lavoratori e una crescita del 10% nel 2023, la progettazione integrata sta ridefinendo il panorama immobiliare italiano, introducendo nuovi standard di qualità e sostenibilità. Come emerge dal Forum, l’industria dei servizi immobiliari in Italia si sta adattando con successo alle trasformazioni globali, offrendo prospettive di crescita sostenibile e un futuro di innovazione per il settore real estate.

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