Il 2024 è un anno di transizione per il mercato immobiliare, caratterizzato da segnali di ripresa anche per il miglioramento del contesto macroeconomico. A dirlo è la decima edizione del Real Estate Data HUB, elaborato dai Centri Studi di RE/MAX Italia e di Avalon Real Estate, che analizza l'andamento del mattone nel primo semestre dell'anno con un focus sulle città di Milano, Roma, Genova e Padova e le rispettive regioni.
Il punto di svolta per il mercato immobiliare è costituito dalla nuova politica dei tagli dei tassi di interesse iniziata dalla BCE a giugno, perché ha consentito un maggiore accesso al credito da parte di famiglie e imprese. Il numero crescente di richieste di mutuo, in particolare da parte dei giovani, secondo RE/MAX è indicatore di un rinnovato interesse per l’acquisto della prima casa che alimenterà il mercato nei prossimi mesi.
Secondo Dario Castiglia, il mercato residenziale ha dimostrato una notevole resilienza “Emergono segnali che fanno già prevedere per i prossimi mesi opportunità di ripresa sostenuta da stabilità dei prezzi, resilienza della domanda e capacità del mercato di adattarsi a un contesto in continua evoluzione”.
Le tipologie immobiliari più richieste
In tutte le regioni la preferenza è per il trilocale (42,27%), che riflette la ricerca di soluzioni abitative adeguate a famiglie ma anche a professionisti che necessitano di un’area per il lavoro. Anche i bilocali sono molto richiesti, soprattutto nel Nord dove rappresentano il 30,35% delle scelte di giovani coppie o single, che cercano spazi pratici senza un eccessivo impegno economico. Al Centro, la domanda per i bilocali è più contenuta (20,02%), mentre nel Sud e nelle Isole predomina l’interesse per immobili più spaziosi, come quadrilocali (27,50%) e abitazioni con oltre cinque locali (16,86%) ideali per famiglie numerose, grazie ai prezzi medi più accessibili. I monolocali restano la tipologia meno richiesta (3,22%), confermando il cambiamento in atto nelle esigenze abitative.
L'analisi per aree geografiche
La Lombardia si conferma regione leader nel mercato immobiliare nazionale, rappresentando circa il 40% delle transazioni complessive. Al Nord, si distinguono Liguria e Veneto in leggero aumento rispetto al 2023. Al Centro, il Lazio occupa la posizione di vertice, seguito da Emilia Romagna e Toscana. Nel Sud, Puglia e Campania evidenziano un’attività significativa, mentre la Sicilia è il principale mercato tra le isole.
Quanti giorni rimangono gli immobili sul mercato
L’analisi dei giorni medi di vendita degli immobili per area, con particolare attenzione ai primi due trimestri del 2024, evidenzia tendenze interessanti. Al Nord, si registra un aumento a 160 giorni nel Q1, ma una successiva diminuzione a 146 giorni nel Q2, indicando una ripresa nella reattività del mercato. Al Centro, si osserva un miglioramento significativo, con i giorni medi che scendono a 162 nel Q1 e ulteriormente a 155 nel Q2. Infine, al Sud e nelle Isole, i giorni medi si stabilizzano attorno a 163 nel Q1 e 155 nel Q2, evidenziando una capacità di assorbire le dinamiche di mercato. Questa analisi suggerisce che il 2024 potrebbe rappresentare un anno di ripresa per il mercato immobiliare in tutte le aree, con il miglioramento più consistente al Centro.
Andamento dei prezzi
Nel primo semestre 2024 si evidenzia complessivamente un incremento dei prezzi medi al metro quadrato, con differenze anche sostanziali tra Regioni e capoluoghi/province. In generale questo aumento, dopo le fluttuazioni del 2023, indica una crescente fiducia nel mercato immobiliare, suggerendo un ritorno robusto della domanda.
L'andamento dei mutui
Oltre al taglio dei tassi, nel primo semestre 2024 altri fattori hanno sostenuto l’andamento del mercato dei mutui in Italia. “In particolare, alcuni istituti bancari hanno favorito l’accesso al credito, con prodotti promozionali per gli under 36 e gli acquirenti di case “green” con tassi al ribasso fino a circa il 2,5% per durate di 30 anni”, spiega Riccardo Bernardi, Chief Development Officer di 24MAX. Per il secondo semestre 2024, l’Ufficio Studi di 24MAX prevede un trend positivo, grazie a una certa apertura delle banche che, pur mantenendo un approccio prudente, stanno agevolando un incremento nell’erogazione dei mutui rispetto ai mesi precedenti. Secondo le analisi di 24MAX, nel primo semestre 2024, il 93,4% ha richiesto un mutuo per l’acquisto della prima casa, optando per la quasi totalità per il tasso fisso (96,7%). L’analisi per fasce d’età evidenzia che i giovani tra i 25 e i 34 anni costituiscono il 35,9% dei richiedenti, seguiti dalla fascia compresa tra i 35 e i 44 anni.
Il mercato non residenziale
L'andamento del mercato immobiliare non residenziale è stato differente a seconda dei comparti:
mercato retail ha mostrato segnali di ripresa, in particolare nel secondo trimestre, che si è rivelato uno dei migliori dal 2020: durante questo periodo, gli investimenti totali hanno superato di oltre il triplo quelli dello stesso periodo dell’anno precedente. La tendenza positiva in termini di investimenti lascia prevedere che il 2024 possa ottenere i risultati migliori degli ultimi cinque anni, grazie a una pipeline di iniziative in fase di definizione.
Logistica, l’inizio del 2024 è stato caratterizzato da un assestamento, a fronte di una domanda di spazi, comunque, consistente e di un tasso di sfitto che nel primo semestre 2024 ha toccato un minimo dell’1,5%, con conseguente incremento dei canoni. Tra i fenomeni che caratterizzeranno questo mercato nel prossimo futuro, nel Real Estate Data Hub si segnalano il reshoring e il settore dei data center, in particolare con due tipologie di infrastrutture: gli Hyperscale Data Center, gestiti da grandi aziende come Amazon e Google, e gli Edge Data Center, più piccoli e distribuiti.
Settore ricettivo ha registrato investimenti in aumento, indicativi di una ripresa robusta, con un crescente coinvolgimento anche da parte degli investitori italiani. Roma si conferma la città più attrattiva per numero di transazioni e valore delle operazioni. Le prospettive per i prossimi mesi sono promettenti.
Direzionale ha riconquistato la posizione di prima asset class, trainato dall’interesse per uffici e immobili sostenibili. Milano e Roma si sono confermate come i principali centri per gli investimenti in questo comparto. Nei prossimi mesi si prevede una maggiore attività nelle riconversioni e nei progetti di riqualificazione urbana, soprattutto a Milano, per soddisfare la crescente richiesta di immobili sostenibili.
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