La sezione urbana indica, quando presente, un'ulteriore suddivisione del territorio comunale: ecco come si verifica in visura.
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Sezione urbana, documenti catastali
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Cos’è la sezione urbana? È un dubbio che sarà sorto a molti, nel trovare questa dicitura all’interno di una visura catastale. Indicata da un codice alfanumerico di massimo tre caratteri, rappresenta un’ulteriore suddivisione di alcuni Comuni - ad esempio, quelli di grandi dimensioni - all’interno del Catasto Fabbricati. Lo scopo è quello di favorire la corretta individuazione di una specifica unità immobiliare.

Interpretare correttamente i dati relativi alla sezione urbana, se presente, non è sempre semplice. Per questo è utile affidarsi a servizi per agenti immobiliari come Regold, grazie anche a utili strumenti dedicati proprio alle visure catastali.

Cos’è la sezione urbana

Con il termine sezione urbana, così come già accennato in apertura, si intende una suddivisione territoriale prevista per alcuni Comuni italiani, presente all’interno del Catasto Fabbricati. Grazie a questa suddivisione, generalmente indicata con un codice alfanumerico di massimo tre cifre, è possibile identificare con precisione l’ubicazione di un immobile, quando il foglio e la particella non sono sufficienti per localizzarlo in modo univoco.

È però utile sapere che il dato sulla sezione urbana non è sempre obbligatorio, bensì presente solo in quei Comuni che, per loro complessità territoriale, hanno bisogno di avvalersene. Al momento della verifica di dati catastali, ad esempio con servizi di visure catastali come quelli di Regold, l’informazione potrebbe quindi non essere presente.

Verifica della sezione urbana
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Per comprendere al meglio l’utilizzo di questa indicazione, è utile un esempio di sezione urbana. Il riferimento che normalmente si prende in questi casi è quello del Comune di Genova, poiché facilmente esemplificativo. Il territorio del capoluogo ligure è suddiviso in tre sezioni urbane:

  • Genova, con la sezione Q;
  • Sanpierdarena, con la sezione R;
  • Pegli Voltri, con la sezione S.

Nel caso specifico, l’indicazione della sezione urbana è indispensabile poiché potrebbero esistere unità immobiliari con lo stesso numero di foglio e particella, ma situate in sezioni urbane differenti.

Qual è la sezione di un immobile

Quando si parla di sezione catastale di un immobile, tuttavia, sono però necessarie alcune differenziazioni. Questo perché il termine, data la sua natura generica, non è sempre equivalente alla sezione urbana.

Il generico riferimento alla sezione catastale di un immobile potrebbe infatti essere legato:

  • alla sezione urbana all’interno del Catasto Fabbricati, ovvero l’eventuale suddivisione del territorio comunale in aree più piccole, per facilitare l’identificazione delle unità immobiliari all’interno del catasto fabbricati, così come già visto;
  • alla sezione censuaria all’interno del Catasto Terreni, ovvero alla suddivisione del territorio comunale - introdotta dalla legge 138/1998 - in aree distinte per la loro redditività, quindi simili dal punto di vista ambientale e socioeconomico. Questa indicazione è utile per la definizione dei quadri tariffari all’interno delle varie zone comunali.

Vi è poi la necessità di operare un’ulteriore distinzione, quella con la sezione amministrativa. Quest’ultima, quando presente, indica porzioni di territorio che appartengono a Comuni non rappresentati autonomamente al Catasto. Per evitare di far confusione, di conseguenza, è sempre utile avvalersi dell’aiuto di professionisti, come ad esempio geometri, architetti o periti, così come anche di consulenti online.

Cosa significa sezione urbanistica

Ancora, è utile evidenziare una possibile differenza tra sezione urbana e sezione urbanistica, due termini utilizzati spesso come sinonimi nel linguaggio comune che, tuttavia, indicano questioni assai diverse.

Per sezione urbanistica, infatti, si intende più propriamente un concetto legato alla pianificazione territoriale, a volte solo indirettamente inerente a questioni catastali. Infatti, si riferisce a suddivisioni funzionali del territorio comunale per necessità di pianificazione, come ad esempio all’interno del Piano Regolatore Generale, così da definirne le relative destinazioni d’uso: industriale, agricola, residenziale e via dicendo. La sezione urbanistica, inoltre, non è generalmente richiesta nei documenti catastali né vi compare.

Come faccio a sapere la sezione urbana

Specificato cosa sia la sezione urbana e quali le sue funzioni, è più che lecito chiedersi come ottenere questa indicazione, se presente nel Comune di proprio interesse.

La prima opzione prevede la possibilità di effettuare una visura catastale per immobile - sia storica che attuale - per trovare tutti i relativi dati sulla sezione urbana. Come già evidenziato, questa informazione è riportata tramite una sigla di massimo tre cifre. Riprendendo il precedente esempio sul Comune di Genova, all’interno della sezione urbana Sampierdarena, nella visura catastale ad esempio si leggerà:

  • Comune: Genova;
  • Sezione urbana: R;
  • Foglio: 12;
  • Particella: 345;
  • Subalterno: 2.

Tuttavia, in alcuni Comuni - ad esempio Bergamo, ma anche Venezia - una visura catastale per immobile può restituire più risultati: ad esempio, immobili con e senza sezione urbana o, ancora, con sezioni diverse. In questi casi, se non si specifica la sezione urbana al momento della ricerca, si rischia di ottenere un risultato incompleto oppure doppio.

Per evitare ambiguità, e quindi identificare con certezza l’immobile di proprio interesse, è possibile optare per una seconda opzione: una visura catastale per soggetto. Questa permette di collegare gli immobili - con o senza sezione urbana - direttamente al proprietario, offrendo una maggiore precisione.

Infine, è importante ricordare che non tutti i Comuni utilizzano la sezione urbana come criterio distintivo. Di conseguenza, se la sezione urbana non viene riportata nella visura catastale, non vi sono ragioni per preoccuparsi.

Verifica dei dati catastali sulla sezione urbana
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Cosa mettere in sezione urbana

Può però capitare che, nel compilare documenti e moduli vari a uso catastale o fiscale, venga chiesto di inserire la sezione urbana del Comune catastale di proprio riferimento. Come si procedere, in questi casi?

In caso non si fosse già in possesso di questa informazione, dopo aver recuperato la visura catastale dell’immobile - o degli immobili - necessari per la compilazione del documento, è sufficiente riportare:

  • il codice alfanumerico di massimo tre cifre presente nella visura. Nel caso del sopracitato esempio su Genova, sarà quindi “R”;
  • la dicitura “non presente”, se esplicitamente richiesta dal documento, se il Comune a cui ci si riferisce non si avvale di una suddivisione del territorio in base alla sezione urbana.

È utile ricordare nuovamente che la sezione urbana, quando presente, si riferisce unicamente al Catasto Fabbricati, di conseguenza è necessario non confonderla con altre indicazioni, come le già viste sezione amministrativa o censuaria. Ancora, per evitare errori o confusione in documenti che potrebbero anche avere una valenza legale - come nel caso di dichiarazioni fiscali o immobiliari per l’Agenzia delle Entrate - si può chiedere il supporto di professionisti qualificati, quali ad esempio il geometra o l’architetto di propria fiducia.

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