Sono partite le consultazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) nell’ambito del Tavolo Piano Casa volte a definire un testo base per l’elaborazione della delega per la revisione del Testo unico dell’edilizia. Ci sarà tempo fino al 21 febbraio e verranno acquisiti contributi dagli enti, dagli operatori e dai soggetti coinvolti a vario titolo. L’obiettivo è raggiungere il riordino e la semplificazione della disciplina in materia di edilizia e costruzioni.
Come spiegato dal Mit, “per facilitare l’esame delle proposte che saranno trasmesse, sono stati individuati 20 temi prioritari che costituiranno la base di partenza per l’elaborazione della delega per la revisione del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”. Gli stakeholders dovranno selezionare un numero massimo di tre argomenti in ordine di priorità e dovranno indicare le criticità e le possibili soluzioni.
I 20 temi prioritari che costituiranno la base di partenza per l’elaborazione della delega per la revisione del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia sono:
- inquadramento dei vincoli derivanti dalla disciplina statale in rapporto alle competenze regionali alla luce della riforma del titolo V;
- semplificazione normativa tra normativa primaria, secondaria e regionale;
- riordino e revisione delle tipologie di intervento edilizio (edilizia libera, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica);
- revisione della disciplina nella demo-ricostruzione tra la disciplina edilizia e urbanistica;
- razionalizzazione dei titoli abilitativi relativi a ciascuna delle tipologie di intervento edilizio;
- semplificazioni procedurali per il rilascio o la formazione dei titoli abilitativi (coordinamento tra diverse amministrazioni competenti, tempi del procedimento, esito del procedimento in relazione anche al silenzio assenso);
- definizione delle diverse tipologie di difformità (assenza titolo, totale difformità variazione essenziale parziale difformità e tolleranze);
- distinzione tra procedure e titoli abilitanti l’intervento ovvero in sanatoria;
- semplificazione della disciplina in materia di cambi di destinazione d’uso (fattispecie e procedimento) in relazione alle diverse tipologie di immobili e zone territoriali omogenee;
- stato legittimo immobiliare e relativi titoli legittimanti;
- individuazione di strutture di supporto ai comuni nell’ambito dello svolgimento delle funzioni in materia edilizia;
- normative tecniche delle costruzioni;
- aggiornamento della disciplina in materia di costruzioni e coordinamento con la disciplina edilizia;
- coordinamento della disciplina edilizia e urbanistica;
- digitalizzazione delle procedure, istituzione dell’anagrafe e del fascicolo digitale delle costruzioni e interoperabilità delle banche dati;
- rigenerazione urbana;
- razionalizzazione della disciplina relativa alla gestione di immobili abusivi;
- semplificazione della disciplina delle sanzioni;
- razionalizzazione delle agevolazioni tributarie in caso di interventi abusivi;
- coordinamento normativo della disciplina del Testo unico con la disciplina secondaria sulle definizioni.
Salva Casa 2025
La scorsa settimana il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato, dopo la presentazione avvenuta nel corso della riunione del Tavolo sulla Casa, le linee guida sull’attuazione del Salva Casa che si concentrano su quattro macro-aree di intervento:
1. ridefinizione dei titoli che consentono di comprovare lo stato legittimo degli immobili (articolo 9-bis del Testo unico);
2. nuova disciplina relativa ai mutamenti di destinazione d’uso (articolo 10, comma 2, e 23-ter del Testo unico);
3. regime delle tolleranze e semplificazione delle procedure finalizzate a sanare o regolarizzare situazioni di difformità:
- tolleranze costruttive ed esecutive (articolo 34-bis del Testo unico);
- casi particolari di interventi eseguiti in parziale difformità dal titolo (nuovo articolo 34-ter del Testo unico);
- ridefinizione della cd. doppia conformità, limitatamente alle parziali difformità dal permesso di costruire o dalla segnalazione certificata di inizio attività di cui all’articolo 34, alle ipotesi di assenza o difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività di cui all’articolo 37, nonché alle variazioni essenziali (nuovo articolo 36-bis del Testo unico);
4. adeguamento degli standard edilizi alle trasformazioni del contesto sociale ed urbano:
- recupero dei sottotetti (articolo 2-bis del Testo unico);
- edilizia libera (articolo 6 del Testo unico);
- certificato di agibilità (articolo 24 del Testo unico).
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