È sorprendente scoprire tutto quello che si può fare per riutilizzare l'acqua di cottura delle verdure ed evitare gli sprechi.
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verdure in pentola
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Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

In un periodo in cui è sempre più importante evitare gli sprechi di acqua, cibo ed energia elettrica, saper riutilizzare alcuni ingredienti o alimenti che si hanno in casa e che altrimenti si butterebbero via è una risorsa assai preziosa: oltre a rappresentare un discreto risparmio, questo metodo aiuta anche a salvaguardare l’ambiente. Ecco come usare l'acqua di cottura delle verdure, che trattiene numerose sostanze nutritive dagli ortaggi o legumi appena cucinati, e può quindi essere impiegata nuovamente per altri scopi. 

Come fertilizzante per fiori e piante

Nel corso della bollitura vengono rilasciate nell’acqua alcune delle sostanze precedentemente contenute nelle verdure, ed è per questo che solitamente si consiglia di consumarle a crudo. È facile intuire come quest’acqua “arricchita” possa tornare utile ad altre piante, soprattutto quelle in vaso che in alcuni casi faticano maggiormente a nutrirsi e crescere; e anche dal punto di vista ecologico, in questo modo è possibile risparmiare qualche litro d’acqua.

È però importante procedere con cautela e tenere a mente i seguenti accorgimenti, per evitare di danneggiare le piante invece di aiutarle:

  • Non usare l’acqua delle patate, che contiene troppo amido e risulterebbe nociva.
  • Non usare acqua salata, che danneggerebbe irrimediabilmente le piante.
  • Lasciar raffreddare l’acqua prima di innaffiare.
  • Prediligere l’acqua di verdure biologiche, in modo da ridurre il rischio di rilasciare nelle piante eventuali tracce di pesticidi o altri prodotti tossici.
un campo coltivato con verdure
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Per sgrassare i piatti

A proposito di amido, esso è contenuto non solo nell’acqua di cottura delle patate ma anche in quella di pasta e riso: in tutti e 3 i casi è possibile sfruttare la sua funzione sgrassante - accentuata dall’alta temperatura - per detergere pentole, bicchieri o piatti. Sarà sufficiente versarla nel lavello e immergervi le stoviglie in questione, lasciar agire per qualche minuto e poi passarvi una spugna con poco detersivo per completare la pulizia.

Per togliere piccole macchie di cibo

L’acqua di cottura delle patate è in grado di fungere da sgrassatore naturale anche per rimuovere piccole macchie di cibo dai tessuti, come quelle dei tovaglioli di stoffa. Per renderla efficace a questo scopo basta aggiungere qualche goccia di succo di limone. 

Per lucidare l’argenteria

Un metodo naturale e tradizionale per lucidare le posate d’argento è quello di utilizzare l’acqua di cottura degli spinaci, che trattiene alcune delle proprietà antiossidanti di questa verdura. Per ridare lucentezza alla propria argenteria sarà sufficiente:

  • Filtrare bene l’acqua dopo la cottura, assicurandosi di non lasciare residui di spinaci.
  • Riportare a ebollizione e poi spegnere il fuoco.
  • Immergere le posate o gli altri oggetti d’argento e lasciar agire almeno 20-30 minuti.
  • Sciacquare e asciugare accuratamente gli oggetti, o reimmergerli per qualche altro minuto se sono ancora parzialmente ossidati.
un piatto di risotto agli asparagi
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Per fare una base di brodi, zuppe o risotti

Può sembrare una soluzione fin troppo intuitiva per essere aggiunta a questa lista, ma non tutti sanno che l’acqua di cottura delle verdure può tranquillamente essere riutilizzata per preparare altri cibi: più precisamente, può servire da base saporita per una zuppa, a cui basterà aggiungere i propri ortaggi preferiti; a seconda della consistenza ottenuta si può poi decidere di frullarli a fine cottura, realizzando una deliziosa vellutata di verdure da servire con dei crostini di pane. 

Persino un risotto può riuscire particolarmente prelibato se preparato almeno in parte con quest’acqua (in combinazione o in sostituzione con altro brodo), soprattutto se si tratta di un risotto con verdure come gli asparagi. Per tutte queste varianti si consiglia ovviamente di dosare il sale in modo opportuno, poiché l’acqua di partenza sarà già salata.

Per mettere in ammollo legumi secchi

È possibile risparmiare una ciotola di acqua fresca anche quando si devono mettere in ammollo fagioli, lenticchie e altri legumi in preparazione alla cottura: basta riutilizzare l’acqua di cottura di pasta, riso o verdure. L’ammollo serve principalmente per far ammorbidire i legumi e può durare anche tutta la notte, ma al suo termine si consiglia di non utilizzare quest’acqua per la cottura.

Preparare le meringhe vegane

Non è necessario aderire in modo rigoroso alla dieta vegana per poterne gustare alcune ricette, soprattutto se esse consentono di utilizzare ingredienti alternativi di cui già si dispone: se ad esempio si ha a disposizione dell’acqua di cottura dei ceci, è possibile preparare delle ottime meringhe vegane, delicate e spumose, sostituendola al tradizionale albume d’uovo. Sarà sufficiente:

  • Versare in una planetaria con frusta 150 g di quest’acqua dopo averla filtrata accuratamente.
  • Aggiungere qualche goccia di limone e mescolare.
  • Aggiungere 165 g di zucchero a velo (versato gradualmente).
  • Montare fino a ottenere un composto compatto ma spumoso.
  • Utilizzare un cucchiaio o un sac-à-poche per disporre dei ciuffi di impasto su una teglia foderata con carta da forno.

Dopo aver seguito con attenzione tutti i passaggi, basterà infornare e far cuocere a 100° per almeno 3 ore.

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