È possibile ottenere un mutuo con un contratto d’apprendistato? Si tratta di un dubbio certamente diffuso fra coloro che, entrati relativamente da poco nel mercato del lavoro, desiderano coronare il sogno di una casa di proprietà. Per quanto non vi siano vincoli di legge per concedere un finanziamento immobiliare a un apprendista, vi potrebbero essere ostacoli di altra natura, ad esempio connessi alla minore stabilità della posizione lavorativa. Per questa ragione, è utile avvalersi di strumenti online per trovare il miglior mutuo per le proprie esigenze.
Cos’è il contratto di apprendistato
Prima di comprendere se un apprendista si trovi nelle condizioni per ottenere un mutuo, è innanzitutto utile ricordare cosa sia il contratto d’apprendistato. Regolato dal D.Lgs. 81/2015, si tratta di una tipologia di lavoro subordinato che combina l’attività lavorativa alla formazione, allo scopo di inserire i più giovani nel mercato professionale.
Il contratto d’apprendistato si distingue principalmente in tre categorie:
- l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, riservato ai giovani tra i 15 e i 25 anni, allo scopo di conseguire un titolo di studio;
- l’apprendistato professionalizzante, per i lavoratori dai 18 ai 29 anni, valido per l’acquisizione di competenze professionali specifiche e spendibili sul mercato del lavoro;
- l’apprendistato di alta formazione e ricerca, riservato ai giovani lavoratori inseriti in percorsi accademici o di ricerca avanzata.
Questi contratti durano solitamente dai 6 mesi ai 3 anni, ma si può arrivare a 5 per l’apprendistato nell’artigianato, con la possibilità di trasformazione della posizione lavorativa in un’assunzione a tempo indeterminato, allo scadere del contratto. In generale, gli apprendisti ricevono uno stipendio inferiore rispetto ai lavoratori con contratto standard, mentre le aziende ottengono sgravi fiscali e contributivi per avvalersi di giovani apprendisti.
Come comprare casa con un contratto d’apprendistato
Per chi è entrato da poco sul mercato del lavoro, la richiesta di un mutuo per la casa con contratto d’apprendistato presenta alcune sfide, da valutare attentamente. Considerando uno stipendio inferiore rispetto a lavoratori con contratti canonici in posizioni analoghe, e la possibilità che l’apprendista non venga assunto al termine del percorso formativo, per le banche la concessione di questi finanziamenti è maggiormente rischiosa.
In linea generale, prima di concedere un mutuo gli istituti di credito valutano sul richiedente:
- la condizione economica, affinché assicuri sufficiente stabilità per la restituzione del debito;
- la situazione reddituale, e più precisamente le entrate mensili, perché difficilmente vengono concessi finanziamenti se le rate superano di 1/3 l’importo dello stipendio.
In quest’ottica, un giovane apprendista può rappresentare un rischio per la banca, poiché:
- non si trova in una posizione lavorativa sufficientemente stabile. ll contratto d’apprendistato ha una durata ridotta, e potrebbe non tradursi in un’assunzione a tempo indeterminato, a fronte di un mutuo che può durare per decenni;
- dato lo stipendio ridotto, il peso relativo delle rate sul reddito è certamente maggiore, con la possibilità che il richiedente si ritrovi in una situazione di insolvenza.
Per questo motivo, le banche possono imporre delle condizioni aggiuntive prima di concedere il mutuo, in ragione della necessità di minimizzare il più possibile il rischio d’insolvenza. In ogni caso, per conoscere nel dettaglio quali siano i passaggi per una richiesta di finanziamento, è utile consultare una guida passo per passo al mutuo.
Come avere un mutuo senza contratto indeterminato
Data la precedente premessa, l’apprendista si trova in una condizione complessa: poiché si richiede un mutuo senza contratto a tempo indeterminato, l’approvazione risulta più rischiosa per gli istituti di credito. Tuttavia, vi sono delle strategie per ridurre questo rischio relativo, ottenendo così il finanziamento dalla banca con un contratto d’apprendistato.
Innanzitutto, è utile richiedere un mutuo dal Loan-To-Value - ovvero, il rapporto tra il valore dell’immobile e l’importo richiesto - non troppo elevato. Non solo le banche tendono a preferire un mutuo di importo inferiore all’80% del valore dell’immobile, in assenza di garanzie pubbliche o private, ma più si riesce a ridurre questa percentuale, maggiori sono le possibilità di erogazione. Di conseguenza, se si può disporre di propri fondi iniziali, è più facile incontrare il parere positivo dell’istituto di credito.
Dopodiché, si può procedere:
- inserendo un garante, come un familiare, che può intervenire nel pagamento delle rate in caso di insolvenza, riducendo così i rischi per la banca;
- cointestando il mutuo, ad esempio con il partner in possesso di un contratto a tempo indeterminato, aumentando così le possibilità di erogazione;
- presentando un impegno formale scritto, da parte del datore di lavoro, per la futura trasformazione del contratto d’apprendistato in un’assunzione a tempo indeterminato;
- fornendo garanzie di altro tipo, come polizze assicurative in proprio possesso o, ancora, altri immobili di proprietà su cui iscrivere ipoteche.
Il mutuo giovani con contratto d’apprendistato
Allo scopo di aumentare le chance di ottenere l’erogazione del finanziamento, un’occasione importante è rappresentata dal cosiddetto mutuo giovani. Più comunemente noto come mutuo Consap con contratto d’apprendistato, questa opzione permette di avvalersi di una garanzia pubblica sul finanziamento, così da ridurre il rischio per le banche.
Il Fondo di Garanzia Consap, prorogato al 31 dicembre 2027 dalla Legge di Bilancio 2025, è riservato principalmente ai giovani under 36 - una soglia di età che abbondantemente comprende anche gli apprendisti - e offre:
- una garanzia pubblica fino all’80% della quota capitale di un mutuo non superiore ai 250.000 euro, se l’ISEE è inferiore a 40.000 euro e il mutuo finanzia oltre l’80% del valore dell’immobile;
- una garanzia base del 50% per chi non rientra in queste condizioni, ad esempio in presenza di un ISEE superiore a 40.000 euro.
È però doveroso sottolineare che questa possibilità è riservata per coloro che richiedono un mutuo prima casa con contratto d’apprendistato, o altre tipologie contrattuali, mentre non è possibile accedervi per l’acquisto di seconde case e immobili con destinazione d’uso diversa rispetto a quella abitativa.
Che contratto serve per avere un mutuo
Come visto, l’erogazione di un mutuo con l’apprendistato può essere anche particolarmente difficile. Ma quale contratto lavorativo è preferito dalle banche, quale posizione lavorativa può effettivamente favorire la concessione del finanziamento?
Innanzitutto, è bene ribadire che gli istituti di credito valutano soprattutto la stabilità economica e reddituale del richiedente, di conseguenza anche una posizione atipica o a tempo determinato può sfociare in un esito positivo. Tuttavia, è altrettanto ovvio che un contratto a tempo indeterminato, preferibilmente accompagnato da uno stipendio di buon livello, riduce notevolmente il rischio d’insolvenza.
Fatta questa premessa, in linea generale è bene sapere che si può ottenere un mutuo anche in presenza di:
- un contratto a tempo determinato, meglio se in presenza di un garante e dimostrando una buona stabilità reddituale nel tempo;
- un contratto di somministrazione, ad esempio erogato da agenzie interinali o a termine, sempre in presenza di un garante o di altre garanzie reali, come l’ipoteca su altri immobili in proprio possesso;
- un contratto flessibile, solitamente offerto a lavoratori atipici quali quelli a progetto, dimostrando una sufficiente stabilità lavorativa nel tempo e, ancora, sempre in presenza di un garante, assicurazioni o garanzie reali;
- una posizione da lavoratore autonomo, come coloro che operano in regime di Partita IVA, in presenza di entrate stabili nel tempo, di norma comprovate dalla documentazione relativa agli ultimi due anni di attività. Anche in questo caso, la disponibilità di un altro garante o altre forme di riduzione del rischio, facilitano l’erogazione.
In definitiva, l’ottenimento di un mutuo per la casa con contratto d’apprendistato non rappresenta di certo un’utopia. Può però presentare degli ostacoli di percorso, che si possono superare dimostrando una posizione reddituale sufficientemente stabile o, ancora, fornendo sufficienti garanzie alla banca.
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