Roma è arrivata ovunque e gli anfiteatri sparsi in Europa e in Africa sono la prova tangibile dell'espansione dell'Impero.
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anfiteatri romani nel mondo
Anfiteatro romano Pixabay

Viaggiare indietro nel tempo è possibile, specialmente quando ci si trova davanti alla maestosità di un anfiteatro romano. Queste imponenti strutture mostrano la grandezza di un'epoca di spettacoli grandiosi e ingegneria audace. Sparse in tutto quello che fu l'Impero Romano, dall'Italia alla Tunisia, dalla Francia alla Croazia, gli anfiteatri romani nel mondo raccontano storie di gladiatori, eventi pubblici e la potenza di Roma.

Cosa sono gli anfiteatri romani e come sono fatti 

Prima di iniziare il viaggio, forse è meglio capire cosa rende unici questi luoghi. Un anfiteatro romano era una struttura architettonica imponente, specificamente progettata per ospitare spettacoli pubblici su larga scala. La sua forma ellittica o circolare, con gradinate ascendenti (la cavea) attorno a un'arena centrale, lo rende distintamente riconoscibile.

Gli anfiteatri romani in Italia sono molti e il più grande e famoso è il Colosseo di Roma. Queste arene non erano solo luoghi di intrattenimento, rappresentavano, infatti, il potere e della magnificenza di Roma, simboleggiata anche da quanti anfiteatri romani ci sono nel mondo, diffusi in modo capillare: sono state identificate tracce di oltre 230 anfiteatri in tutto il territorio dell'Impero Romano. 

Che differenza c'è tra teatro e anfiteatro?

Spesso si fa confusione tra anfiteatri e teatri romani. La differenza chiave sta nella forma e nella funzione: mentre i teatri erano semicircolari e destinati principalmente a rappresentazioni sceniche come commedie e tragedie, gli anfiteatri erano concepiti per eventi più "dinamici". La loro funzione principale includeva i famosi combattimenti tra gladiatori (munera), le cacce ad animali esotici e feroci (venationes) e, talvolta, esecuzioni pubbliche. 

I più grandi anfiteatri romani del mondo

Impossibile non iniziare dal re degli anfiteatri: l'Anfiteatro Flavio, meglio noto come Colosseo, il più grande al mondo. Sebbene il simbolo di Roma sia universalmente riconosciuto come l'anfiteatro per eccellenza, esistono numerosi altri esempi straordinari sparsi per il mondo che meritano di essere conosciuti. 

La selezione che segue si basa su criteri come le dimensioni imponenti, l'eccezionale stato di conservazione che permette di apprezzarne ancora oggi la struttura, e la loro rilevanza storica come centri della vita pubblica nelle rispettive province romane. 

L'Anfiteatro di Pola (Croazia): il teatro vista mare 

Affacciato sul Mar Adriatico, l'Anfiteatro di Pola (Pula Arena) in Croazia offre uno spettacolo nello spettacolo grazie alla sua posizione scenografica. Costruito nel I secolo d.C., contemporaneamente al Colosseo, è uno degli anfiteatri romani meglio conservati al di fuori dell'Italia. 

Le sue caratteristiche architettoniche sono notevoli, in particolare la cinta muraria esterna quasi completamente intatta, alta oltre 30 metri sul lato rivolto al mare, e le quattro torri rettangolari che contenevano scale e cisterne d'acqua. Realizzato in pietra calcarea locale, poteva ospitare circa 23.000 spettatori.

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Pula Pexels

L'Anfiteatro di Nîmes (Francia): testimonianza dell'Impero in Gallia 

Nel sud della Francia, l'Anfiteatro di Nîmes (Arènes de Nîmes) rappresenta una magnifica testimonianza del passato romano in Gallia. Costruito verso la fine del I secolo d.C., poco dopo il Colosseo, si ispira fortemente al modello romano, sebbene di dimensioni leggermente inferiori (circa 133x101 metri). 

Il suo stato di conservazione è eccellente, uno dei migliori al mondo. Nel corso dei secoli, ha subito notevoli adattamenti: durante il Medioevo fu trasformato in una fortezza (chiamata castrum arenae) con all'interno un piccolo villaggio con abitazioni e due cappelle. Questa fase, sebbene abbia alterato la struttura interna, ha contribuito paradossalmente alla sua protezione. 

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Nymes - Pixabay

L'Anfiteatro di El Jem (Tunisia): il "Colosseo d'Africa" 

L'anfiteatro tunisino è una struttura che rivaleggia per dimensioni e stato di conservazione con i più famosi italiani. Situato nell'antica città di Thysdrus, la sua costruzione nel III secolo d.C. testimonia l'incredibile ricchezza della provincia romana d'Africa, basata sul commercio dell'olio d'oliva. 

Con una capacità stimata di 35.000 spettatori, è uno dei più grandi anfiteatri romani nel mondo. La sua architettura è imponente, con una facciata ben conservata su tre livelli di arcate corinzie e composite e, a differenza del Colosseo, fu costruito interamente in pietra da taglio, senza l'uso di mattoni o cemento.

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El Jem Pixabay

L'Arena Romana di Arles (Francia): un gioiello in Provenza 

Sempre in Provenza, nel sud della Francia, troviamo un altro gioiello romano: l'Arena Romana di Arles. Costruita intorno al 90 d.C., poco dopo quella di Nîmes, ne condivide molte caratteristiche architettoniche e storiche. Anch'essa ispirata al Colosseo, poteva ospitare circa 21.000 spettatori.

Anche l'edificio di Arles fu trasformato in fortezza nel Medioevo, con l'aggiunta di torri (tre delle quali sono ancora visibili) e abitazioni al suo interno. Questo uso ne ha garantito la sopravvivenza strutturale.

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Arles LM

L'Anfiteatro di Tarragona (Spagna): la storia romana in Spagna 

Affacciato sul Mediterraneo, l'arena di Tarragona è un sito di grande suggestione. Costruito nel II secolo d.C. sfruttando parzialmente il pendio naturale della collina, si trova appena fuori dalle mura dell'antica città di Tarraco, capitale della provincia Hispania Tarraconensis. 

I resti archeologici, sebbene non completi come quelli di Nîmes o Pola, sono significativi e ben integrati nel contesto urbano moderno di Tarragona. All'interno dell'arena sono visibili anche i resti di una basilica visigota e di una chiesa romanico-gotica, testimonianza delle trasformazioni subite dal sito nel corso dei secoli. 

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Tarragona Pexels

L'Anfiteatro di Treviri (Germania): gli spalti scavati nella collina 

Spostandoci verso nord, in Germania, troviamo l'Anfiteatro di Treviri. Costruito intorno al 100 d.C., faceva parte dell'imponente complesso monumentale di Augusta Treverorum (l'odierna Treviri), una delle capitali della Tetrarchia romana. 

Una delle sue caratteristiche costruttive più interessanti è che fu parzialmente scavato nella collina adiacente, sfruttando il terreno naturale per sostenere parte della cavea. Questo metodo costruttivo era comune in alcune province. L'arena presentava anche un sotterraneo (ipogeo) ben conservato.

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Treviri - Berthold Werner, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

L'Anfiteatro di Leptis Magna (Libia): la Roma d'Africa 

Questo anfiteatro fa parte di uno dei siti archeologici romani più spettacolari e ben conservati del Mediterraneo. Costruito nel 56 d.C., è situato in una depressione naturale vicino al mare, un po' fuori dal centro principale della città antica. La struttura è notevole, sebbene oggi appaia meno imponente di El Jem a causa delle spoliazioni subite.

Poteva ospitare circa 16.000 spettatori. La sua storia è strettamente legata all'imperatore Settimio Severo, originario proprio di Leptis Magna, che promosse un grandioso programma di abbellimento della sua città natale all'inizio del III secolo d.C., anche se l'anfiteatro è precedente al suo regno. 

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Leptis Magna Unsplash
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