I voti contrari sono stati 62
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Decreto bollette approvato in senato
Decreto bollette approvato in senato GTRES

Con il sì alla fiducia posta dal governo, il Senato ha approvato definitivamente il decreto bollette. I voti favorevoli sono stati 99, quelli contrari 62. E' stata registrata anche una astensione. Il provvedimento, che è passato al Senato nel testo identico a quello approvato dalla Camera, è così convertito in legge.

Intervenendo in Aula durante le dichiarazioni di voto, il senatore e vice capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Roberto Rosso, ha detto: "Questo decreto interviene con risorse importanti, circa 3 miliardi, per sostenere famiglie e imprese e, allo stesso tempo, introduce misure strutturali per rinnovare e efficientare il sistema energetico italiano. La sicurezza energetica è l'obiettivo di questo Governo, perché è il modo migliore per garantire alle imprese prezzi che consentano loro di competere sui mercati globali e alle persone di affrontare più serenamente i propri bilanci familiari". 

Aggiungendo: "Affrontiamo così le sfide della sicurezza energetica, della sostenibilità economica e della decarbonizzazione per arrivare a una minore dipendenza dall'estero e a creare un mix di approvvigionamenti sempre più sostenibili, migliorando le fonti esistenti e creandone di nuove, tra cui il nucleare di ultimissima generazione".

Di diverso parere il senatore dell'Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni che - annunciando il voto contrario al provvedimento - ha affermato: "Il decreto bollette arriva fuori tempo massimo, quando gli italiani hanno già pagato per tutto l'inverno il prezzo alto dell'energia. Il solito provvedimento propagandistico che promette la riduzione dei costi delle bollette, non affronta in maniera strutturale il problema degli alti costi energetici, ma concede solo il solito bonus. Una enorme presa in giro per gli italiani".

Decreto bollette 2025, cosa prevede il testo

Lo scorso 16 aprile il testo aveva avuto il via libera dalla Camera. Ma cosa contiene il decreto approvato in via definitiva dal Senato?

Il bonus da 200 euro nel decreto bollette

Nel disegno di legge di conversione del decreto è confermate il contributo da 200 euro per il 2025 sulla bolletta dell'energia elettrica per le famiglie con Isee fino a 25.000 euro, misura che secondo le stime coinvolge 8 milioni di famiglie e vale 1,6 miliardi di euro. Questo contributo si aggiunge al bonus precedente di cui già godevano le famiglie con Isee fino a 9.530 euro oppure sopra i 20.000 euro per i nuclei con almeno quattro figli. In totale, dunque, le famiglie potranno arrivare a uno sconto sulla bolletta elettrica che arriva a circa 440 euro. Considerando anche il bonus sul gas già attivo una famiglia può avere uno sconto sulle bollette dell'energia fino a circa 500 euro.

Decreto bollette, le misure in tema energia 

Sono state poi confermate le misure a favore delle grandi imprese cosiddette "energivore" con un contributo per complessivi 600 milioni di euro, attraverso il fondo per la transizione energetica, derivante dai proventi delle aste delle quote di emissione di CO2 del 2024. Per le piccole e medie imprese con una potenza disponibile di almeno 16,5 KW è invece previsto l'azzeramento per sei mesi in bolletta degli oneri di sistema (in particolare della voce che sostiene le fonti rinnovabili e la cogenerazione) per un onere di ulteriori 800 milioni di euro.

Decreto bollette: le novità per bonus elettrodomestici e auto aziendali

Oltre alle misure del testo base, l'esame in Parlamento ha introdotto novità per il bonus elettrodomestici. L'incentivo sarà erogato senza più click day, ma con sconto in fattura. 

Il testo ha poi disposto la proroga dell'attuale regime fiscale, più conveniente, per le auto aziendali benzina e diesel (fringe benefit) ordinate entro il 31 dicembre 2024 e concesse entro il 31 giugno 2025.

Decreto bollette, le norme per i clienti vulnerabili

Un'apposita norma è stata introdotta per i clienti vulnerabili (over 75, disabili e fragili economici). Questi ultimi potranno continuare a godere delle maggiori tutele sulle bollette anche dopo il 31 marzo 2027 (termine del sistema a tutele graduali), senza passare al mercato libero ed essere esposti al teleselling selvaggio.

È stata inoltre introdotta la norma che prevede la non pignorabilità della casa di un soggetto vulnerabile se il debito per il mancato pagamento di bollette energetiche condominiali è inferiore a 5.000 euro e la casa è l'unico immobile di proprietà del debitore.

 

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