Nel cuore delle Prealpi biellesi si trova il bellissimo Sacro Monte di Graglia, chiamato anche più semplicemente Santuario di Graglia. A un’altitudine di 812 metri sul livello del mare e a poca distanza da Biella, questo santuario è dedicato al culto della Madonna Nera e della Madonna di Loreto. Qui però c’è anche una particolarità interessante, e riguarda un fenomeno acustico. Ecco, allora, cosa c’è da sapere sul Santuario di Graglia.
La storia del Santuario di Graglia
Il Santuario nasce dall’idea di Don Andrea Velotti nel 1605 che, di ritorno dalla Terra Santa, voleva creare era una “Nuova Gerusalemme” sulle pendici del Monte Mazzaro, di dov’era originario. Questo grande complesso avrebbe dovuto comprendere ben cento cappelle, ognuna raffigurante episodi della Bibbia, per offrire ai pellegrini un percorso di meditazione e preghiera immerso nella natura.
Il progetto ricalcava la scia del Sacro Monte di Varallo, riconosciuto come Patrimonio Unesco per il Piemonte. Nonostante l’entusiasmo iniziale e il coinvolgimento delle comunità locali, la realizzazione del progetto incontrò numerose difficoltà. Furono costruite solo quindici cappelle, molte delle quali oggi non sono più visibili.
Nel corso del XVIII secolo, grazie all’intervento dei Savoia e in particolare del duca Carlo Emanuele II, si decise di concentrare gli sforzi sulla costruzione di un grande santuario centrale. I lavori, affidati all’architetto Bernardo Antonio Vittone, portarono alla realizzazione dell’attuale edificio barocco tra il 1760 e il 1769.
Il fenomeno dell'eco endecasillabo al Santuario
Tra le esperienze più curiose e affascinanti da provare durante la visita al santuario di Graglia, spicca senza dubbio il fenomeno dell’eco endecasillabo. Si tratta di un effetto acustico raro, capace di sorprendere e divertire i visitatori di ogni età: pronunciando ad alta voce una parola o una frase composta da undici sillabe, l’eco restituisce fedelmente il suono della frase.
È un effetto raro proprio perché l’eco, in genere, funziona meglio con parole corte o con suoni semplici. Pare, poi, che quest’effetto acustico sia sperimentabile in Piemonte e in un angolo del Grand Canyon in Colorado.
Cosa vedere al Santuario di Graglia
Ma oltre questa curiosità che accomuna il Piemonte al Colorado, ci sono delle bellissime cose da vedere al Santuario. Da non perdere è la maestosa chiesa barocca, progettata dall’architetto Bernardo Antonio Vittone.
L’altare maggiore, realizzato in marmo policromo, è uno degli elementi più belli e custodisce la venerata statua della Madonna di Loreto, meta di pellegrinaggi da tutto il Piemonte. Inoltre, annesse al santuario, ci sono le quattro cappelle seicentesche del Sacro Monte ancora esistenti.
Come arrivare e dove dormire
Arrivare al Santuario è particolarmente semplice, sia in auto che con i mezzi pubblici. Uno dei vantaggi è che il luogo di culto sorge solo a circa 12 km da Biella, ma anche a meno di 30 chilometri da Ivrea.
- Se viaggi in auto, puoi percorrere l’autostrada A4 Torino-Milano, uscire a Santhià o Carisio e seguire le indicazioni per Biella. Da qui, prosegui verso Graglia seguendo le strade provinciali.
- Per chi preferisce i mezzi pubblici, Biella è ben collegata tramite treni regionali da Torino e Milano. Dalla stazione ferroviaria di Biella San Paolo partono autobus extraurbani diretti a Graglia Santuario: in particolare, potrai prendere la linea numero 330.
Se ti stessi chiedendo dove dormire, il santuario di Graglia mette a disposizione una foresteria e un ostello, strutture pensate per accogliere sia pellegrini che gruppi organizzati.
Quali sono gli orari di apertura del Santuario?
Naturalmente, prima di organizzare la visita, è fondamentale conoscere gli orari di apertura. In genere il Santuario apre dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 19:30, salvo durante le celebrazioni liturgiche, quando il luogo di culto in genere non è visitabile. Da verificare, eventualmente, anche l’apertura della foresteria.
Vivere a Graglia
Questo piccolo borgo delle Alpi Biellesi, non distante anche dal famoso Santuario di Oropa, si estende fino al confine con la Valle d’Aosta. Il centro offre una quotidianità tranquilla, ma comunque abbastanza comoda per la vicinanza a Biella. Il capoluogo si potrà raggiungere anche con i mezzi pubblici e le linee bus locali. Se vuoi vivere in zona, scopri con idealista gli ultimi annunci per case in vendita o in affitto e trova la soluzione più adatta a te:
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