Il Senato degli Stati Uniti sta discutendo il disegno di legge di bilancio presentato dall'amministrazione di Donald Trump, che prevede ampi tagli alle tasse e alla spesa pubblica, nonché un aumento dei finanziamenti per la difesa e il controllo dell'immigrazione. Per cercare di alleviare il crescente debito pubblico, che potrebbe superare i 36.000 miliardi di dollari, si propone la vendita di oltre 485.000 ettari di terreni federali per contribuire a finanziare i tagli e la spesa del presidente Trump.
Secondo i sostenitori del presidente statunitense la misura fornirebbe terreni per abitazioni a prezzi accessibili, mentre gli oppositori ritengono che andrebbero perdute le aree forestali.
Il piano, guidato dal senatore Mike Lee, prevede la vendita di 1,2 milioni di acri di terreni pubblici, equivalenti a 485.623 ettari o 4.856 kmq, in 11 Stati occidentali per la costruzione di alloggi o edifici comunitari ed è incluso nel pacchetto fiscale e di spesa del Senato.
Si stima che il piano possa raccogliere 6 miliardi di dollari (5,1 miliardi di euro), una cifra comunque modesta per cercare di alleviare i 3,3 trilioni di dollari che si aggiungerebbero al debito pubblico degli Stati Uniti nei prossimi 10 anni con i tagli fiscali voluti dal presidente Trump.
I repubblicani sostengono che la misura consentirà la costruzione di migliaia di case a prezzi accessibili, un'esigenza impellente per molti acquirenti. "Liberare terreni federali per l'edilizia residenziale consentirà lo sviluppo di milioni di case unifamiliari, con conseguente aumento dell'offerta abitativa e maggiore accessibilità economica", ha dichiarato la Commissione Energia e Risorse Naturali del Senato, presieduta da Lee.
Nel frattempo, i critici puntano il dito sulla mancanza di visione e la minaccia agli habitat della fauna selvatica e agli ambienti protetti in quella che sarebbe la più grande vendita di terreni pubblici negli Stati Uniti nella storia moderna.
Prima del suo arrivo al Senato, l'iniziativa prevedeva la vendita di quasi il doppio della quantità di terreno che prevede ora. Lee fu costretto a limitare il piano, che inizialmente prevedeva la vendita di un massimo di 3 milioni di acri di terreni federali, dopo che il Senato stesso dichiarò che non rispettava le norme di bilancio. La nuova versione esclude la vendita di terreni del Servizio Forestale degli Stati Uniti e limita le vendite a un raggio di cinque miglia dai centri abitati.
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