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Statista

In Francia, un nuovo divieto che limita il fumo in diversi spazi pubblici all’aperto è entrato in vigore il 1° luglio, segnando un passo importante per un Paese un tempo noto come “nazione di fumatori”. Poiché l’uso del tabacco è in calo in tutto il mondo e le misure di controllo hanno raggiunto una massa critica di persone, l’espansione dei divieti di fumo nei luoghi pubblici e perfino una graduale eliminazione totale del tabacco commerciale sono state prese in considerazione in alcuni Paesi. Tuttavia, alcune delle misure più ambiziose di questo tipo sono già fallite, sollevando la questione se un futuro senza tabacco sia effettivamente possibile, più lontano di quanto sembri o addirittura irraggiungibile.

Il Bhutan, nazione himalayana, è stato il primo Paese al mondo ufficialmente “senza fumo” quando ha vietato l’importazione e la vendita di tabacco nel 2004. Ma anche questa nazione remota, che aveva citato gli insegnamenti buddisti come motivo del divieto, non è stata immune alle influenze esterne e ha revocato gran parte del divieto nel 2020 durante la pandemia di coronavirus per fermare i contrabbandieri che contribuivano alla diffusione del virus. 

Più recentemente, la Nuova Zelanda ha cercato di creare una “generazione senza fumo” a partire dal 2027, vietando a chiunque nato nel 2009 o dopo di acquistare legalmente sigarette una volta raggiunti i 18 anni, insieme a molte altre misure anti-tabacco. L’approccio del Paese era quello di una graduale eliminazione piuttosto che un divieto improvviso. Un nuovo governo di coalizione conservatore ha deciso di cambiare rotta dopo essere salito al potere nel 2023, apparentemente su richiesta del partito populista New Zealand First. I proventi delle tasse sul tabacco sono stati poi collegati a nuovi tagli fiscali. 

Il Regno Unito sta attualmente valutando un divieto simile, che non è ancora stato attuato ma gode al momento del sostegno del governo e dell’opinione pubblica. Diversi Paesi, tra cui Portogallo, Canada e Australia, hanno fissato obiettivi simili, mirando generalmente a ridurre il numero di fumatori al 5% o meno nei prossimi cinque-dici cinque anni.

 L’UE, ad esempio, ha fissato questo obiettivo al 2040. Una misura popolare per avvicinarsi a questo traguardo è stata quella di limitare ulteriormente il fumo nei luoghi pubblici. Anche le città si sono mosse in questa direzione e un divieto molto discusso è entrato in vigore a Milano all’inizio dell’anno, vietando il fumo in presenza di altre persone.

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