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Via Montenapoleone a Milano
FlavMi (CC BY-SA 3.0) – wikimedia commons

L’Europa si conferma calamita globale per i grandi patrimoni. È quanto emerge dalla seconda edizione dell’European Lifestyle Report di Knight Frank, che analizza le nuove dinamiche della mobilità internazionale degli High Net Worth Individuals (HNWI), ovvero individui con un patrimonio netto superiore a un milione di dollari. L’indagine, condotta su oltre 700 milionari e multimilionari di 11 Paesi, offre uno spaccato chiaro: il Vecchio Continente è sempre più la destinazione di riferimento per chi cerca stabilità politica, vantaggi fiscali e uno stile di vita di alta qualità.

Europa, porto sicuro tra riforme fiscali e instabilità geopolitica

Tre i fattori che spingono i super-ricchi a scegliere l’Europa come base. Primo: la rivoluzione fiscale. L’abolizione del regime non-dom nel Regno Unito, la revisione della flat tax in Italia e le nuove proposte fiscali in Svizzera e Germania stanno riscrivendo le mappe della residenza dei più facoltosi. Secondo: la geopolitica instabile. I conflitti in Ucraina e Medio Oriente, insieme alle tensioni crescenti tra Stati Uniti e Cina, hanno reso il continente europeo un porto relativamente sicuro e “neutrale”. Terzo: la qualità della vita. Sanità avanzata, infrastrutture digitali, scuole internazionali di prestigio e un patrimonio culturale unico mantengono alto l’appeal europeo per famiglie e investitori.

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Italia: fiscalità competitiva e lifestyle mediterraneo

Pur avendo raddoppiato nel 2025 la flat tax per i nuovi residenti – passata da 100.000 a 200.000 euro – l’Italia resta tra le mete più attrattive. A pesare positivamente sono la certezza normativa, la centralità geografica e un lifestyle mediterraneo che continua a esercitare un fascino senza tempo.

Il mercato immobiliare ne è la cartina di tornasole. Secondo i dati del report:

  • Milano guida la corsa, con un +7% nei prezzi degli immobili prime nel 2025. La città si posiziona accanto a Londra e Lisbona tra le capitali più ambite dagli HNWI, trainata dagli acquisti di investitori provenienti da Regno Unito, Svezia e Paesi Bassi.
  • La Toscana rimane un classico intramontabile: i prezzi delle abitazioni di pregio sono saliti del +5% nell’ultimo anno e le prospettive restano positive. La regione affascina britannici, statunitensi e svizzeri, attratti da autenticità, paesaggi e qualità della vita.
  • Il Lago di Como consolida il proprio status di hub internazionale, con un +3,8% nei prezzi prime e volumi di transazioni in crescita. La domanda arriva soprattutto da Regno Unito, Svizzera e Stati Uniti.

Vigneti e uliveti: i “legacy asset” italiani

L’appeal italiano non si limita al residenziale urbano o turistico. Sempre più investitori guardano a vigneti e proprietà agricole di pregio, considerati “legacy asset”: beni che uniscono redditività, identità culturale e lifestyle. Nel report vengono citate Toscana, Piemonte e Puglia come aree chiave per investimenti in vitivinicoltura e olivicoltura, con produzioni di alta qualità e forte richiamo internazionale.

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Roma, tra diplomazia e scuole d’élite

Se Milano è la locomotiva del mercato immobiliare e la Toscana il rifugio bucolico dei super-ricchi, Roma si ritaglia un ruolo strategico soprattutto sul fronte educativo. La capitale ospita la prestigiosa St. George’s British International School, istituto scelto da famiglie facoltose e diplomatici per l’offerta formativa internazionale. Questo rafforza l’attrattività della città non solo come destinazione culturale e turistica, ma anche come hub per l’educazione di alto livello.

Nuove regole, nuove opportunità

Le riforme fiscali non hanno ridotto l’interesse verso l’Italia, anzi lo hanno rafforzato. La flat tax da 200.000 euro, pur più elevata, resta competitiva rispetto ad altri Paesi. Le nuove norme su trust ed eredità introducono maggiore trasparenza e certezza legale. Il capital gains step-up garantisce vantaggi ai non residenti che trasferiscono la residenza. Infine, il restringimento dell’accesso alla cittadinanza per discendenza (ius sanguinis) punta a un approccio più selettivo, ma non riduce l’attrattiva del Paese.

I trend della nuova mobilità dei super-ricchi

Il sondaggio Knight Frank mette in luce alcune tendenze trasversali:

  • la fiscalità resta il fattore chiave (59%);
  • cresce l’interesse per i Golden Visa (29,7%), soprattutto tra i millennials;
  • lo smart working diventa leva di mobilità, con il 63% degli HNWI che lavora da remoto per oltre il 60% della settimana;
  • si diffonde la relocation “a tappe”, con affitti temporanei prima dell’acquisto;
  • la connettività è imprescindibile: il 71% degli intervistati considera la fibra ultraveloce un requisito essenziale.

Le voci degli esperti

“Mai come oggi i ricchi stanno esercitando con urgenza la possibilità di spostarsi – non è un semplice cambiamento demografico, ma un vero riassetto della geografia della ricchezza globale”, sottolinea Kate Everett-Allen, responsabile della ricerca globale di Knight Frank.

Bill Thomson, responsabile del network italiano della società, aggiunge: “L’Italia, con il suo equilibrio tra competitività fiscale e lifestyle mediterraneo, resta tra le mete più desiderate. Milano, la Toscana e il Lago di Como non sono solo luoghi iconici: sono diventati hub per famiglie e investitori alla ricerca di autenticità, sostenibilità e mobilità”.

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