Ecco quali sono i pro e i contro del cappotto termico esterno: in cosa consiste, come si realizza e quanto costa.
Commenti: 0
Lavori di realizzazione di un cappotto esterno per un intero fabbricato
Unsplash

La coibentazione di un edificio consiste nel realizzare un sistema di isolamento termico per ridurre i consumi di energia elettrica e gas e incrementare l’efficientamento energetico, sia durante la stagione fredda che in quella calda. Da oltre 50 anni le imprese edili specializzate applicano la tecnica di isolare le pareti domestiche dai fattori climatici, agendo all’interno dell’abitazione oppure all’esterno. 

Grazie ai miglioramenti realizzati nel tempo sui pannelli, il cappotto termico esterno rappresenta uno dei migliori sistemi per isolare le pareti, anche se, oltre ai vantaggi, questa tecnica ha anche i suoi svantaggi

Cappotto termico esterno: a cosa serve

Il cappotto termico consiste nell’applicare dei pannelli sulle pareti in modo da realizzare l’isolamento termico di un fabbricato o di un’abitazione. In questo modo, l’immobile è meno suscettibile alla dispersione termica perché l’involucro costruito permette di mantenere la casa più calda in inverno e più fresca d’estate. 

Chi realizza lavori di questo tipo riduce il ricorso all’energia occorrente per i sistemi di riscaldamento a gas, pompa di calore o elettrici quando fa freddo, o di condizionamento dell’aria nelle giornate calde. Il cappotto termico può essere realizzato: 

  • all’esterno rispetto alle pareti di un edificio;
  • all’interno dell’edificio e, pertanto, anche nel singolo appartamento, ma in questo modo si riduce sensibilmente la superficie calpestabile dell’immobile. 
Operaio addetto ai lavori di un cappotto esterno
Freepik

Quali sono gli svantaggi del cappotto termico?

Chi realizza una protezione esterna ricorre a tecniche di lavorazione più complesse che, il più delle volte, coinvolgono tutti i condòmini di un edificio. È bene, pertanto, valutare in maniera attenta i pro e i contro del cappotto termico esterno, in particolare in merito al costo elevato che spesso viene richiesto dalle imprese edili per effettuare l’intervento. 

I costi di installazione variano a seconda delle dimensioni delle pareti da ricoprire, ma anche delle difficoltà che presentano le strutture nell’arrivare a rivestire tutte le parti dell’immobile. 

Un peso importante sulla spesa da affrontare lo hanno i materiali: in base a quello che si sceglie e alle specifiche caratteristiche assicurate dalle fibre isolanti può derivare una maggiore o minore spesa. 

Quando non fare il cappotto termico

Determinati svantaggi nel procedere con il cappotto termico esterno potrebbero prevalere sui vantaggi e derivare dal comune dove è situato l’immobile oggetto di lavori. Non sempre, infatti, si riesce a ottenere l’assenso agli interventi per la presenza di vincoli comunali architettonici, soprattutto per gli edifici che hanno un valore storico e di pregio. 

Una situazione avversa alla realizzazione dell’intervento si può riscontrare, inoltre, nel momento in cui non si raggiunga la maggioranza necessaria per l’adozione della delibera dell’assemblea circa la coibentazione di un edificio condominiale. 

Infine, un’accortezza maggiore che si deve avere è quella di far analizzare da tecnici specializzati le condizioni dei muri. Prima dell’esecuzione dei lavori del cappotto termico potrebbe essere presente della muffa o dell’umidità in casa. È indispensabile risolvere prima questi problemi altrimenti l’isolamento termico potrebbe risultare inefficace e, anzi, peggiorare la situazione.  

I pro del cappotto termico esterno 

In caso di assenza di vincoli comunali alla coibentazione esteriore e di raggiugimento del consenso dei condòmini a effettuare i lavori, il cappotto termico esterno rappresenta la soluzione ideale per via dei vantaggi, anche a lungo termine, che assicura. 

Innanzitutto, il risultato più evidente è quello di poter disporre di un immobile ottimizzato dal punto di vista termico, con un abbattimento dei costi delle bollette dell’energia necessaria per migliorare la temperatura dentro le unità abitative. 

Inoltre, insieme a quello termico, il cappotto esterno realizza anche l’isolamento acustico dell’edificio, migliorando il comfort abitativo dell’immobile anche dal punto di vista dei rumori provenienti dalla strada e dal conseguente stress prodotto. 

I vantaggi del cappotto termico esterno si concretizzano anche in un aumento del valore dell’edificio, soprattutto se i lavori di coibentazione abbiano migliorato l’aspetto esterno delle strutture. 

Quanti gradi si guadagnano con il cappotto termico?

Se i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte, l’isolamento termico che mantiene la temperatura più stabile all’interno dell’abitazione, consente di guadagnare, mediamente, tra i 3 e i 5 gradi durante la stagione fredda. Da questo punto di vista, il cappotto termico esterno consente di guadagnare anche svariate classi energetiche.

Si stima che in inverno il costo delle bollette energetiche si riduca tra il 30 e il 45%, a seconda del tipo di immobile e della sua dimensione, aumentando anche il benessere e la comodità abitativa dal momento che non è necessario accendere i riscaldamenti a temperature elevate. 

La comodità abitativa, inoltre, consente di vivere gli ambienti senza avere l’impressione che con il cappotto la casa non respiri. Basta, infatti, aprire le finestre o azionare la ventilazione meccanica per ottenere il ricambio dell’aria. 

Lavori di coibentazione dall'esterno del tetto
Unsplash

Quanti anni dura un cappotto termico esterno?

Un cappotto termico esterno di ultima generazione, se realizzato da un’impresa competente e scrupolosa nel trattare eventuali infiltrazioni e nell’utilizzare materiali di qualità, può garantire un risparmio energetico per un periodo lungo. 

In media, i lavori di isolamento termico possono avere una durata minima di 30 anni. Ma le stime delle imprese edili che realizzano lavori di questo tipo parlano di una durata massima del cappotto termico esterno anche di 50 anni, a patto che si provveda, nel corso del tempo, alla manutenzione periodica. 

Quali sono i prezzi del cappotto termico

La durata, i pro e i contro in termini di isolamento del cappotto termico, nonché i relativi risultati sono garantiti dall’utilizzo di materiali di ottima qualità per la realizzazione dei pannelli. 

A tal proposito, si possono utilizzare isolanti termici di vario tipo, differenti a seconda che si tratti di fibre minerali, naturali o sintetiche, ciascuna delle quali ha un differente risultato sui pannelli, sull'ambiente e sui costi. Nella tabella seguente si riportano i principali materiali e le relative caratteristiche specifiche. 

TIPO DI ISOLANTEMATERIALECARATTERISTICHECOSTI
Mineralipomice; argilla espansa; vetro cellulare; perlite; lana di roccia; lana di vetro; fibroceramicaelevata densità; ottimo isolante acustico; resistenza al fuoco; ideale per la coibentazione di tetti e sottotettida 4 a 20 euro al m2
Naturalimateriali organici di origine vegetale come fibra di legno, fibra di mais, sughero e lana di pecoratraspiranti; conducibilità; ecocompatibilità; fonoassorbenti e resistenza al fuoco (sughero); assenza di sostanze nocive (fibra di vetro); contrasto al surriscaldamento termicoda 8 a 30 euro al m2
SinteticiPVC espanso; EPS, con o senza grafite; polistirene estruso (XPS)migliore capacità isolanteda 8 a 15 euro a m2

È utile osservare che le imprese edili che realizzano questo tipo di lavori, nel formulare i preventivi calcolano anche la manodopera e il costo del noleggio del ponteggio necessario per lavorare sui punti più alti delle pareti. 

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account