Mercato resiliente: bene M.O., rallenta l'Europa e ancora debole la Cina
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Askanews

 Il mercato globale dell'alto di gamma chiuderà il 2025 a circa 1.440 miliardi di euro, sostanzialmente stabile con l'anno precedente, nonostante incertezze economiche e geopolitiche e performance divergenti tra i diversi settori, con una ripresa stimata del +5% nel 2026, in linea con la previsione più a lungo termine, del +4/6%. E' quanto emerso dall'Osservatorio Altagamma 2025 che  ha presentato i dati del mercato globale dell'alto di gamma attraverso due studi, Altagamma Consensus 2026, realizzato con il supporto di 19 analisti finanziari italiani e internazionali, e Altagamma-Bain Worldwide Luxury Market Monitor 2025

Analogo l'andamento del mercato dei beni di lusso personali, che chiuderà l'anno a quota 358 miliardi (-2% al cambio attuale, ma stabile a tassi correnti, così come il mercato globale).

Gli studi fotografano un mercato resiliente, benché attraversato da importanti evoluzioni strutturali, relative soprattutto a cambiamenti nelle preferenze di acquisto dei consumatori, che continuano a privilegiare le esperienze rispetto ai prodotti, e nella relazione sempre più decisiva tra prezzo e valore. Frammentati i mercati geografici, con un Medio Oriente in costante espansione (+4/6%) e le Americhe in ripresa (+0/2%) grazie alla spesa domestica e all'aumento del valore medio degli acquisti. Rallenta l'Europa (-3/-1%), ancora debole la Cina (-8/-6%), mentre il Giappone (-8/-6%) cala dopo l'eccezionale 2024.

Divergenti le performance di categoria, che risentono della polarizzazione tra segmenti più alti e fasce di prezzo più accessibili: nel lusso personale, bene gioielli (+4/6%) e occhiali (+2/4%), calano pelletteria e calzature (-7/-5%). Calo di volumi per le auto in tutte le fasce di prezzo, con migliori performance per quelle sportive di fascia più alta; cresce in modo robusto la nautica mentre il design d'arredo si stabilizza; soffrono vini e spirits di alta gamma, con l'eccezione di bollicine premium e rossi italiani.

Il mercato del lusso si conferma stabile nel 2025, con valore pari a 1.440 miliardi di euro, pur attraversando una fase complessa, segnata da consumi più selettivi e la scarsa reattività del consumatore cinese", ha commentato Matteo Lunelli, presidente di Altagamma. "Cresce il consumo esperienziale, in particolare legato a benessere e longevità mentre soffre il consumatore aspirazionale. La dinamica dei prezzi richiede estrema attenzione da parte dei brand che devono pero' fronteggiare dazi, dollaro debole e alti prezzi dell'energia.

"Si prevede una crescita organica del 5% per il 2026. In questo scenario, l'alto di gamma italiano, che contribuisce a più del 7% del Pil nazionale, continua a dimostrare resilienza, grazie alla creatività e all'eccellenza manifatturiera di tutta la filiera. Un comparto che, oggi più che mai, va difeso all'insegna della legalità, della trasparenza e della certezza del diritto per tutelare la reputazione del Made in Italy nel mondo. Lavoriamo con il Governo e le altre associazioni per far sìche vi sia un nuovo patto di filiera, certi del lavoro serio e responsabile delle nostre imprese. L'Italia deve restare la locomotiva dell'alto di gamma, tutelando un ecosistema virtuoso che unisce impresa, artigianato, innovazione e cultura: un vero patrimonio economico e culturale da valorizzare".

"I fondamentali restano solidi: la crescita annua attesa del 4-6% per i beni personali di lusso, sostenuta da una domanda in espansione, potrà portare il mercato a raggiungere entro il 2035 tra i 525 e i 625 miliardi di euro, con una spesa complessiva nel lusso compresa tra 2.200 e 2.700 miliardi", hanno dichiarato Claudia D'Arpizio e Federica Levato, Senior Partner di Bain & Company e autrici del report.

 

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