L'unica soluzione per salvere il mercato immobiliare potrebbe essere quella di detassare la compravendita. Ad affermarlo è il sottosogretario all'economia gianfranco polillo. Il vice di mario monti all'economia ha infatti reso noto che nell'agenda del governo c'è proprio la possibilità di inserire tale norma in un decreto legislativo di delega fiscale
Secondo polillo, l'esistenza di un'imposta sulla compravendita rende privo di senso il prelievo sulla compravendita, anzi lo rende controproducente "perché blocca il mercato, e con esso la mobilità delle persone che ha un impatto enorme sulle spese familiari e sui consumi".
Davanti ai tanti proclami dei leader politici che promettono l'abbattimeno dell'imu, polillo è lapidario "l'abbattimento dell'imu? non si può fare". Parole confermate dallo stesso premier monti, che ha affermato come abolire l'ici sia stato un errore, un errore a cui il governo dei tecnici ha cercato di porre rimedio proprio con l'introduzione dell'imu. Anche se monti ha lasciato aperta la discussione di sostituire all'imu una patrimoniale, sempre e quando questo sia il desiderio dei partiti
8 Commenti:
Ecco questa mi sembra una idea intelligente! magari anche abbassare le percentuali notarili non sarebbe male, o magari aprire degli sportelli comunali per le compravendite immobiliari a costi minimi... magari riusciamo a trovare anche lavoro a tutti sti statali in esubero che non si ha il coraggio di tagliare! certo dovrebbero lavorare veramente perchè la gente comune non aspetta 2 mesi per farsi fare una pratica sulla casa, mmmm non so se ce la possono fare!
Io non sono d'accordo. La situazione di prezzi spropositati è stata la conseguenza di: 1) convinzione di una rivalutazione perenne degli immobili 2) spese assolutamente non proporzionali al valore del bene. Se si provvede ad abbassare le spese per l'acquisto e/o il possesso di immobili non si riuscirà ad abbassare il prezzo delle abitazioni. Basti pensare che chi vende un immobile ben collegato con i mezzi alza notevolmente il prezzo proprio in virtù del fatto che esso è ben collegato. Chi lo vende in una zona universitaria si vanta, e quindi alza il prezzo, della possibilità di affittarlo "a posto letto" e i conseguenti guadagni. Abbassare le spese per l'acquisto non porterebbe di sicuro ad una riduzione dei prezzi perché chi vende sicuramente farebbe un discorso del tipo: "posso chiedere una certa cifra perché a chi acquista hanno ridotto le spese accessorie". Questo è già successo con i mutui e col costo del denaro: la casa anziché pagarla 100 la puoi pagare 150, tanto la banca ti dà il mutuo per 30 o 40 anni a interessi dell' 1% annuo, o meno, e chi contrae il mutuo ce la fa bene a sostenere una rata del mutuo conseguente ad un prestito di 150. La conseguenza di questa proposta, se venisse attuata sarebbe una variazione di due cifre (spesa per l'acquisto + spese accessorie) tale da rendere la somma di esse sempre uguale.... ma siccome siamo in Italia, sicuramente si troverebbe il pretesto per aumentarla. La questione dei mutui e quanto avvenuto in questi ultimi anni dovrebbero aver insegnato qualcosa. La tassazione deve essere mantenuta al pari di qualsiasi altro bene allo scopo di riportare i valori immobiliari ai giusti livelli e per ridare all'investimentimento immobiliare la valenza dell'acquisto di un bene di prima necessità e non un mezzo per speculare
Trovo la proposta dell'anonimo #2 interessante, quello dello sportello comunale, una specie di agenzia immobiliare gratuita al servizio dei cittadini col solo compito di mettere in contatto domanda e offerta di un immobile, poi le parti se la vedono per loro conto con la trattativa e la documentazione, è sufficiente rivolgersi subito ad un notaio
Aggiungo che se il comune facesse anche da notai mica sarebbe male visto che chi meglio di una istituzione può fare da garante? i notai non servono a nulla se esiste uno stato efficiente...
E secondo me per varie ragioni pratiche che devono per forza estromettere l'ideologia.
A) tutto è speculazione, scommessa, guadagno (e perdita): dai cavalli, ai terreni, alle case, ai posti barca e la barca, ai beni di lusso alle griffe, si specula o scommette su che numero di tram arriva prima o (alla grande) sul calcio, ecc. Fino alla corsa dei poveri cani (accumunati ai poveri cavalli)
B) quando una famiglia normale/standard decide di comprare casa o comunque un bene importante di solito si fà i conticini di tutte le spese, anche quelle accessorie, prima di aprire il porcellino salvadanaio. E come diceva totò, è la somma che fa il totale. Quindi ben vengano tutte le possibilità di ridurre l'onere di acquisto di un bene come la casa. Non credo proprio in velleità al rialzo da parte dei venditori proprietari di casa. Sarebbe troppo da cretini ed incoscienti, magari in un periodo di vacche grasse, ma ora con questa crisi globalizzata, anzi l'intelligenza collettiva vorrebbe che tutti facessero un pò la loro parte.
C) ricordo a mauro che il privato, normalmente specula e prova a .....fare il furbetto
È uno stato serio che mette in campo tutte quelle azioni, iniziative e procedure etiche e giuste per contrastare e far diminuire le eccessive speculazioni, ma soprattutto uno stato serio e giusto (ed etico) ha la forza di contrastare e contenere gli appetiti dei poteri forti, delle lobby ( se non proprio di impedire ed abbattere) ed i grossi costruttori sono certamente una categoria potente e lobbystica
D) pertanto invito mauro a riflettere sul semplice atteggiamento del privatino che cerca di "valutare al massimo" il suo bicamere perchè sopra la fermata del bus o di lato ad una farmacia o scuola o vicino alla metro. E dove sarebbe il male il dolo in questo? contento lui e se specialmente trova qualcuno (ancora più contento) che glielo super paga! Diversa cosa è invece l'azione dei grossi costruttori, insieme ai politici (nazionali o locali) che altro che ingenui, creano "cloache" di città con scarsi servizi obbligando i fruitori cittadini (di questi casermoni o cloache cementizie) a disagi o transumanze con pargoli al seguito degne di folli.
E) uno stato serio e cittadini seri (che compongonouno stato serio) dovrebbero condannare ed evitare anche tutto questo.
Spero di sbagliarmi. Ma le mie perplessità sono il frutto dell'osservazione di quella che è stata la realtà.
Ora siamo ad una specie di resa dei conti. Quando dicevo che il prezzo delle case è servito solo per arricchire costruttori, banche, notai, agenzie... tutti tranne i proprietari, qualcuno molto probabilmente mi ha preso per pazzo.
È tutto vero quello che hai scritto sull'etica e sulle lobbies, sono d'accordo. Ma ora che i costruttori si sono riempite le tasche probabilmente più di quanto loro stessi avrebbero immaginato, ora che le banche sono piene di mutui e hanno ipoteche attive su migliaia e migliaia di immobili, ora che i principali attori hanno deciso che hanno mangiato abbastanza (n.b.: dico "principali" perché ci sarà pure qualche costruttore che è fallito, agenzie che hanno chiuso etc etc) rimangono sul campo i poveretti che una casa non hanno potuto comprarsela a causa della speculazione, gli altrettanto poveretti che hanno ancora 20 anni di mutuo da pagare per un immobile che non vale quanto avrebbero pagato anni fa in contanti e qualche altra figura. Il mercato si svolgerà prevalentemente tra questi. Se aggiungiamo a questo la convinzione, che hanno tutt'oggi molte persone, che è impossibile vendere una casa rimettendoci dei soldi, si capisce bene quali potranno essere le argomentazioni adottate per mantenere alto il prezzo (a conferma di quello che dico ricordo che in diversi topic sono intervenuti agenti immobiliari che riportavano le loro esperienze in termini di difficoltà a far capire ai venditori le nuove condizioni del mercato) quale migliore occasione quindi per continuare a proporre a prezzi decisamente alti un investimento che ha costi accessori che "tra poco si abbasseranno"?
Io eliminerei agenzie di intermediazione che non servono a nulla. Abolirei proprio la professione. Il mercato delle cravatte andrà a picco , però ci guadagneremo noi compratori
Ma dove sono tutti questi immobili che vedete voi così carissimi? questi venditori che hanno straguadagnato?? qui da me i prezzi sono sempre stati bassi.. Un bel trilocale nuovo lo paghi al massimo 140mila, non mi sembra un prezzo folle... certo se vuoi stare in pieno centro a Milano o Roma non puoi pretendere di pagare poco
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