Dalle cabine di plexiglass agli ombrelloni distanziati fino agli accessi numerati, molteplici sono le ingegnose soluzioni che cercano di evitare che quest'anno si debba mantenere le distanze anche dal mare. L'ultima in ordine di tempo è l'innovativo progetto di uno studio di architettura romano: cupole di bamboo in spiaggia per rispondere all'emergenza coronavirus.
"L'idea - racconta a idealista/news Massimiliano Brugia, uno dei soci fondatori dello studio Obicua Architettura - è nata da un brainstorming a studio tra gli architetti del nostro team, una delle attività parallele che stiamo facendo in questo momento per apportare qualche soluzione creativa alle problematiche legate alla fruizione degli spazi pubblici nella fase 2 e 3 dell'epidemia Covid-19"
"Siamo partiti dal concetto di circoscrivere gli spazi per prendere il sole in spiaggia in maniera soft, senza divisori o strutture complicate ed onerose ed abbiamo pensato a strutture a cupola fatte di semplici bacchette in legno e giuntate su cui poi stendere teli protettivi, posizionate a giusta distanza in base alla normativa che verrà data".
Ma quanto sarebbe oneroso montare delle strutture del genere in termini di tempi e soprattutto di costi? "Stiamo pensando a una struttura leggera - spiega Brugia - facile da montare e pratica per i gestori di stabilimenti balneari ma anche un qualcosa che potrà restare negli anni a venire per consentire di ammortizzare l'investimento. Siamo in fase di studio con alcuni produttori della filiera per trovare soluzioni tecniche il più economiche possibili. Stimiamo un costo di vendita sul mercato compreso tra 400 e 500 euro il pezzo ma molto dipenderà dalle economie di scala che si riuscirà ad ottenere mettendo insieme le competenze delle industrie artigiane italiane".
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