Futurdome è il primo spazio di housing museale dedicato all'arte contemporanea. Si trova a Milano, in zona Buenos Aires/Loreto, ed è stato ribattezzato il “museo che si abita”.
Per saperne di più idealista/news ha visitato il palazzo in stile Liberty del 1913 completamente restaurato (che fa capo all’Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo) e ha intervistato Atto Belloli Ardessi, curatore e direttore artistico.
Futurdome si trova in via Giovanni Paisiello 6 a Milano e trovare una definizione sarebbe riduttivo e forse anche fuorviante. Perché non è solo un condominio ma nemmeno semplicemente uno spazio espositivo. In molti lo definiscono come un museo che si abita, ma l’edificio è speciale anche per la storia che si porta dietro.
Questo palazzo Liberty del 1913, infatti, fu la sede di ritrovo degli ultimi futuristi a Milano alla fine degli anni ‘40. Le opere di restauro sono passate per un progetto di riqualificazione che puntava a tornare alle origini, esaltandone le caratteristiche in chiave moderna. Per riuscirci ci sono voluti quasi dodici anni.
“L’edificio comprende una totalità di 20 unità immobiliari, di cui tre quarti sono dedicati alle esposizioni di arte contemporanea e agli eventi che organizziamo”, spiega Atto Belloli Ardessi, curatore e direttore artistico.
Il direttore artistico ha sottolineato anche che “in Futurdome ci si può abitare, facendo una richiesta ai nostri uffici e facendo anche un colloquio per capire se ci sono le caratteristiche che noi richiediamo, specialmente l’amore per l’arte contemporanea”.
Futurdome ospita anche artisti internazionali e italiani nelle proprie residenze, ovviamente in maniera gratuita, e anche le esposizioni che si organizzano nell’edificio sono aperte al pubblico. Gli inquilini, però, possono visitare gli spazi espositivi a qualunque ora del giorno e della notte portando anche degli ospiti.
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