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Oggi palazzo Fizzarotti, un gioiello di architettura eclettica costruito nel cuore del quartiere Murattiano di Bari, è sede della fondazione H.E.A.R.T che si dedica a promuovere iniziative culturali e allo stesso tempo a coordinare le attività di restauro dell'edificio stesso. idealista/news ha visitato il palazzo e ne ha ripercorso l'affascinante storia con Maia Marinelli, cofondatrice e creatice della fondazione e membro della famiglia che detiene attualmente la proprietà del palazzo

 

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La storia di Palazzo Fizzarotti

Il palazzo fu costruito dal banchiere Emanuele Fizzarotti, banchiere di origini leccesi, ma formatosi in giro per l'Italia, e progettato dall'architetto Ettore Bernich, caposcuola dell'eclettismo italiano. "Ê stato costruito spiega Marinelli - inglobando un palazzetto barocchetto del periodo murattiano che a sua volta ingloba un altro palazzo del 1200".

 

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Emanuele Fizzarotti si trova con debiti e per pagarli mette un'ipoteca sul palazzo. In seguito alla scomparsa del banchiere, il palazzo divenne prima negli anni '30 sede della Banca del Fucino e poi sede del Circolo Ufficiali Alleati, dopo lo sbarco degli alleati nel sud Italia. Durante molti anni, il palazzo fu abbandonato fino a quando Giosù Poli, il nonno di Maia Marinelli, comprò il palazzo. "Tutta la famiglia ha dedicato una vita per mantenerlo e restaurarlo" 

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Il primo piano del palazzo "è quello monumentale. Ci sono quattro grandi saloni, il primo è un 1200 rivisitato con un pavimento di legno intarsiato. L'entrata con il Mercurio a terra, protettore dei banchieri e dei ladri, che ritorna in tutta la struttura. Il primo salone è quello dell'arte e del lavoro che rappresenta il rapporto tra economia e sviluppo circolare". 

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"Il secondo salone rappresenta il rapporto tumultuoso che la Puglia ha avuto con il Mediterraneo, dove c'erano continue retate e attacchi da parte dei pirati mori". Nel palazzo è presente un grande ritratto di Federico di Svevia, "sovrano illuminato della Puglia, la cui storia purtroppo non è molto raccontata"

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"Nella stanza affianco abbiamo l'assoluto barocco con le agorà, i pastorelli, e le donne che si innamorano dei pastorelli, che ricordano Versailles". Per quanto riguarda il resto della struttura ci sono "blafoni molto semplici che vanno dal neoclassico al liberty. "Le strutture sovrastanti hanno solo i blafoni decorati e si arriva fino alla cupola centrale al terzo piano dove c'è la cupola dello zodiaco, con le costellazioni dello zodiaco"

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"La facciata di Palazzo Fizzarotti è neogotica-veneziana, ovvero nuovamente uno stile eclettico. Ci sono dei simboli dell'economia, il simbolo dello scudo d'armi della famiglia Fizzarotti. C'è il barione che rappresenta un cupido su una barca che scocca una freccia di amore eterno tra la città e il mare, simbolo della città di Lecce, e la Fenice, che rappresenta la rinascita"

 

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 La fondazione funziona in una dimensione profit e no profit, quindi il profit sono gli affitti, gli eventi, tutte le attività a pagamento che finziano in maniera del tutto indipendente le attività culturali.

"Ho preso in mano questa struttura partendo dalla mia esperienza come artista e professionista della comunicazione". Tanta pazienza e tanto lavoro per questo palazzo che Maia chiama "Tirannosaurus Rex"

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