La commissione lavoro della camera ha dato il via libera all'emendamento del governo al jobs act sull'articolo 18. Ecco cosa cambia
Quello sul lavoro è al momento il tema più caldo dell'agenda di governo. Si sta discutendo in modo acceso dell'art. 18, ma stanno destando attenzione anche le novità sul trattamento di fine rapporto. A proposito del tfr in busta paga, intervistato dalla trasmissione "ballarò", il presidente del consiglio, Matteo renzi, ha spiegato che materialmente, "per uno che guadagna 1.300 euro" si trattarebbe di "un altro centinaio di euro al mese"
In tema lavoro il governo non è solo intenzionato ad abolire l'articolo 18, fatto che ha scatenato un acceso dibattito, ma è anche pronto a cancellare i contratti precari. Ad affermarlo il presidente del consiglio, Matteo renzi, ospite della trasmissione "che tempo che fa" di Fabio fazio, su rai tre
Le novità introdotte da renzi al jobs act cambiano la fisionamia del mercato del lavoro, soprattutto per quanto riguarda i licenziamenti e il polemico articolo 18. Ma vediamo qual è l'attuale sistema e cosa cambierà
Matteo renzi ha già in mente il piano che gli permetterà di superare il simbolo di tutte le battaglie sindacali, l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
La riforma del mercato del lavoro è in arrivo e il nuovo articolo 18 va definendo i suoi connotati. In particolare verrà introdotto il licenziamento per motivi economici, sebbene sarà un giudice a stabilire se le motivazioni delle imprese nascondano in realtà discriminazioni.
"La più grande minaccia alla crescita economica dell'Italia non è il debito pubblico ma l'articolo 18".
Siamo ancora nella fase delle indiscrezioni, ma tutto sembra puntare verso un risultato concreto.
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