
L’Italia sta recuperando terreno sul fronte della locazione residenziale e dei serviced apartment, avvicinandosi gradualmente ai mercati più maturi d’Europa. Secondo i dati del rapporto “La casa in locazione in Italia e in Europa” di Scenari Immobiliari, oggi quasi una famiglia su quattro vive in affitto (24,6%), con una crescita di circa il 9% rispetto al 2024. Sebbene il dato resti inferiore alla media UE (31%), segna un cambio di passo in un Paese storicamente dominato dai proprietari di casa (75,4%).
Italia ed Europa a confronto sugli affitti
Il confronto europeo resta significativo: in Francia la quota di famiglie in affitto è al 37%, mentre in Germania supera il 52%. A trainare il recupero italiano è soprattutto l’espansione dei serviced apartment, un modello abitativo che unisce la flessibilità degli affitti brevi ai servizi tipici dell’ospitalità, sempre più richiesto da professionisti, turisti e famiglie in cerca di soggiorni medio-lunghi.
Locazioni turistiche in Italia
Il turismo italiano conferma la spinta alla domanda: tra giugno e settembre 2025 sono stati registrati 65,8 milioni di arrivi (+3,4%) e 267 milioni di presenze (+2,1%), con picchi superiori al 10% nei mesi estivi, secondo i dati del Ministero dell’Interno elaborati da Demoskopika-Confcommercio/SWG.
In parallelo, il mercato dei serviced apartment in Italia, stimato in circa 1,8 miliardi di euro nel 2024, è destinato a crescere a doppia cifra. Le analisi di Grand View Research indicano un tasso annuo composto del 13,3% fino al 2033, con una prospettiva di valore pari a 6,4 miliardi di euro. Anche il comparto più ampio delle locazioni brevi pesa ormai oltre 41,7 miliardi l’anno, tra prenotazioni, indotto e ristrutturazioni.
Quanto rendono i serviced apartments a gestione professionale
Se da un lato i segnali di mercato sono positivi, dall’altro resta un nodo strutturale: la gestione professionale delle residenze in locazione. Negli ultimi dieci anni in Italia sono state realizzate 53.000 nuove abitazioni in affitto, ma solo 2.850 unità (5,15%) sono gestite da operatori strutturati.
Il rendimento lordo medio della locazione residenziale gestita è del 4,75%, per un valore complessivo di circa 460 milioni di euro. Tuttavia, il 96% delle case affittate online appartiene ancora a proprietari singoli, spesso come fonte integrativa di reddito: il 30,4% degli immobili deriva da un lascito ereditario e il 26,1% era rimasto sfitto da tempo. Solo una quota marginale è affidata a player professionali, segnalando un ampio margine di crescita per i gestori di serviced apartments.
“La nostra esperienza – sottolinea Michele Diamantini, CEO di Halldis by Vita – ci mostra una domanda crescente di soggiorni medio-lunghi e di soluzioni che uniscono comfort domestico, flessibilità e servizi. La professionalizzazione della gestione è ciò che permette di garantire qualità agli ospiti e redditività stabile ai proprietari.”
Un concetto ribadito anche da Michelangelo Ripamonti, Responsabile Hospitality Investments di Castello Sgr: “I serviced apartment sono tra le asset class più promettenti del real estate italiano. La domanda di qualità, professionalizzazione e flessibilità è in forte aumento: la risposta sta in un modello che integra asset e servizi, capace di attrarre investitori italiani e stranieri.”
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