Dalle necropoli di Tarquinia ai capolavori scavati nella roccia di Cerveteri: un viaggio affascinante tra le sepolture etrusche più spettacolari.
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Necropoli della Banditaccia LM

Le necropoli etrusche rappresentano uno dei patrimoni più affascinanti dell’Italia centrale, siti oggi protetti dall’UNESCO e inseriti tra le mete culturali più importanti d’Europa. Le necropoli testimoniano la grandezza di una civiltà raffinata e ancora in parte avvolta dal mistero. Scopri dove sono le necropoli etrusche più belle da visitare per fare un viaggio nella storia antica attraverso i luoghi di sepoltura.

Le necropoli etrusche nel Lazio e nel centro Italia

Le necropoli etrusche più importanti si concentrano soprattutto tra Toscana, Lazio e Umbria, territori in cui la civiltà etrusca ha lasciato un’impronta molto forte. 

Questi siti archeologici non sono banalmente solo luoghi di sepoltura ma, come si vedrà, vere e proprie città sotterranee che raccontano la vita, le credenze e l’arte di un popolo ancora oggi avvolto nel mistero. I siti etruschi più importanti hanno tombe monumentali, affreschi sorprendenti e paesaggi da fotografare: tutto parla della grande raffinatezza degli antichi Etruschi.

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Tomba dei leopardi, Tarquinia - Waugsberg, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

La Necropoli della Banditaccia a Cerveteri

Quella di Cerveteri è considerata una delle necropoli etrusche più belle e meglio conservate d’Europa. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel Lazio, questa necropoli si estende su oltre 400 ettari e offre una panoramica illuminante della cultura funeraria etrusca. Le celebri tombe a tumulo, come la spettacolare Tomba dei Rilievi, sono veri capolavori architettonici: all’interno, stucchi colorati e bassorilievi raffigurano utensili domestici, armi, animali e oggetti d’uso quotidiano, ricreando fedelmente l’ambiente delle case etrusche.

Questo dettaglio rende la visita particolarmente suggestiva, perché permette di cogliere la visione degli Etruschi sulla vita dopo la morte e il loro desiderio di ricreare un “mondo parallelo” per i defunti. Camminando lungo le strade della Banditaccia, immersi nella “città dei morti”, si possono distinguere quartieri funerari ben organizzati e una varietà sorprendente di tipologie tombali: dai tumuli circolari alle tombe a dado, fino alle tombe a camera scavate nella roccia.

Le necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia si trovano all'interno del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia: sono visitabili da ottobre a marzo dalle 09:00 alle 17:00 (ultimo ingresso alle 16:00) e da marzo ad ottobre dalle 09:00 alle 19:30 (ultimo ingresso alle 18:30). Il costo del biglietto è di 10 €.

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Tomba dei rilievi - Roberto Ferrari CC BY-SA 2.0 Flickr

Tarquinia: la Necropoli dei Monterozzi e le tombe dipinte

Per ammirare alcuni dei più straordinari esempi di pittura funeraria pre-romana, la Necropoli dei Monterozzi a Tarquinia è una tappa imperdibile tra le necropoli etrusche del Lazio. Questo sito ospita oltre 6.000 sepolcri scavati nella roccia, ma ciò che lo rende unico sono le circa 200 tombe dipinte, decorate con affreschi vivaci che hanno resistito per millenni.

Da non perdere la Tomba della Caccia e della Pesca: considerata uno dei capolavori dell’arte etrusca, questa tomba racconta attraverso immagini dettagliate momenti di svago, caccia e pesca sulle rive del mare.

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Necropoli dei Monterozzi - Jean-Pierre Dalbéra from Paris, France, CC BY 2.0 Wikimedia commons

I siti etruschi in Toscana e Umbria

Queste regioni custodiscono alcune delle testimonianze più affascinanti della civiltà etrusca, dove l’arte funeraria si unisce con il tufo dorato delle colline, i boschi selvaggi e scorci sul mare.

Sovana, Populonia, Orvieto: necropoli tra tufo e mare

Nel cuore della Toscana etrusca, la Necropoli di Sovana, non lontana dalle famose Vie Cave, rappresenta una delle tappe imprescindibili per chi vuole scoprire le necropoli etrusche più affascinanti. Qui la protagonista assoluta è la Tomba Ildebranda, una vera meraviglia architettonica interamente scavata nel tufo: colonne scolpite, frontoni e una camera funeraria centrale creano un’atmosfera solenne e suggestiva, che racconta la maestria degli artigiani etruschi. 

Tra le cose da vedere a Populonia, invece, le necropoli si affacciano direttamente sullo splendido Golfo di Baratti. Qui ci sono le classiche tombe a tumulo immerse nella macchia mediterranea: il Parco Archeologico di Baratti e Populonia offre percorsi ben segnalati che ti permettono di esplorare sia le tombe monumentali sia le aree abitative dell’antica città etrusca.

Orvieto, infine, custodisce la Necropoli del Crocifisso del Tufo, un vero labirinto di tombe a dado ordinate lungo antiche strade ortogonali. Le iscrizioni incise sulle facciate raccontano i nomi delle famiglie sepolte, offrendo uno spaccato prezioso sulla società etrusca locale. Questo sito è particolarmente interessante per chi vuole approfondire l’organizzazione urbanistica delle necropoli.

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Tomba Ildebranda - Ingo Mehling, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Altri siti da non perdere: Chiusi, Vetulonia, Vulci, Norchia

Oltre ai grandi nomi, la Toscana, l’Umbria e le zone limitrofe del Lazio custodiscono numerosi altri siti dove vedere necropoli etrusche. Questi luoghi meno noti offrono spesso esperienze forse più intime, ideali per i viaggiatori curiosi e gli appassionati di archeologia.

  • Chiusi: la Necropoli delle Pianacce è famosa per la Tomba della Scimmia, decorata con affreschi vivaci che raffigurano scene di giochi atletici e rituali funebri. Il Museo Nazionale Etrusco completa la visita con reperti straordinari provenienti dalle tombe della zona.
  • Vetulonia: qui puoi ammirare grandi tumuli come la Tomba della Pietrera e la Tomba del Diavolino, esempi spettacolari di architettura funeraria monumentale immersi in un paesaggio collinare suggestivo.
  • Vulci: situata nel Lazio settentrionale ma facilmente raggiungibile dalla Toscana, la necropoli ospita la celebre Tomba François, decorata con rilievi e pitture mitologiche che raccontano storie epiche e genealogie familiari.
  • Norchia: questa necropoli rupestre si distingue per le tombe scolpite nella roccia a strapiombo su forre boscose, un luogo selvaggio e affascinante.
  • Sarteano: da non perdere la Tomba della Quadriga Infernale, celebre per i suoi affreschi dai colori vivaci che raffigurano una scena unica nella pittura etrusca: una quadriga trainata da demoni infernali.
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Necropoli di Sovana - Ingo Mehling, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Itinerari consigliati tra le necropoli etrusche più belle

Per vivere appieno l’atmosfera delle necropoli etrusche più belle, si possono seguire itinerari tematici che combinano la visita ai siti archeologici con la scoperta dei borghi storici circostanti.

  • Percorsi nella Maremma: ideali per chi ama camminare nella natura tra tombe scavate nel tufo e boschi selvaggi.
  • Costa degli Etruschi: un itinerario che unisce archeologia e mare tra Baratti e Populonia.
  • Anello di Tarquinia: visita la Necropoli dei Monterozzi e prosegui verso il centro storico per scoprire il Museo Archeologico Nazionale.
  • Sovana e Vie Cave: percorsi tra le antiche strade etrusche incise nella roccia e le tombe monumentali immerse nel verde.
  • Orvieto sotterranea: abbina la visita alla necropoli con un tour nei sotterranei della città e nel suo museo archeologico.
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