Circa 6.355 miliardi di euro, pari a 4,2 volte il pil e 3 volte il debito pubblico nazionale: è questo l'immenso valore del patrimonio immobiliare residenziale italiano. Ma se il mattone attraversa un momento di crisi, per rilanciarlo è necessario mettere a punto riforme che aiutino a far incontrare domanda e offerta. Di questo avviso il consiglio nazionale del notariato che ha elaborato sei proposte per il rilancio
Per rilanciare il mercato dell'immobiliare è necessario mettere a punto riforme che possano da una parte aiutare i cittadini a comprar casa e dall'altra le imprese costruttrici a far ripartire la propria attività limitando l'invenduto. Ecco le sei proposte elaborate dal consiglio nazionale del notariato
1) disciplinare il rent to buy o affitto con riscatto- ad oggi la formula del rent to buy o affitto con riscatto non gode di una disciplina e di una regolamentazione specifica. Sarebbe importante introdurre una tutela civilistica sia nei confronti dell'acquirente che del venditore per evitare future inadempienze o una tutela tributaria che garantisca anche incentivi per il recupero dei tributi già corrisposti durante la fase di locazione
2) attribuzione al venditore, nel contratto di vendita a rate con riserva di proprietà, di poter cedere a una banca il credito relativo al pagamento delle rate. A sua volta la banca potrà cedere il credito con un'operazione di cartolarizzazione
3) ridurre il carico fiscale sull'ipoteca a garanzia di dilazioni di pagamento del prezzo delle compravendite
4) riduzione del peso fiscale sui canoni d'affitto degli immobili destinati alla vendita ma rimasti invenduti. Ciò per consentire alle imprese costruttrici di far fronte alle spese di gestione
5) rendere esenti dalle imposte indirette e dagli oneri di urbanizzazione le dismissioni dei beni immobiliari pubblici
6) risolvere il problema relativo alla tassazione di registro proporzionale per il contratto preliminare, che non può eccedere quanto sarà dovuto al momento della vendita
19 Commenti:
50%?
E dove l'hai letta questa percentuale?
E di quanto sarebbe superiore alle possibilità dell'acquirente? io non credo che un acquirente che dispone di una certa cifra vada a cercarsi qualcosa in vendita a 10 volte tanto (anche se poi certe case rimangono invendute per qualche anno e lo sono tutt'ora al 30% in meno).
Comunque, continuando di questo passo vedrai che tra poco scriverai che il 100% della gente va cercando case al di sopra delle proprie possibilità, e se sarai in grado di chiederti il perché forse capirai che i prezzi delle case non hanno proprio nulla a che vedere coi redditi, a maggior ragione quando i giovani più praparati saranno emigrati e le tasse sulle case saranno ulteriomente aumentate per compensare la diminuzione della base imponibile e per pagare gli interessi sul debito pubblico.
In merito a ciò, mi sembra che questa strada sia già stata intrapresa con successo ma, secondo me il bello deve ancora venire, altro che affitto e acquirenti squattrinati
Se il 50% degli "acquirenti" non ha un lavoro/reddito che gli permette di comprare vada in affitto e lasci il mercato a chi è in grado di spendere
Quindi il 50% (ancora non si sa da dove è uscita fuori questa percentuale) della gente che vive a Roma e che deve comprare casa (non quelli che la casa già ce l'hanno), oltre ad avere ha un lavoro hanno anche un reddito che gli permette di comprarsi una casa a 5.000 euro al metro quadrato, giusto?
Mi sa tanto che tu campi veramente nel mondo dei sogni.
E poi, ripeto, chi ha oggi un capitale da permettersi di comprare una casa dai 400.000 euro in sù non te li regala davvero, questo puoi veramente togliertelo dalla testa
Se non hai un lavoro non vai manco in affitto eh.... ma poi spiegami chi sono quelli "in grado di spendere"? quante case possono comprarsi quelli "in grado di spendere"? quando si sono abbuffati di immobili che succede? li affittano a chi "non ha un lavoro/reddito"? che palle trollare un questa maniera sui forum.....
Ma del resto che pretendi?
Io gli scrivo, e dovrebbe averlo almeno capito anche lui, che la situazione del lavoro è drammatica, anche chi ha una casa in affitto ha le sue difficoltà con gli inquilini, visto e considerato che questi poveri cristi devono far fronte alle difficoltà del momento.
C'è un'emigrazione verso i paesi del nord che è in continuo aumento e quei pochi giovani preparati che hanno le prospettive di guadagnare 1.000 euro al mese, secondo lui, dovrebbero restare in Italia a pagare 800 euro al mese d'affitto per far contento lui che continua a ripetere le solite quattro parole.
Le cose sono due. Questo tizio o:
1) campa fuori dal mondo e non sa neanche di cosa parla perché vive ancora a casa con mamma e papà che lo mantengono
2) sta veramente messo male perché anche mia nonna che ha 86 anni, proprietaria di due case a Roma, di cui una affittata, ed è cresciuta con la mentalità del mattone = salvadanaio o certezza, lo ha capito anche lei che oramai l'epoca dei mattoni che rendono è bella che passata
Per il rilancio del mattone bisognerebbe lanciarlo in testa al politico di turno.... unica soluzione per far crescere qualcosa nella testa di questi ladri
Per il rilancio del mattone bisognerebbe lanciarlo in testa al politico di turno.... unica soluzione per far crescere qualcosa nella testa di questi ladri
Aumentare i salari
Urgente
Avete tralasciato la regola n. 0, la più importante: abbassare i prezzi!
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