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Immagine creata dall'AI
Immagine creata dall'AI Scuola di Decorazione di Madrid
Marcos Delgado
Marcos Delgado

L'intelligenza artificiale è ormai presente in quasi tutti i settori del mercato immobiliare e il mondo dell'interior design e dell'architettura non fanno eccezione. Ma nel settore aleggia una grande domanda: l'intelligenza artificiale è una minaccia o un vantaggio?

Immagine creata dall'AI
Immagine creata dall'AI Scuola di Decorazione di Madrid

Alberto Sanz, architetto e interior designer, nonché professore di intelligenza artificiale presso la Scuola di Decorazione di Madrid, sostiene che questo strumento ha rivoluzionato il settore: “L’intelligenza artificiale sta permeando tutte le discipline del design e la nostra scuola non fa eccezione. La utilizziamo per migliorare la visualizzazione dei progetti, per semplificare i processi tecnici e, soprattutto, per insegnare ai futuri designer come utilizzarla in modo intelligente. Non si tratta di arrendersi alla tecnologia, ma piuttosto di comprenderla, domarla e applicarla a nostro vantaggio".

Alberto Sanz
Alberto Sanz, architetto e interior designer Scuola di Decorazione di Madrid

Il fattore umano, la cosa più importante

Sanz ritiene che i vantaggi dell'intelligenza artificiale siano "infiniti", sebbene sottolinei anche che essa "ci sfida ad andare oltre il convenzionale, a scoprire approcci inaspettati e ad abbattere le barriere creative". Aggiungendo: "Ci libera dal processo meccanico in modo che la nostra mente possa concentrarsi su ciò che è veramente importante: la visione, la narrazione e il legame emotivo di ogni progetto".

Immagine creata dall'AI
Immagine creata dall'AI Scuola di Decorazione di Madrid

Nonostante i vantaggi, l'architetto e l'interior designer privilegiano ancora il fattore umano. "L'arte, il design e l'architettura - ha spiegato Sanz - sono sempre stati atti di interpretazione. L'intelligenza artificiale può elaborare i dati, ma non può interpretare le emozioni. Uno spazio ben progettato non è solo funzionale o esteticamente gradevole, è un'estensione di chi lo abita. Pertanto, l'intelligenza artificiale non potrà mai sostituire l'intuizione e il cuore dell'interior designer. Può aiutarci a visualizzare un possibile futuro, ma siamo noi che dobbiamo dargli un'anima".

Immagine creata dall'AI
Immagine creata dall'AI Scuola di Decorazione di Madrid

L'AI durante l'apprendimento

La Madrid School of Decoration offre già tre corsi di intelligenza artificiale. "Nella nostra formazione - ha detto l'architetto, interior designer e docente - insegniamo come utilizzarla in modo approfondito, come integrare il suo potenziale in un processo di progettazione significativo. Non cerchiamo automi che sappiano premere un pulsante e accettare ciò che l'intelligenza artificiale offre loro; cerchiamo creatori che sappiano interpretare e dirigere la tecnologia, anziché esserne diretti. Cerchiamo creatori che siano più intelligenti nel loro utilizzo dell'intelligenza stessa".

Immagine creata dall'AI
Immagine creata dall'AI Scuola di Decorazione di Madrid

"L'intelligenza artificiale è già una realtà in molti settori e, nell'interior design, sta trasformando il modo in cui concepiamo gli spazi. La sua evoluzione sarà costante e vedremo sempre più strumenti specializzati che consentiranno ai designer di esplorare nuove frontiere creative. Tuttavia, il suo successo dipenderà da come i professionisti la integreranno senza perdere la sua essenza artistica e concettuale", ha concluso Alberto Sanz.

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