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Come traslocare in una casa più piccola...senza andare nel panico
houzz

Può succedere a tutti, nell’arco di una vita, di dover traslocare da una casa grande a una più piccola. Come gestire, allora, tutti i mobili e gli oggetti che potrebbero non trovare posto entro i confini della nostra nuova dimora? Siamo necessariamente destinati al caos e al disordine? Niente paura, nulla è impossibile a patto di elaborare una strategia consapevole che ci permetta di gestire, passo dopo passo, il passaggio verso una dimensione più raccolta, ma non per questo confusa, sovraccarica o priva di fascino.

1) Decluttering Di recente questa parola è entrata con una certa insistenza nel nostro vocabolario, anche se non tutti hanno ancora ben presente che cosa esattamente voglia dire. In inglese, decluttering significa liberarsi degli oggetti inutili e vecchi che affollano – e se vogliamo intralciano – la nostra casa. Un’operazione, questa, non solo necessaria ma addirittura indispensabile se ci apprestiamo a convolare verso un nido più piccolo e raccolto.

Attenzione, però, fare decluttering non è affatto semplice come può sembrare! Alcuni di noi, infatti, faranno indiscutibilmente fatica a separarsi dai ricordi affettivi che ammantano tutti i nostri effetti personali. Eppure, tenete presente che un’operazione di decluttering radicale non potrà che apportarvi dei benefici significativi. Innanzitutto, vi permetterà di vivere nella nuova casa senza che questa assuma l’aspetto di un agglomerato informe e scarsamente gestibile. Inoltre, ed è forse questo l’aspetto più interessante, se fatto bene il decluttering è essenzialmente un modo di adattare il nostro bagaglio di oggetti alle diverse fasi della vita, come se si trattasse di una “potatura” che lascia sì le piante più scarne, ma allo stesso tempo le rafforza permettendogli di diventare più belle.

2. Misurazioni Se abbiamo già a disposizione la pianta della nuova casa e stiamo ancora facendo mente locale sulla collocazione dei nostri mobili nelle nostre future stanze, il passo successivo sarà necessariamente quello di appuntarci lunghezza e larghezza di tutti i pezzi più grandi ed imponenti di cui disponiamo. Un’attenta misurazione ci permetterà infatti di verificare se librerie, tavoli e divani possono essere inseriti nel nostro prossimo appartamento, calcolando la compatibilità con il nuovo ambiente.

3. Vendere non è un reato! Traslocare in una casa più piccola, l’abbiamo già detto, comporta necessariamente una piccola riduzione del nostro bagaglio di mobili e accessori. Un’operazione di sottrazione, dunque, che potrebbe anche risultare più corposa se molti dei nostri vecchi mobili non entrano fisicamente nel nuovo spazio. Che si fa, allora? Non disperiamo, abbiamo a portata di mano una soluzione che può toglierci dall’impaccio: la vendita dei nostri pezzi di arredo, magari attraverso gli appositi canali online.

Sono molte, al giorno d’oggi, le piattaforme che rendono sempre più facile la compravendita tra privati. In alternativa, possiamo sempre rivolgerci ai mercatini dell’usato o al nostro rigattiere di fiducia o, in ultima istanza, anche organizzare un garage sale. Ci dispiace vendere i nostri pezzi? Cerchiamo di cambiare punto di vista: vendere è un’opportunità per tenere solo quello che ci convince davvero, e magari anche un’opportunità per far spazio alla nostra lista dei desideri finora insoddisfatta.

4. Sfrutta al massimo la planimetria Se l’appartamento in cui stiamo traslocando non è in buone condizioni potremmo prendere in considerazione l’idea di ristrutturarlo. Un’operazione, questa, che si rende necessaria non solo per mettere a norma gli impianti e poter beneficiare di nuovi rivestimenti e finiture, ma anche per rivedere la planimetria cercando di allineare la distribuzione dello spazio alle nostre esigenze.

È possibile eliminare lo spazio “sprecato” di un corridoio per ampliare la zona giorno? Ricavare un pratico ripostiglio da un sottoscala? Riuscire a creare una nuova stanza abbattendo un tramezzo? Tutte domande, queste, che ci dobbiamo necessariamente porre, cercando per quanto possibile di convertire i metri quadri di passaggio sprecati a favore di nuovi spazi realmente vivibili.

5. Prevedi spazi contenitori anche dove non te li immagineresti Una volta che abbiamo chiarito, almeno a grandi linee, la collocazione dei nostri mobili, dovremmo concentrarci sull’ottimizzazione dello spazio da riservare ai contenitori. Nel passaggio da una casa grande a una più piccola, infatti, ne avremo bisogno più che mai. Perché, allora, non pensare – anche un po’ fuori dagli schemi – a tutti gli angoli più insoliti per collocare dei contenitori capienti e salvaspazio?

6. Sfrutta l’altezza Pensare in verticale: è questo l’altro monito importante sul quale dobbiamo riflettere in fase di trasloco. Un volume particolarmente alto, o anche solo una parete sfruttata fino al soffitto, potranno rivelarsi degli ottimi complici per potenziare la capienza del nostro appartamento. Alcuni esempi? Come vediamo in queste immagini, il più classico dei letti a castello nella stanza dei bambini, o anche un armadio – fatto su misura o scelto tra i cataloghi di quelle aziende che offrono soluzioni componibili particolarmente flessibili – esteso su un’intera parete.

Anche una scaffalatura a tutta altezza potrà rivelarsi uno strumento interessante per ricavare più spazio dove collocare i nostri oggetti. Attenzione però: se non la attrezzeremo di ante, sarà necessario intensificare le attività di ordine e pulizia.

7. Non duplicate gli angoli e le zone di casa Un tavolo in cucina e uno in sala da pranzo? Una consolle in ingresso e uno scrittoio per sbrigare la corrispondenza? Se stiamo traslocando in una casa più piccola, potremmo non avere la possibilità di mantenere tutte le opzioni a cui ci eravamo abituati. Meglio, allora, concentrarci su pochi pezzi importanti: ad esempio un tavolo multifunzionale, da utilizzare per la colazione, le cene e, perché no, anche per le riunioni di lavoro.

8. Trasforma l’accumulo in una decorazione Abbiamo seguito scrupolosamente tutte le mosse e ancora ci rimangono moltissimi complementi d’arredo e oggetti da inserire qua e là? Non disperiamo, possiamo sempre trasformare un problema in una virtù. Come accade quando, convertendoci in novelle stylist, riusciamo a dare un volto accattivante al disordine semplicemente orientandolo e disponendolo in maniera creativa. Una strategia, questa, che ci permetterà di trovare un ordine nel disordine, accumulando con grazia tutti quei pezzi eterogenei che proprio non riusciamo a buttare.

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