Usatissimo per adornare balconi e terrazzi, il plumbago è un bellissimo fiore che si presta a essere coltivato in vaso. Per via della sua somiglianza con il gelsomino, spesso viene chiamato gelsomino azzurro, in quanto presenta un tenue color blu, a differenza del ben noto bianco candido. Alcune varietà, poi, regalano particolari sfumature rosse o rosate. Ma come coltivare il plumbago in vaso? E soprattutto, come aiutarlo a resistere alle fredde temperature invernali?
Quando e come piantare il plumbago
Il plumbago si coltiva facilmente, ma dovrai scegliere il momento adatto. In genere la semina si fa in primavera, per iniziare a vedere i primi risultati durante l’estate. Questo permette, per l’appunto, alla pianta di stabilirsi e crescere vigorosamente durante i mesi caldi. Se vivi in un clima particolarmente caldo, puoi anche considerare di piantarlo in autunno, quando le temperature iniziano a diminuire.
Per piantare il plumbago in vaso, quindi, scegli un luogo che riceva la luce solare diretta per almeno alcune ore al giorno. Anche se la pianta tollera la penombra, una buona esposizione favorisce una fioritura abbondante. Ma, praticamente, come coltivare la pianta?
Nella scelta del vaso, assicurati di utilizzare un contenitore abbastanza grande da favorire la crescita delle radici e il deflusso dell’acqua con altrettanti fori. Utilizza un terriccio di qualità che garantisca il corretto equilibrio tra umidità e drenaggio.
Dove mettere il plumbago in inverno?
Il plumbago è una pianta che ama il calore e la luce, ma durante i mesi invernali, specialmente in aree con inverni rigidi, è essenziale proteggerla dalle basse temperature. Se vivi in una zona dove le temperature scendono sotto lo zero, il consiglio è di trasferire il plumbago in un luogo interno.
Un'ottima soluzione può essere un garage o un ripostiglio, dove è possibile ottenere un effetto simile a una serra non riscaldata. Qui la pianta può godere di luce naturale ma rimanere al riparo dal gelo. È importante che la temperatura in questi ambienti non scenda mai sotto i 5 gradi.
Se non disponi di una serra o di un garage, puoi anche tenere il plumbago in casa, vicino a una finestra luminosa. Assicurati, però, di ridurre l'irrigazione durante i mesi invernali per prevenire che le radici marciscano a causa dell'eccesso di umidità nel terreno freddo.
Come fare la potatura del plumbago
La potatura è un aspetto molto importante nella cura del plumbago, oltre a essere un passaggio essenziale per stimolare una fioritura abbondante e mantenere la pianta in salute. Ma come e quando eseguire correttamente questa operazione?
Il momento ideale per potare il plumbago è alla fine dell'inverno o all'inizio della primavera, prima che inizino a formarsi i nuovi germogli. La potatura va fatta soprattutto se il plumbago è secco dopo la fine dell'inverno. Durante questo momento dell’anno, la recupera rapidamente e può già prepararsi per la stagione di crescita imminente. Accorcia i fusti arrivando a circa 40 centimetri, facendo tagli appena sopra un nodo sano. Dai nuovi rami avverrà poi la fioritura.
I trucchi per tenere il plumbago in ottime condizioni
Il plumbago è quindi una pianta che richiede attenzioni specifiche per mantenere la sua bellezza e salute. Non bisogna, però, preoccuparsi eccessivamente dei parassiti, in quanto riesce a difendersi abbastanza bene. Ad ogni modo è sempre meglio verificare che non ci sia la presenza di pidocchi delle piante o cocciniglie: i parassiti possono essere eliminati semplicemente con sapone di Marsiglia.
La concimazione è poi essenziale per nutrire il plumbago e supportare la sua fioritura. Utilizza un fertilizzante bilanciato, ricco di potassio, da applicare dalla primavera all'autunno ogni 4-6 settimane. Potrai, inoltre, anche acquistare del fertilizzante specifico per le piante da fiore.
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