Dal 7 al 20 settembre il Padiglione Italia di Expo Osaka 2025, progettato da MCA – Mario Cucinella Architects, ospita un evento di rilievo internazionale: la SaloneSatellite Permanent Collection 1998–2025, una mostra che unisce memoria e visione, genealogia e manifesto. Con la SaloneSatellite Permanent Collection 1998–2025, l’Italia si presenta a Expo Osaka rafforzando il legame culturale e creativo con il Giappone.
Dopo la prima tappa a Hong Kong nel 2024, l’esposizione milanese porta in Giappone una selezione di 47 prodotti scelti tra i prototipi presentati al SaloneSatellite e successivamente entrati in produzione, raccontando il dialogo tra creatività globale e manifattura italiana al centro della Manifestazione giunta alla sua 26ª edizione come hub creativo del Salone del Mobile.Milano.
“Osaka segna l’avvio di un nuovo capitolo del nostro percorso internazionale – ha dichiarato Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano –. Portare qui la Collezione Permanente significa mostrare come la creatività mondiale e la tradizione produttiva italiana possano dialogare in armonia.
Il Giappone, con cui l’Italia ha sempre mantenuto un rapporto fecondo, rappresenta un interlocutore privilegiato. Lo dimostrano figure come Carlo Scarpa, capace di reinterpretare l’estetica nipponica, o architetti giapponesi come Tadao Ando e Shigeru Ban, che hanno trovato ispirazione in Italia.”
Sulla stessa linea, il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Ambasciatore Mario Vattani, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Questa mostra racconta il meglio della creatività e dell’industria italiana a un pubblico asiatico attento e recettivo, con un focus particolare sul Giappone, sempre capace di anticipare le tendenze. Molti designer giapponesi sono parte della Collezione: da Nendo a Nao Tamura, da Makoto Kawamoto a Yuri Himuro. A Expo portiamo una selezione vivace di una raccolta che oggi conta oltre 400 prodotti.”
La mostra è curata da Marva Griffin Wilshire, fondatrice del SaloneSatellite, e celebra l’alleanza tra giovani talenti e imprese italiane, in perfetta sintonia con il tema di Expo 2025 Osaka, Designing Future Societies for our Lives. “Abbiamo scelto di esporre i pezzi prodotti dalle aziende italiane – ha spiegato Griffin – per ribadire il valore dell’incontro tra creatività internazionale e industria nazionale, principio cardine fin dal 1998.”
Accanto ai 47 oggetti principali, trovano spazio anche tre pezzi speciali che testimoniano collaborazioni di successo tra designer emergenti e brand italiani, insieme a due opere di autori italiani entrate rispettivamente nella collezione del MoMA di New York e nella produzione della coreana Dongmyung Lighting Co. Ltd.
Il percorso espositivo, progettato dagli architetti Ricardo Bello Dias e Hariadna Pinate, si sviluppa all’interno dell’“Hangar del sapere” del Padiglione Italia e valorizza i contributi dei designer giapponesi che hanno trovato visibilità grazie al SaloneSatellite. Tra le opere più rappresentative: Chab e Koeda di Nendo per De Padova e Cappellini; Seasons di Nao Tamura per Covo; Giava di Makoto Kawamoto per Aliantedizioni; Kumo di Takahide Sano per Massimo Lunardon; la Cultivate Collection di Yuri Himuro per cc-tapis; e Water del collettivo Aatismo per Giorgetti.
Il taglio del nastro è previsto per domenica 7 settembre alle ore 11:00 (ora locale), presso l’Auditorium del Padiglione Italia, in coincidenza con l’apertura della Settimana Italiana. La cerimonia inaugurerà con i saluti istituzionali del Commissario Mario Vattani e di Filippo Manara, Console Generale d’Italia a Osaka. Seguiranno gli interventi di Marva Griffin e Ricardo Bello Dias, che guideranno i presenti nella visita alla mostra.
Nel pomeriggio, dalle 14:00 alle 15:30, è in programma una tavola rotonda con alcuni designer giapponesi che hanno partecipato al SaloneSatellite nelle passate edizioni. Moderata da Rossella Menegazzo, responsabile Cultura, Scienza ed Educazione del Commissariato italiano, la discussione affronterà il rapporto tra design italiano e creatività internazionale, con particolare attenzione al Giappone come ponte culturale e produttivo.
Alla realizzazione della mostra partecipano numerose aziende italiane, tra cui Aliantedizioni, Billiani, Bosa, Caimi, cc-tapis, Cappellini, Capsula Mundi, Covo, Giorgetti, Foscarini, Flos, FontanaArte, Luceplan, Magis, MDF Italia, Moroso, Pedrali, Riva1920, Seletti, Tacchini e molte altre.
La lista dei designer coinvolti è altrettanto ricca e internazionale: oltre a Nendo, Nao Tamura, Makoto Kawamoto e Yuri Himuro, figurano nomi come Adriano Design, Cristina Celestino, Francesco Faccin, Patrick Jouin, Marcantonio, Carlo Tamborini, Sebastian Wrong, Zanellato Bortotto, solo per citarne alcuni.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account