uomo malato

Come viene pagata la malattia in edilizia: regole e calcoli da sapere

La malattia in edilizia segue regole specifiche basate sul ruolo congiunto di impresa, INPS e Cassa Edile. L’azienda anticipa l’indennità e copre interamente i primi 3 giorni non indennizzati dall’INPS; la Cassa Edile rimborsa parzialmente il datore solo se la malattia supera i 6 giorni. Dal 4° al 20° giorno intervengono INPS e Cassa, mentre dal 21° al 180° l’indennità INPS aumenta e la Cassa integra. Il rimborso si calcola con retribuzione oraria, orario medio giornaliero e coefficienti di integrazione previsti dal CCNL
Momento della visita medica

Visita fiscale, campanello o citofono non funzionanti: cosa succede?

Nel periodo di malattia, il lavoratore è tenuto a garantire la reperibilità presso il domicilio comunicato per consentire ai medici inviati dall’Inps o dal datore di lavoro di accertare le sue condizioni di salute. Tuttavia, il campanello rotto o il citofono non funzionante possono causare l'irreperibilità del dipendente e possibili conseguenze retributive e disciplinari a suo carico. Ecco, quindi, in quali fasce il dipendente deve farsi trovare a casa e agevolare la visita fiscale.
Malattia non retribuita

Malattia non retribuita in busta paga: quando succede e perché

Quella della malattia non retribuita in busta paga può essere un’evenienza abbastanza frequente fra i lavoratori dipendenti. In base alle leggi vigenti e al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di appartenenza, vi possono infatti essere dei casi specifici in cui l’assenza per malattia non viene indennizzata, né dal datore di lavoro né dall’istituto di previdenza. Scopriamo cosa c'è da sapere
Chi paga la malattia: INPS o datore di lavoro

Chi paga la malattia: l’INPS o il datore di lavoro?

Chi paga la malattia: l’INPS o il datore di lavoro? In linea generale, è il datore di lavoro ad anticipare la malattia, ricevendo poi un rimborso da parte dell’INPS. Di norma, l’istituto previdenziale si occupa di erogare un’indennità per le giornate feriali comprese nel periodo di malattia, escluse però le domeniche e le festività nazionali. Tuttavia, una porzione dell’indennità potrebbe rimanere a carico del datore, a seconda degli accordi sottoscritti dal contratto collettivo

Assenze pubblico impiego vs privato, i dati della Cgia di Mestre

Dall’analisi dei dati dell’Inps, l’Ufficio studi della Cgia ha riscontrato che le assenze per motivi di salute nel pubblico impiego registrate nel 2015 hanno interessato il 57 per cento di tutti gli occupati (poco più di 1 dipendente su 2); nel settore privato, invece, la quota si è fermata al 38 per cento (più di 1 dipendente su 3). La durata media annua dell’assenza per malattia dal luogo di lavoro è leggermente superiore nel privato (18,4 giorni) che nel pubblico (17,6 giorni)
Quanto perdi se ti ammali?

Quanto perdi se ti ammali?

263 milioni di euro. Tanto hanno bruciato le imprese da ottobre a maggio causa assenza per malattia. Anche con l'aiuto della gripe a, il 2010 pare sia iniziato male. Le assenze sono state maggiori e prolungate rispetto agli anni passati.