Bce, l'eurozona rischia una recessione, "sarebbe breve e lieve"

Nel quarto trimestre del 2022 e nel primo del 2023 "l'economia dell'area euro potrebbe subire una contrazione dovuta alla crisi energetica, all'elevata incertezza, all'indebolimento dell'attività economica mondiale e alle condizioni di finanziamento più restrittive". Lo prevede la Banca centrale europea, che nel suo Bollettino economico sostiene che in base alle ultime proiezioni dei suoi tecnici "una eventuale recessione sarebbe relativamente breve e di lieve entità"

Lagarde: "Possibile lieve recessione nell'eurozona a inizio 2023"

"Potrebbe ben essere, non è nel mio scenario (previsionale) di base, che a inizio 2023 ci sia una lieve recessione" nell'area euro, ma alla Bce "non riteniamo che basterebbe a far rientrare l'inflazione" e quindi "continueremo" con una manovra volta a "assicurare il conseguimento del nostro mandato" di stabilità dei prezzi, per centrare l'obiettivo del 2% sul caro vita. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde durante, una conferenza organizzata dalla banca centrale della Lettonia

Caro energia, Sangalli: "Imprese in ginocchio, concreto rischio recessione"

"Siamo molto preoccupati per le prospettive economiche del nostro Paese. Da una parte un'inflazione che viaggia ormai verso il 10% e sta riducendo il potere di acquisto delle famiglie. Dall'altra, il caro energia inarrestabile che sta mettendo in ginocchio il sistema di imprese con una prospettiva di chiusura per moltissime attività. Tutto questo rende sempre più concreti i rischi di recessione". A lanciare l'allarme è il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a margine del Forum di Impresa cultura Italia-Confcommercio

Unicredit, Orcel: "Rischio recessione, ma per noi non sarà crisi"

"Stiamo scardinando il mondo: non c'è ancora un nuovo ordine, ma la frattura tra i Paesi democratici e gli altri rischia di creare divisioni permanenti", dice a Repubblica Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit. "La fase è drammatica, anche economicamente perché tutte le catene del valore vanno ricostruite. E il rischio maggiore è che la situazione degeneri, e le economie frenino molto più delle attese: anche se finora tutti gli indicatori non segnalano recessione"