Nel primo semestre del 2017 i canoni di locazione delle grandi città italiane hanno registrato un aumento: +2,0% per i monolocali, +1,2 per i bilocali e +1,1% per i trilocali. A renderlo noto l’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa.
Su tutte le tipologie, per la prima volta, si vede un segnale positivo, attribuibile prevalentemente a una diminuzione dell’offerta e a una migliore qualità della stessa.
Abbastanza invariata la distribuzione della motivazione della ricerca della casa in affitto: il 60% cerca la casa principale, il 36,6% lo fa per motivi legati al lavoro e il 3,4% per motivi legati allo studio. In lieve aumento la componente lavorativa.
Tra le grandi città è Firenze che con il 20% concentra la percentuale più elevata di coloro che cercano un immobile in affitto per motivi di studio. Limitando l’analisi a questo target emerge che le tipologie più affittate sono il bilocale (36,2%) e il trilocale (32,1%), mentre i contratti maggiormente stipulati sono quelli transitori (56,4%) e a canone libero (27,1%).
Analizzando sempre il mercato delle locazioni degli studenti universitari, spesso c’è già il gruppo di amici che decide di vivere insieme e condividere l’appartamento. Se il canone di affitto è importante nella scelta dell’appartamento che spesso viene condiviso proprio per abbattere i costi, altrettanto importanti nella valutazione della scelta sono la distanza dalle facoltà universitarie, la presenza dei servizi e la tranquillità della zona. Negli ultimi tempi anche gli studenti sono diventati più esigenti nella scelta dell’immobile, preferendo quelli ben tenuti ed arredati.
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