
Le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per la riqualificazione energetica hanno un impatto positivo sull’economia del Paese. Finco (Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni e la Manutenzione), dunque, chiede che venga ripristinato il 65% di detrazione fiscale anche per infissi e schermature solari, di desistere dall’ipotesi di applicare dei tetti di spesa, di stabilizzare per un periodo adeguato tali misure senza dovervi ritornare ad ogni manovra di Bilancio.
A confermare l’importanza delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie il dossier elaborato dal Servizio Studi dei Dipartimenti Ambiente e Finanze della Camera dei Deputati in collaborazione con il Cresme. Secondo quanto emerso, dal 1998 ad oggi sono stati registrati 17,8 milioni di interventi, ossia in oltre il 57% delle abitazioni italiane stimate dall’Istat (31,2 milioni), per investimenti complessivi pari a 292,7 miliardi di euro.
Per il 2017 si stima un volume di investimenti pari a 28.106 milioni di euro veicolati dagli incentivi, di cui 3.724 milioni di euro per la riqualificazione energetica e 24.382 milioni di euro per il recupero edilizio. Le previsioni per il 2018 parlano di un volume di spesa complessivo pari a 28.587 milioni di euro, superiore ai livelli del 2017, di cui 3.549 milioni di euro per la riqualificazione energetica e 25.038 milioni per il recupero edilizio.
Per quanto riguarda i ritorni sull’occupazione, nel 2018 si stimano 426.745 occupati (284.497 diretti e 142.248 nell’indotto). Inoltre, i 202,4 miliardi di euro attivati dagli incentivi nel periodo 2011-2017 hanno prodotto oltre due milioni di occupati diretti nel settore del recupero edilizio e della riqualificazione energetica e un milione di occupati indiretti nelle industrie e nei servizi collegati. Dal dossier emerge poi il saldo positivo di 23,5 miliardi per il sistema Paese nel decennio preso in esame.
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