Nell’ipotesi di immobile ereditato è possibile usufruire delle agevolazioni per la prima casa? Vediamo quanto previsto.
Rispondendo a un quesito di un lettore, all’interno della rubrica “La Posta” di Fisco Oggi è stato spiegato è stato spiegato quando è riconosciuta l’agevolazione per l’acquisto della prima casa.
All’interno della rubrica “La Posta” di Fisco Oggi è stato posto il seguente quesito:
Ho ricevuto un immobile in successione, posso chiedere le agevolazioni “prima casa” per il pagamento delle imposte ipotecaria e catastale?
L’Agenzia delle Entrate ha così risposto:
L’agevolazione, che consiste nel pagamento delle imposte ipotecaria e catastale in misura fissa (200 euro per ciascuna imposta, indipendentemente dal valore dell’immobile caduto in successione), è riconosciuta quando il beneficiario (o, nel caso di immobile trasferito a più beneficiari, almeno uno di essi) ha i requisiti previsti in materia di acquisto della “prima abitazione”.
In particolare, per avere l’agevolazione è necessario che chi eredita l’immobile:
- non sia titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l’immobile ereditato;
- non sia titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altra casa di abitazione acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa.
- Inoltre, l’immobile deve trovarsi nel Comune in cui l’erede ha la propria residenza o in cui intende stabilirla entro 18 mesi e non deve rientrare in una delle categorie catastali A/1, A/8, A/9 (abitazioni di tipo signorile, ville, castelli).
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