Disagio abitativo in Italia, 250 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture

Per la realizzazione di un programma integrato di edilizia residenziale sociale il Ministero delle Infrastrutture ha ripartito alle Regioni 250 milioni di euro. Sono somme residue giacenti come “Fondi di edilizia convenzionata/agevolata programmi centrali”.

E’ inoltre intervenuta la delibera del Cipe del 22 dicembre 2017 che ha fatto propria la segnalazione del Mit riguardo “all’esistenza di un particolare disagio abitativo riscontrabile a livello nazionale a causa della insufficiente offerta di alloggi da destinare alle persone con limitata disponibilità economica” e alla necessità di “dare risposte coerenti alle nuove dinamiche sociali, demografiche ed economiche che caratterizzano l’attuale disagio abitativo e al fabbisogno espresso dalle circa 600mila domande di edilizia residenziale pubblica giacenti presso le amministrazioni locali”.

Il segretario generale del sindacato inquilini della Cisl, Nino Falotico, ha così commentato la notizia dell’arrivo del fondo per fronteggiare il disagio abitativo: “Il provvedimento di riparto dei fondi non è la panacea, ma rappresenta comunque una boccata di ossigeno per l’edilizia sociale”. Aggiungendo: “Ora si tratta di spendere bene e rapidamente tali risorse. E’ opportuno pertanto che le Regioni accelerino i loro adempimenti, a partire dall’individuazione dei Comuni che possono presentare le proposte di intervento. Riteniamo inoltre indispensabile che il Ministero definisca quanto prima le tempistiche per il completamento del programma e la possibilità di dirottare ai Comuni virtuosi le somme eventualmente non utilizzate da quelli non virtuosi”.