Secondo Deloitte, 8 italiani su 10 attuano comportamenti virtuosi per risparmiare energia in casa
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La crisi energetica e il conseguente aumento dei prezzi dell’energia stanno avendo gravi conseguenze sulla quotidianità dei cittadini e sui bilanci familiari. I cittadini, così, sono portati a modificare i propri stili di vita in un’ottica più consapevole, con quasi 8 italiani su 10 che hanno già adottato comportamenti virtuosi per contenere il consumo energetico. Ecco quali sono, secondo la ricerca di Deloitte “Il Cittadino Consapevole: comportamenti virtuosi, tecnologie digitali e fonti rinnovabili per risolvere la crisi energetica”.

Anche se oltre 6 cittadini su 10 lamentano di non percepire benefici tangibili dai propri comportamenti virtuosi a causa del costante aumento delle tariffe energetiche, gli italiani hanno maturato una nuova consapevolezza che li sta spingendo verso l’adozione di pratiche più sostenibili. Tra le nuove abitudini contro il caro energia si contano:

Risparmiare energia a costo zero

  • uso delle luci solo quando strettamente necessario (75%);
  • limitazione dei consumi di acqua calda (54%)
  • prestare attenzione alla modalità “stand-by” (48%)
  • scelta di un adeguato fornitore di energia elettrica o gas (28%)

Comportamenti anti-spreco con piccola spesa

  • installazione di lampadine a basso consumo (67%)
  • scelta di elettrodomestici moderni e di classe energetica elevata (36%)
  • installazione di termostati programmabili (21%)
  • installazione di misuratori di corrente elettrica (18%).

Comportamenti anti-spreco costosi (ma agevolati)

  • Interventi strutturali con agevolazione fiscale (20% circa)

L’importanza delle fonti rinnovabili

In particolare, il 97% dei cittadini conferma l’importanza e la necessità di avere un’adeguata e crescente quota di energia prodotta da fonti rinnovabili. Una graduale transizione verso un impiego maggiore delle rinnovabili, infatti, secondo gli intervistati garantirebbe al nostro Paese non solo una minore dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili (48%), ma anche una progressiva decarbonizzazione del sistema energetico (42%) e un complessivo miglioramento dei parametri ambientali (34%).

Per il 52% dei cittadini l’avere accesso a energia “green” è la principale motivazione per valutare un nuovo fornitore. Tuttavia, oggi solo un italiano su 3 dichiara di conoscere il mix energetico del proprio provider e nel 50% dei casi dichiara che la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili non supera il 20% del totale. Gli italiani, inoltre, si dimostrano molto interessati alla cogenerazione di energia elettrica da fonti rinnovabili: i pannelli solari (termici e fotovoltaici) sono le tecnologie che attirano maggiormente l’interesse con circa il 20% dei cittadini che ne valuta l’installazione nei prossimi 12 mesi, cui si aggiunge un quasi 60% che guarda con fiducia al medio periodo. Un trend simile si registra anche per i sistemi d’accumulo dove l’interesse di breve periodo è condiviso dal 15% e quello di medio termine dal 47%.

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