Le trappole per insetti a volte sono necessarie per salvare le proprie piante o le coltivazioni. Per questo è importante utilizzare sempre prodotti sicuri per l’ambiente e per gli animali. Le trappole cromotropiche sono sicuramente tra queste: come suggerisce il nome, sfruttano il cromotropismo, cioè l’attrazione degli insetti verso specifiche lunghezze d’onda della luce. In frutteti, oliveti, serre e orti permettono di fare un monitoraggio degli insetti, impostare soglie d’intervento e, quando serve, catturarli.
Cosa sono le trappole cromotropiche?
Le trappole cromotropiche sono quindi pannelli adesivi di colore specifico (spesso giallo o blu) che sfruttano lo spettro visivo degli insetti. Determinate lunghezze d’onda risultano irresistibili per specie target: lo sfondo colorato li attira, l’adesivo persistente li blocca. I migliori pannelli sono a doppia faccia, realizzati con materiale impermeabile e colla con alta stabilità per mantenere la presa anche dopo settimane in campo o in serra.
Possono servire sia a monitorare la popolazione di insetti sia a catturarli, a seconda di quante trappole si mettono:
- 1 trappola gialla o blu ogni 100–200 m²: utilizzata per il monitoraggio
- 1 trappola ogni 3–5 m²: per catturare gli insetti nei momenti più delicati.
Quale colore scegliere e per quale insetto serve
La scelta del colore è decisiva perché ogni specie “vede” diversamente lo spettro visivo. I gialli, i blu e i bianchi coprono la maggior parte dei target, mentre tonalità come rosso/nero o trasparente hanno impieghi più specifici. In particolare:
- Giallo: per aleurodidi e afidi in serra o in orto. Èefficace anche come barriera in frutteto e oliveto.
- Blu: per tripidi su colture floricole e orticole delicate.
- Bianco: si usa in genere in pereto contro la tentredine del pero, in fase di monitoraggio mirato.
- Rosso/nero con esche alimentari: pensato per ditteri frugivori su piccoli frutti.
Naturalmente, si dovrebbe evitare di combinare più colori sulla stessa trappola: può ridurre l’attrazione degli insetti.
Come fare le trappole cromotropiche fai da te?
Realizzare trappole cromotropiche fai da te è semplice ed economico: la chiave è usare il colore giusto e un adesivo con buona stabilità UV, applicato in modo uniforme su un supporto resistente a pioggia ed eventuali irrigazioni.
In particolare, potrai utilizzare pannelli di PVC o plastica rigida impermeabile (spessore 1–2 mm) o cartoncino plastificato, per quanto riguarda il supporto. Per il colore servirà vernice o pellicola colorata ad alta resa (giallo cromo, blu intenso) resistente ai raggi UV. Infine, dovrai acquistare della colla entomologica adesiva persistente e idonea per uso agricolo. Ma quali sono i passaggi da seguire?
- Taglia i pannelli alla misura desiderata e arrotonda gli angoli per ridurre strappi al vento.
- Applica vernice o pellicola del colore desiderato in modo uniforme su entrambe le facce; lascia asciugare completamente.
- Pratica due fori superiori e inserisci fili o legacci per appenderle.
- Stendi uno strato sottile e uniforme di colla entomologica su entrambe le superfici, evitando, però gli eccessi.
Non dimenticare, poi, di applicare un’etichetta con la data di applicazione, in modo da poter iniziare a creare uno storico.
Il periodo ideale per mettere le trappole cromotropiche
Il tempismo è cruciale: le trappole cromotropiche rendono al massimo se installate prima dei primi voli. Seguendo un ideale calendario della disinfestazione, i periodi adatti sono quindi:
- Serra e orto: da installare alla semina o al trapianto per monitorare fin da subito aleurodidi, afidi e tripidi.
- Frutteto: inizia tra tarda primavera e inizio estate, quando le temperature sono stabili sopra i 16–18 °C.
- Oliveto: per combattere la mosca olearia posiziona le trappole già dalla formazione dei primi frutti, con un rinforzo estivo e autunnale.
- Pereto: metti i pannelli bianchi in prossimità della fioritura e prosegui nel post-fioritura.
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