Quando si apre il frigorifero spesso capita di non riuscire a trovare quello che si sta cercando perché i ripiani sono disordinati, i contenitori più grandi sono davanti a quelli più piccoli e via dicendo. Organizzare gli spazi nel frigo è un'attività che permette di utilizzare l'elettrodomestico nel modo più efficiente e ci sono vari metodi per farlo. Ma se si volesse trovare una tecnica definitiva, ispirarsi ai trucchi orientali è sempre una buona idea: ecco come organizzare il frigo con il metodo giapponese per migliorare l'estetica interna del frigo e soprattutto di ridurre gli sprechi alimentari.
In cosa consiste il metodo giapponese per organizzare il frigo?
Il metodo giapponese per l'organizzazione del frigorifero è stato ideato da due ricercatori giapponesi che hanno studiato approcci sostenibili alla conservazione degli alimenti. La filosofia dietro questo metodo si basa sull'ottimizzazione dello spazio: fondamentalmente è necessario creare un ripiano apposito per i cibi che stanno per scadere e che devono essere consumati per primi. In questo modo non si rischia di dimenticarli e di buttarli.
Utilizzare questo metodo è inoltre un aiuto per pulire il frigorifero: se è ben organizzato la pulizia è più semplice perché ogni sezione è facilmente accessibile ed è tutto più igienico.
I concetti che lo rendono infallibile
Il metodo giapponese si basa su due semplici concetti e richiede un approccio metodico e dettagliato: massimizzare l'efficienza e ridurre gli sprechi. Come organizzare i cibi nel frigorifero quindi? Ci sono alcune caratteristiche che rendono questa tecnica così utile, anche se un po' laboriosa, eccole:
- Organizzare il frigo con i contenitori trasparenti: è una delle caratteristiche principali del metodo che aiuta a capire come tenere il frigo ordinato e serve ad aumentare la visibilità degli alimenti, così come a monitorare facilmente quello che si ha a disposizione.
- Etichettare i prodotti: è un altro pilastro di questo metodo. Attaccare delle etichette ai contenitori con le date di scadenza e i nomi degli alimenti facilita la gestione delle scorte e assicura che gli alimenti vengano consumati in ordine di scadenza.
- Pianificare i pasti: l'organizzazione strutturata e anticipata dei pasti, infine, aiuta anch'essa a sfruttare al meglio gli spazi nel frigorifero e per garantire una dieta equilibrata. Sapere in anticipo cosa si mangerà nei giorni successivi permette di acquistare solo gli ingredienti necessari, riducendo gli sprechi.
- Sfruttare bene i ripiani: un altro trucco per non sprecare è mettere carne, pesce e crudi nella mensola più bassa che è la parte più fredda del frigo.
Lo spreco alimentare: i dati del 2024
Dall'analisi dell'Osservatorio Internazionale su Cibo e Sostenibilità (WWIO), pubblicata a febbraio 2024, emerge che ogni cittadino italiano genera in media 566,3 grammi di spreco alimentare settimanale. Si tratta di un incremento rispetto ai 524,1 grammi registrati a gennaio 2023.
Tra i cibi maggiormente sprecati troviamo frutta secca, tuberi, pane fresco e verdure. Le principali cause di questo spreco sono una cattiva gestione della conservazione in frigorifero e la tendenza a dimenticare gli alimenti, che finiscono per scadere o deteriorarsi.
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