In Italia, la competenza per le cause di sfratto per morosità spetta al Giudice della zona in cui si trova l'immobile: questa competenza è inderogabile, quindi le parti coinvolte non possono modificarla neanche di comune accordo. Per individuare il giudice competente in una procedura di sfratto per morosità, bisogna considerare le norme sulla competenza territoriale e materiale, che stabiliscono quale giudice ha il potere di decidere la controversia.
La competenza per territorio
La domanda di sfratto per morosità va presentata al Tribunale del luogo in cui si trova l’immobile oggetto di locazione. Questo perché la territorialità è un aspetto cruciale nella competenza del Tribunale in ambito di locazioni. Il Tribunale, ricevuta l’istanza del locatore, fissa un'udienza in cui convoca il conduttore, che può presentarsi e opporsi allo sfratto o lasciare che il giudice proceda con la convalida.
Di conseguenza, come anticipato, la competenza in ambito di sfratto per morosità è attribuita al Giudice del luogo in cui si trova l'immobile. Essendo una competenza inderogabile, le parti non possono modificare la competenza territoriale opponendosi allo sfratto.
Durante l’udienza, il Giudice valuterà se sono rispettati i presupposti per emettere l’ordinanza di sfratto. Se il conduttore non si presenta, il Giudice emetterà la convalida in contumacia. Nel caso in cui il conduttore presenti obiezioni o un motivo valido, il Giudice può rinviare la causa a un processo ordinario per verificare le questioni sollevate.
La competenza per valore e materia
Per quanto riguarda le controversie in materia di locazione, nell'ordinamento italiano sono di competenza esclusiva del Tribunale, indipendentemente dal valore della causa. In pratica anche per uno sfratto per morosità di importo minimo, come mille euro, il giudice competente resta il Tribunale, non il Giudice di Pace. Questa regola è stata introdotta con la legge che ha eliminato le preture, trasferendo tutte le loro competenze ai Tribunali.
Inoltre, se si presenta un'opposizione allo sfratto o a un decreto ingiuntivo per mancato pagamento del canone, si deve seguire il cosiddetto "rito lavoro," applicabile solo presso il Tribunale e non dal Giudice di Pace.
Come procedere con il recupero crediti?
Per le controversie di locazione, è facile individuare il giudice competente: lo stesso giudice che si occupa dello sfratto è competente anche per il recupero dei canoni di locazione non pagati.
Se è invece necessario richiedere un decreto ingiuntivo per il recupero di canoni di locazione non pagati, bisogna presentare il ricorso in Tribunale, a prescindere dal valore dell'importo dovuto. In nessun caso, infatti, le cause relative a un contratto di locazione possono essere trattate dal Giudice di Pace.
Se l'inquilino si oppone al decreto ingiuntivo, si apre una causa ordinaria in Tribunale. In questo caso, potrebbe essere necessario fornire ulteriori prove e partecipare a un processo, allungando i tempi di recupero.
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Qual è il giudice competente nell'ambito del procedimento di convalida dello sfratto (art. 661 c.p.c.)?
L'articolo 661 del codice di procedura civile stabilisce che il giudice competente per il procedimento di convalida dello sfratto è il tribunale ordinario. Tale competenza è esclusiva, e quindi non può essere attribuita ad altri giudici, come il Giudice di Pace. L'art. 661 c.p.c. definisce che il Tribunale è l'autorità competente a ricevere la domanda del locatore e ad emettere la convalida dello sfratto, qualora siano rispettate le condizioni di legge.
Cos'è e a cosa serve il procedimento di convalida dello sfratto
Il procedimento di convalida dello sfratto è una procedura giudiziaria volta a ottenere l’ordinanza di sfratto per chi non rispetta gli obblighi previsti nel contratto di locazione. Solitamente, questo procedimento viene richiesto in due situazioni principali:
- Mancato pagamento dei canoni: quando l'inquilino non paga regolarmente l'affitto.
- Scadenza del contratto: nel caso in cui l'inquilino non lasci l'immobile al termine del contratto.
In entrambi i casi, il locatore può avvalersi del procedimento di convalida dello sfratto per ottenere l'ordine di rilascio dell'immobile. La procedura consente di ottenere una convalida dello sfratto in tempi relativamente brevi, a patto che il conduttore non opponga motivazioni e prove valide a suo supporto.
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