Far asciugare i propri panni bagnati sulla superficie di un termosifone è un'operazione da non fare: ecco cosa sapere.
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termosifone
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Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

Quando la lavatrice ha appena finito di lavare il bucato e ci si accorge che fuori sta piovendo o fa molto freddo, è abbastanza comune l’abitudine di far asciugare parte del bucato sul proprio termosifone invece che all’aria aperta. Può sembrare una soluzione intuitiva e pratica, complice l’idea che il calore proveniente dal termosifone li farà asciugare rapidamente. Invece si tratta di una cattiva idea, da evitare a tutti i costi: ma perché non asciugare i panni sul termosifone? C'è tutta una serie di ragioni per non farlo, che riguardano il corretto funzionamento dei caloriferi, eventuali rischi per la salute e tanto altro ancora.

I vestiti si possono rovinare

La prima motivazione ha a che vedere con l’impatto che il contatto con il termosifone può avere sui vestiti bagnati: innanzitutto è possibile che il calorifero sia impolverato o arrugginito, andando immediatamente a macchiare il bucato appena lavato, vanificando il lavaggio stesso; alcuni tipi di termosifone particolarmente tendenti alla formazione di ruggine possono svilupparla anche in quel momento, pur essendo perfettamente puliti. 

Inoltre, l’esposizione improvvisa a una temperatura troppo alta può deteriorare anche in modo permanente alcuni capi di abbigliamento composti da tessuti delicati. A seconda della temperatura del termosifone, alcuni tessuti (in particolar modo quelli sintetici) potrebbero surriscaldarsi al punto di prendere fuoco.

un termosifone bianco
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Possibili danni al termosifone stesso

Anche il termosifone stesso può risentire di questa cattiva abitudine e subire dei danni. Si è appena citato il rischio che si formi della ruggine sulla sua superficie, e ciò non rappresenta semplicemente un problema estetico: con il passare del tempo la lesione può estendersi, andando a coinvolgere anche le componenti interne dell’impianto, compromettendone il corretto funzionamento. Le riparazioni per questo tipo di danni sono piuttosto costose, e nei casi più gravi potrebbe rendersi necessaria la sostituzione del calorifero.

Aumento dei costi di riscaldamento

Anche se il termosifone non rischiasse di sviluppare ruggine, coprirlo con i panni appena lavati non sarebbe comunque una buona idea. Questa azione va infatti a ostacolare la funzione principale dell’apparecchio, ossia la regolazione della temperatura di una stanza, poiché il tessuto con cui è a contatto ne assorbe il calore.

Di conseguenza sarà necessaria una quantità maggiore di energia per mantenere l’ambiente a una determinata temperatura, con relativo aumento dei costi in bolletta e spreco di denaro.

Muri e intonaci possono macchiarsi

Se si considera che un carico di biancheria bagnata contiene in media quasi 2 litri di acqua, non è difficile immaginare come tutta questa umidità possa provocare danni anche senza un diretto contatto tra il bucato e altre superfici. Soprattutto se si tengono chiuse le finestre della stanza interessata, l’umidità rischia di penetrare anche nelle pareti, facendo gonfiare l’intonaco e macchiando i muri.

Rischio di muffa su pareti e soffitte

In tutti gli ambienti in cui si registra un alto tasso di umidità è altamente probabile che si formi della muffa, che si farà notare per il suo odore sgradevole e le vistose e antiestetiche macchie sulle pareti. Una volta individuata, la muffa andrà eliminata nel più breve tempo possibile, non solo per evitare che continui a proliferare provocando danni anche strutturali, ma anche e soprattutto per salvaguardare la propria salute e quella di chi vive in casa.

un piccolo termosifone grigio
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Problematiche di salute

Come specificato, far asciugare i panni sul termosifone espone la casa al rischio di umidità e, soprattutto di muffa. Se la permanenza in ambienti troppo umidi è dannosa per la salute, poiché può causare allergie, asma, dolori muscolari e articolari, la presenza di muffa in questi ambienti è ancora più pericolosa. Ecco i problemi di salute in cui si rischia di incorrere in caso di reazioni allergiche alle spore della muffa:

  • Stanchezza e vertigini
  • Tosse
  • Raffreddore
  • Congiuntivite
  • Rinite
  • Dermatite
  • Problemi respiratori anche gravi.

Dove è meglio asciugare i panni?

Può sembrare strano che un normale gesto quotidiano come quello di stendere la biancheria possa esporre gli abitanti di una casa a tutti questi problemi: eppure tutti questi rischi sono reali e comprovati. Per non incorrere in nessuno di questi, la soluzione perfetta sarebbe quella di far asciugare il bucato all’aperto. Ovviamente non è sempre possibile stendere i panni all’esterno, e si torna così al dilemma comune: cosa fare se fuori sta piovendo e ci si ritrova con un carico di biancheria appena lavata? 

A quel punto l’opzione più pratica e sicura è semplicemente quella di servirsi di uno stendibiancheria da interni: realizzato in plastica o in acciaio o alluminio, è un accessorio leggero, solitamente pieghevole e abbastanza capiente da ospitare capi ingombranti come lenzuola o copripiumoni. L’ideale sarebbe mantenere la stanza ventilata tenendo la finestra aperta (a volte basta solo uno spiraglio) per disperdere un po’ di umidità. 

Se proprio si vuol sfruttare il calore dei termosifoni per ridurre i tempi di asciugatura, è comunque il caso di posizionare lo stendino a una distanza di almeno 40 cm dall’apparecchio. Anche l’impiego di un deumidificatore può contribuire ad accelerare l’asciugatura e prevenire lo sviluppo di muffe.

Una soluzione più dispendiosa ma decisamente efficace e pratica è infine rappresentata dall’asciugatrice elettrica, sempre che si disponga dello spazio per collocarla in casa.

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