La candeggina è un ottimo prodotto per la pulizia anche in lavatrice, ma va utilizzata con la giusta accortezza.
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un flacone di candeggina davanti a una pila di biancheria
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Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

La candeggina è un prodotto assai diffuso per la rimozione di sporco ostinato e in generale per la disinfezione di bucato e superfici. Nonostante questa sua versatilità di base, tuttavia, va utilizzata con estrema attenzione: in alcuni casi potrebbe infatti peggiorare i problemi che dovrebbe risolvere, o addirittura rovinare determinati oggetti o capi di abbigliamento. Vale quindi la pena occuparsi dell’uso migliore che si può fare della candeggina, spiegando come e quando si usa la candeggina in lavatrice (normale e per capi delicati).

Qual è la differenza tra candeggina normale e delicata?

Il primo passo verso un utilizzo sicuro ed efficace della candeggina è quello di effettuare una distinzione tra quella classica e la cosiddetta candeggina delicata: si tratta infatti di due prodotti ben distinti che non vanno confusi, poiché presentano caratteristiche e funzioni molto diverse se non del tutto opposte.

Quando si parla di sola candeggina si intende di solito la candeggina normale o classica (detta anche varechina), composta da una soluzione diluita di ipoclorito di sodio (cloro): essa è caratterizzata da un colore giallo paglierino e presenta un odore particolarmente pungente che può risultare tossico se inalato a lungo; altrettanto pericolosa, se non maggiormente, è la sua interazione con altri liquidi o detergenti, ragion per cui la candeggina va utilizzata sempre senza altre sostanze. 

Seppur corrosiva per la pelle e sulle superfici metalliche, aggressiva e dannosa per l’ambiente, la candeggina è considerata uno dei più efficaci disinfettanti in circolazione, e in determinate circostanze è ottima anche in lavatrice; se impiegata troppo di frequente o nei capi sbagliati può invece rovinarli anche irrimediabilmente, o indebolirne i tessuti. Peraltro, la candeggina può anche lasciare macchie o aloni gialli da trattare ed eliminare con cura attraverso l'uso di diversi rimedi.

Ben diverso è invece il discorso per quanto riguarda la candeggina delicata o “gentile”: parliamo in questo caso di un prodotto a base di perossido di idrogeno, una composizione ben diversa rispetto a quella classica, che garantisce risultati ottimali ove quest’ultima rischierebbe di causare solo danni o semplicemente risultare inefficace. Come suggerisce il nome, la candeggina delicata è indicata per l’uso sui capi meno resistenti, sia come detergente e igienizzante che come agente smacchiante.

vari prodotti per la pulizia della casa
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Conoscere i simboli del candeggio

Prima ancora di illustrare l’uso vero e proprio della candeggina in lavatrice, è di estrema importanza selezionare con cura il bucato su cui può essere utilizzata in tutta sicurezza. Per farlo è sufficiente leggere l’etichetta di ogni capo da lavare, che presenta tutte le indicazioni utili per il lavaggio e soprattutto il candeggio:

  • Il triangolo bianco sta a indicare che il capo si presta all’utilizzo - e al candeggio - con qualsiasi prodotto ossidante, quindi non solo candeggina classica e delicata ma anche acqua ossigenata.
  • Il triangolo nero indica invece che quel capo non può essere candeggiato, nemmeno con i prodotti più delicati.
  • Anche il più intuitivo triangolo con una X sovrapposta indica che non si può candeggiare tale indumento.
  • Il triangolo con due linee all’interno sta invece a indicare che il candeggio si può effettuare, ma soltanto utilizzando prodotti che non contengono cloro (quindi perossido di idrogeno e acqua ossigenata).
  • Il triangolo con la scritta CL indica che quel capo è adatto solo con il candeggio a base di cloro.

Quando utilizzare la candeggina classica

Come già anticipato, la candeggina classica è un prodotto molto aggressivo che però, se usata in modo sicuro e sui capi adatti, si rivelerà perfetto per determinate funzioni. In ogni caso è bene munirsi di guanti quando si utilizza, ed evitare di creare schizzi che potrebbero cadere sulla pelle o su ciò che si indossa al momento dell’utilizzo.

La candeggina classica va versata nell’apposita vaschetta della lavatrice con indicata la sigla CL all’interno di un triangolo; in assenza di questa indicazione (che non compare nelle lavatrici più moderne) basterà servirsi dello scomparto dedicato agli additivi, facendo ovviamente attenzione a non aggiungere altri prodotti in quello stesso scomparto.

Se si intende usare l’ammorbidente, invece, la candeggina andrà invece nello scomparto del prelavaggio (solitamente distinto dal simbolo “I”). Una volta completato il lavaggio, si sconsiglia di non stendere il bucato esponendolo direttamente alla luce del sole, poiché potrebbe ingiallirsi una volta asciutto. Fatta questa premessa sulle indicazioni per l'uso, di seguito i casi in cui è possibile usare la candeggina classica in lavatrice.

Per smacchiare il bucato e rendere i capi bianchi più brillanti

La candeggina “brilla” in particolare se utilizzata sugli indumenti e i capi bianchi, che con questo prodotto assumono un colore ancora più brillante. Va da sé che non tutto il bucato di colore bianco è adatto per questa operazione, ma solo quello composto da tessuti resistenti, come asciugamani e lenzuola di cotone o anche lino. Si sconsiglia invece l’impiego su capi di lana o di seta. Bisogna ricordare anche che la soluzione è corrosiva sui metalli, e ciò comprende anche i dettagli metallici che alcuni indumenti presentano.

un capo di abbigliamento aggiunto in lavatrice
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Per rimediare a un errore di lavaggio

Può capitare a volte che, anche con la massima accortezza, si verifichino degli errori nel lavaggio di alcuni capi, che magari con un ciclo sbagliato diventano di un colore diverso. Per risolvere questo inconveniente è possibile immergere il capo interessato in una bacinella molto capiente con abbondante acqua e 1 bicchiere di candeggina. Dopo un ammollo di circa un’ora sarà necessario rimetterli in lavatrice (debitamente pulita da eventuali residui) con il solo detersivo, e lavare a meno di 40°.

Quando utilizzare la candeggina delicata

Com’è facile intuire, la candeggina delicata è ideale per tutte le situazioni e i tessuti non adatti all’impiego della classica candeggina: capi colorati, capi delicati, capi da disinfettare anche a basse temperature. Al contrario della candeggina classica, essa può essere aggiunta direttamente nel cestello o nello scomparto del detersivo (ma avendo cura di assicurarsi che esso sia stato già versato nel bucato, e di risciacquare il cassetto). 

Nel caso di macchie particolarmente ostinate, la candeggina delicata agisce da ottimo pretrattante: poche gocce di prodotto versate direttamente sulla macchia - e magari fatte penetrare in profondità con una breve spazzolata - prima del lavaggio in lavatrice aiuteranno a rimuovere lo sporco.

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