Il suo nome potrebbe essere poco noto a chi non è esperto di design di interni ma in realtà il legno iroko è un materiale naturale, durevole e di forte impatto estetico per l’arredamento e le finiture della casa. Proveniente dalle foreste tropicali dell’Africa, è noto tra gli esperti del settore soprattutto per le sue qualità, la stabilità e l’eleganza delle venature. È un'alternativa economica al teak ma con prestazioni simili, soprattutto in termini di resistenza agli agenti atmosferici: motivo per cui viene impiegato dagli ambienti interni più raffinati ai giardini esposti agli sbalzi climatici. Ma cosa sapere sul legno iroko?
Che tipo di legno è l'iroko?
Con legno iroko si fa riferimento ad una specie esotica originaria dell’Africa centrale e occidentale e ad alberi appartenenti al genere Milicia, in particolare Milicia excelsa e Milicia regia. Questi possono raggiungere dimensioni imponenti, con tronchi lunghi e diritti, ideali per ricavare tavole e travi di grandi dimensioni.
Una delle principali caratteristiche dell’iroko è la notevole resistenza agli agenti atmosferici, ai funghi e agli insetti. Ed è proprio questa proprietà a renderlo una scelta perfetta per applicazioni sia interne che esterne, dove l’umidità o l'esposizione al sole metterebbero a dura prova altri legni più teneri o sensibili.
Dal punto di vista meccanico, ci si trova di fronte ad una tipologia dura e stabile di legno, con una buona durabilità anche senza trattamenti. Non è un caso che venga spesso paragonato al teak per prestazioni e aspetto (il teak è usato per gli arredi per esterni di lusso), anche se si differenzia per una resa più economica e una colorazione maggiormente variegata.
A tutto questo si aggiunge anche una tessitura media-grossolana, una fibratura spesso intrecciata e soprattutto un odore particolare che però tende a svanire nel tempo. È bene ricordare un ultimo aspetto positivo del legno iroko: ha una bassa tendenza alla deformazione, qualità particolarmente apprezzata in ambito edilizio e nell’arredo.
Tutti i colori del legno iroko
Il legno iroko può assumere un numero maggiore di tonalità rispetto al teak. Una caratteristica importante, rendendolo facilmente adattabile a molti stili d’arredo, dal classico al moderno. Queste nello specifico sono le sue nuance naturali:
- Color miele
- Toni bruni
- Sfumature dorate
- Color ambra
- Toni verdastri quando appena tagliato
Inoltre, col tempo l'iroko tende ad ossidarsi leggermente, scurendo e acquistando una patina ancora più calda e intensa. Si tratta di un processo naturale che contribuisce al fascino del materiale.
Come usare il legno iroko in casa?
Viste le qualità naturali e strutturali di questa tipologia di legno, è arrivato il momento di considerare le sue diverse applicazioni in casa sia in esterno che in interno. Ecco alcuni degli usi più comuni del legno iroko in ambito domestico e residenziale:
- Pavimentazioni: l’iroko è un’ottima scelta per parquet e pavimenti in legno massello, sia in zone giorno che notte. La sua durezza, infatti, lo rende adatto anche ad aree soggette a calpestio intenso o alla presenza di bambini e animali domestici.
- Rivestimenti: viene usato per rivestire pareti o soffitti, donando calore e un tocco naturale all’ambiente.
- Infissi e serramenti: l’iroko è spesso utilizzato anche per finestre, porte e portoni grazie alla sua resistenza agli agenti esterni.
- Arredi su misura: tavoli, sedie, mobili da bagno o cucine possono essere realizzati in iroko per ottenere un effetto sofisticato e durevole.
- Scale interne: la sua stabilità lo rende perfetto anche per gradini e corrimano, visto che è una delle scelte più solide e, soprattutto, resistente all’usura del tempo.
- Arredi da esterno e giardino: essendo un legno tropicale resistente all’umidità e alla pioggia, è molto usato anche per l’arredo da giardino come ad esempio panchine, tavoli, pergole e pavimentazioni esterne.
Come fare manutenzione del legno iroko
Nonostante si tratti di un elemento particolarmente resistente, anche il legno iroko necessita di manutenzione e qualche attenzione per continuare a mostrare tutte le sue potenzialità strutturali ed estetiche nel corso del tempo. Per gli usi interni è sufficiente seguire queste semplici accortezze:
- Pulire regolarmente con un panno morbido leggermente inumidito
- Evitare detergenti aggressivi o abrasivi
- Applicare periodicamente oli protettivi, a base vegetale o sintetica, per ravvivare la tonalità.
Per quanto riguarda una probabile applicazione in ambienti esterni invece, si deve intervenire in modo un po' più tecnico anche se la sua naturale resistenza agli agenti atmosferici rende il legno iroko una delle soluzioni migliori. Ecco cosa fare nel dettaglio per mantenere a lungo la sua bellezza e funzionalità:
- Trattarlo con oli o impregnanti specifici per legni esotici, che lo proteggano da raggi UV e umidità.
- Ripetere i trattamenti ogni 1 o 2 anni, in base all’esposizione.
- Pulirlo dopo eventi climatici intensi per evitare accumuli di sporco o umidità stagnante.
È inoltre bene ricordare che se esposto all’esterno senza trattamenti, l’iroko tende a ingrigire naturalmente. Un fenomeno questo che non ne compromette la struttura ma solo la resa estetica. Anzi, alcuni lo preferiscono proprio per questo effetto vissuto.
Quanto costa il legno iroko?
Rispetto al teak, il legno iroko rappresenta una soluzione sicuramente più economica. Ma a quanto si aggira effettivamente il suo prezzo? Prima di arrivare ad un range di costo è bene precisare che questo può variare sensibilmente in base ad alcuni fattori come la provenienza, la lavorazione, le dimensioni delle tavole e l’uso previsto.
In generale è possibile indicare una oscillazione tra i 30 e gli 80 euro al metro quadro per il materiale grezzo o semilavorato. I prodotti finiti, come parquet o serramenti possono costare di più a seconda delle finiture e dei trattamenti applicati.
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