I vigili urbani hanno un ruolo chiave per la verifica degli abusi edilizi: come si fa la denuncia e le modalità dei sopralluoghi.
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Vigili urbani e abusi edilizi
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Il controllo e l’accertamento delle violazioni alle norme edilizie rappresentano un’attività fondamentale all’interno dell’urbanistica italiana. La verifica del corretto rispetto delle disposizioni previste dal D.P.R. 380/2001, ovvero del Testo Unico dell’Edilizia, è infatti indispensabile non solo per identificare gli interventi realizzati senza permessi, ma anche per evitare le conseguenze più pericolose di costruzioni abusive in zone coperte da vincoli paesaggistici, ambientali o sismici. Ma quale ruolo assumono i vigili urbani in un abuso edilizio e, soprattutto, come procede la Polizia Municipale nel controllo delle irregolarità?

Chi può verificare un abuso edilizio

Prima di entrare nel merito delle attività di controllo da parte della Polizia Municipale, è indispensabile comprendere chi possa procedere alla verifica di un abuso edilizio. Le attività di accertamento spettano a diversi soggetti istituzionali, con competenze suddivide a livello locale, regionale e nazionale.

Innanzitutto, il Comune detiene la principale funzione di controllo sul territorio. In base a quanto stabilito dall’articolo 27 del D.P.R. 380/2001, il responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale è infatti chiamato a vigilare sull’attività edilizia, avvalendosi anche:

  • dell’attività di accertamento e sopralluogo da parte della Polizia Municipale;
  • dell’intervento di altre Forze dell’Ordine, come ad esempio i Carabinieri o i Carabinieri Forestali, in particolare per abusi in aree vincolate o reati ambientali.

In caso di inerzia da parte dei Comuni, l’articolo 31 del Testo Unico dell’Edilizia permette alle Regioni di esercitare poteri sostitutivi. Si tratta di una misura importante, soprattutto quando gli abusi edilizi compromettono aree protette o vincolate, come quelle tutelate dal D.Lgs. 42/2004, ovvero il Codice dei Beni Culturali e del Passaggio. Ancora, a livello nazionale, enti come la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici possono intervenire, soprattutto se le violazioni riguardano immobili o aree di interesse storico e culturale.

Verifica di irregolarità edilizie
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Infine, non bisogna dimenticare che anche i singoli cittadini possono avere un ruolo attivo: chiunque può procedere alla segnalazione di un abuso edilizio ai vigili, agli uffici competenti del Comune o alle autorità: un passaggio fondamentale per avviare un’istruttoria e le relative attività di verifica.

Come mandare un controllo per un abuso edilizio

Proprio in merito al ruolo attivo dei singoli cittadini, come si può richiedere un controllo per un abuso edilizio? In linea generale, il singolo deve presentare una segnalazione di abuso edilizio alla Polizia Municipale o, ancora, rivolgendosi all’Ufficio Tecnico dello stesso Comune.

La segnalazione è solitamente scritta, più raramente verbale, e deve includere informazioni il più possibile precise sull’irregolarità, come:

  • l’indirizzo del presunto abuso;
  • la descrizione della violazione, come ad esempio una costruzione senza permesso o in difformità del progetto autorizzato;
  • eventuali prove, come fotografie o altra documentazione a testimonianza dell’irregolarità.

È però necessario sottolineare che, generalmente, le segnalazioni anonime non sono valide. Ad esempio, se l’abuso si configura anche come reato, l’articolo 333 del Codice di Procedura Penale richiede anche l’indicazione delle generalità del denunciante. Tuttavia, le denunce anonime possono essere comunque prese in considerazione, se corredate da elementi oggettivi o prove, come base per ulteriori verifiche autonome da parte delle autorità.

A seguito della segnalazione, il Comune deve procedere con le opportune verifiche. Nella maggior parte dei casi, verrà delegato alla Polizia Municipale l’onere di condurre un sopralluogo per il presunto abuso edilizio, per accertare che l’irregolarità sia effettivamente presente.

Ancora, è bene specificare che le modalità di denuncia possono variare a livello locale. Ad esempio è possibile avvalersi anche di moduli online o della PEC, oltre che rivolgersi direttamente agli uffici tecnici preposti o alle Forze dell’Ordine.

Il ruolo dei vigili urbani nella verifica degli abusi

Come accennato in precedenza, i vigili urbani svolgono un ruolo chiave nel verificare gli abusi edilizi: agiscono infatti in qualità di polizia giudiziaria. La Polizia Municipale non solo si occupa di verificare le segnalazioni, ma procede anche al monitoraggio attivo del territorio, per identificare, reprimere o prevenire possibili violazioni urbanistiche. 

Inoltre, in collaborazione con l’Ufficio Tecnico del Comune, può acquisire documenti, effettuare rilievi e redigere verbali, se necessario successivamente impiegati anche in procedimenti amministrativi o penali.

La procedura seguita dalla Polizia Municipale

In linea generale, la procedura d’accertamento di un abuso edilizio inizia con la verifica della segnalazione da parte dei vigili, i quali possono:

  • effettuare un sopralluogo per accertarsi dell’irregolarità;
  • acquisire documenti, come i titoli abilitativi ottenuti o, ancora, la planimetria catastale.

A seguito dell’accertamento dell’abuso edilizio da parte della Polizia Municipale, viene compilato un verbale, che include informazioni quali:

  • le generalità del committente, del direttore dei lavori o del proprietario della costruzione;
  • la data di ultimazione e la descrizione dell’abuso;
  • l’eventuale violazione di vincoli, come quelli paesaggistici previsti dal già citato D.Lgs 42/2004.

Il verbale viene poi consegnato all’Ufficio Tecnico del Comune e, se l’abuso costituisce un reato, il documento viene anche trasmesso al Pubblico Ministero.

I vigili possono entrare in casa per un abuso edilizio?

Quando si verifica un sopralluogo dei vigili per un abuso edilizio, uno dei dubbi più comuni è relativo alla possibilità che la Polizia Municipale entri in casa.

In linea generale, in base all’articolo 348 del Codice di Procedura Penale, i vigili possono effettuare ispezioni in qualità di polizia giudiziaria. Tuttavia, l’articolo 14 della Costituzione sancisce l’inviolabilità del domicilio. Di conseguenza, per un controllo edilizio della Polizia Municipale, sarà possibile entrare all’interno in casa se:

  • vi è il consenso del proprietario;
  • è stata rilasciata apposita autorizzazione da parte del Pubblico Ministero.

Naturalmente, i vigili possono intervenire nei casi di flagranza di reato, ad esempio quando si scoprono lavori abusivi in corso, durante le normali attività di monitoraggio. Ancora, se la violazione è visibile dall’esterno - si pensi a una costruzione realizzata senza l’ottenimento degli appositi titoli abilitativi - la Polizia Municipale può comunque testimoniare l’abuso senza necessariamente entrare nell’immobile.

Ma a seguito delle attività di monitoraggio, verifica e ispezione, cosa notificano i vigili urbani a casa? Di solito, si possono ricevere avvisi di sopralluogo, verbali di accertamento oppure ordinanze di sospensione dei lavori, in base all’articolo 27 del Testo Unico dell’Edilizia.

Come posso denunciare un abuso edilizio ai vigili urbani?

Ma come denunciare un abuso edilizio ai vigili urbani? Ad esempio, se si vuole presentare denuncia per l’abuso edilizio del vicino - come nel caso di una costruzione non autorizzata, che invade il proprio giardino - il cittadino dovrà rivolgersi al comando di Polizia Municipale o, ancora, all’Ufficio Tecnico del Comune in cui si trova l’immobile.

Controllo dell'abuso edilizio
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Come già visto nei precedenti paragrafi, la segnalazione è generalmente scritta - più raramente verbale - e include dati come l’ubicazione dell’immobile, la natura del possibile abuso ed eventuali prove o testimonianze. Sempre come già specificato, la denuncia non può essere anonima, anche se il segnalante può richiedere riservatezza.

Ancora, si ricorda che alcune località possono prevedere anche altre modalità di segnalazione, quali la compilazione di moduli online o l’inoltro della denuncia tramite PEC.

Le conseguenze dell’accertamento dei vigili urbani

Quali sono, in presenza di un esposto per abuso edilizio, le conseguenze per i responsabili? A seguito dell’accertamento delle irregolarità, possono scattare delle misure repressive immediate, così come previsto dagli articoli 31 e seguenti del Testo Unico dell’Edilizia. Se i lavori sono in corso, il Comune emette un’ordinanza di sospensione, poi notificata al responsabile. Inoltre, lo stesso Comune può decidere di ordinare:

  • la demolizione dell’opera abusiva, dovuta se l’abuso non è sanabile, con il ripristino dei luoghi allo stato originario;
  • il sequestro del cantiere, con l’apposizione degli appositi sigilli, se i lavori sono ancora in corso;
  • sanzioni amministrative di varia entità, a seconda della gravità della violazione.

Per violazioni minori, è spesso procedere alla sanatoria: i costi per sanare un abuso edilizio sono variabili, in base alla tipologia di violazione commessa. Se invece l’abuso può configurarsi come reato, a seguito del processo possono essere comminate ulteriori sanzioni o, per fatti particolarmente gravi, anche pene detentive. 

Ad esempio, gli articoli 44 e successivi del D.P.R. 380/2001 prevedono fino a due anni per abusi come costruzioni senza permesso in aree vincolate. Fatto non meno importante, il responsabile potrebbe essere anche chiamato a risarcire eventuali danni a terzi, come ad esempio i vicini. 

Infine, è bene ricordare che anche quando l’azione proviene dalla Regione, se assume poteri sostitutivi rispetto al Comune, o da enti quali le Soprintendenze, le conseguenze per i responsabili sono le medesime. 

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