
Nuove abitudini o la famiglia che si allarga portano a rimettere mano agli ambienti di casa. In questo ampio contesto, ci si può trovare nella situazione di chiedersi se si può spostare la cucina in un’altra stanza. Sì, è possibile, ma è necessario mettere in conto una serie di interventi mirati, che si rendono necessari per adeguare gli impianti e fare in modo che siano funzionali alle nuove dislocazioni.
Sono diverse le motivazioni che determinano la volontà di spostare la cucina in un’altra stanza: prima di procedere con gli interventi, però, è opportuno consultare un professionista del settore e valutare quali lavori devono essere effettuati per raggiungere l’obiettivo desiderato.
A cosa stare attenti prima di iniziare i lavori
Prima di iniziare i lavori per spostare la cucina da una stanza all’altra è necessario verificare come è stato realizzato l’impianto idraulico dell'immobile. Generalmente questo è composto da un:
- impianto di carico, che serve per l’adduzione e la distribuzione dell’acqua;
- impianto di scarico, che serve per far defluire le acque reflue.
Cos'è l'impianto di carico
Attraverso l’impianto di carico vengono raggiunte tutte le apparecchiature di casa che in un modo o nell’altro erogano dell’acqua. Quindi è anche al servizio della cucina. Questo sistema può essere a collettore o a derivazione: la differenza è sostanziale.
Il primo prevede una rete di distribuzione dell’acqua in parallelo: ogni singolo punto di erogazione è servito da una tubatura e ognuna di esse parte da un collettore realizzato a parte. L’impianto in derivazione prevede l’installazione di una tubatura principale rigida, che viene derivata per ogni utenza.

A cosa serve l'impianto di scarico
Nella cucina l’impianto di scarico serve a far convogliare le acque bianche verso la colonna montante di scarico. All'interno di un’abitazione, almeno nella maggior parte dei casi, si possono trovare due colonne, che scaricano le acque reflue in tubazioni separate:
- le acque nere del wc;
- le acque bianche degli altri sanitari.
Generalmente il primo scarico è in prossimità del bagno e il secondo della cucina: quest’ultimo è dedicato esclusivamente al lavandino, alla lavastoviglie e, al massimo, alla lavatrice. Quando sono presenti due scarichi differenti, la cucina può essere collocata anche molto lontano dal bagno.
Quanto costa spostare una cucina da una stanza all'altra
Indubbiamente uno dei fattori più importanti che possono influenzare la decisione di spostare la cucina in un'altra stanza è il peso del preventivo dei costi da sostenere per la ristrutturazione: per realizzare un intervento a regola d’arte, infatti, sono necessari diversi interventi. Volendo effettuare un elenco dei lavori più importanti da eseguire, li possiamo sintetizzare come segue:
- demolizione e smaltimento: spostare la cucina in un’altra stanza richiede almeno un intervento di demolizione e smaltimento. Generalmente il costo di questa tipologia di intervento è incluso in una forbice che va da un minimo di 400 € ad un massimo di 1.500 €;
- opere murarie: per effettuare questa tipologia di intervento generalmente sono richiesti tra i 500 ed i 2.000 €;
- tinteggiatura delle pareti: quando si effettua un intervento di demolizione e, successivamente, delle opere in muratura per spostare la cucina è necessario riverniciare le mura. L'operazione deve essere effettuata anche quando si deve abbattere la parete tra cucina e sala. Il costo, in questo caso, oscilla tra gli 8 e i 15 € al metro quadrato;
- rete adduzione idrica: spostare queste tubature ha un costo che può oscillare intorno ai 700 €. Nel caso in cui la pressione idriche non fosse sufficiente potrebbe essere necessario installare un’autoclave;
- rete scarico: il costo per spostare queste tubature, generalmente, è intorno ai 600 €;
- tubature del gas: l’intervento per spostarle può venire a costare intorno ai 400 €.
Volendo tirare le somme, il costo medio per spostare la cucina in un’altra stanza oscilla tra i 4.000 ed i 15.000 €, a seconda degli interventi che è necessario realizzare.
Quanto si possono spostare gli scarichi della cucina?
Lo spostamento degli scarichi della cucina richiede una pianificazione perfetta, figlia di una serie di calcoli effettuati con la massima precisione. Ogni metro di allontanamento prevede che le tubature si inclinano verso il basso di 1 centimetro. Si segue, quindi, una regola ben precisa: la pendenza minima deve essere maggiore o uguale all’1% della distanza.
Dare la pendenza adeguata alle tubature è necessario, perché in caso contrario si rischiano delle ostruzioni degli scarichi, che portano a dei cattivi odori, oltre alla necessità di disgorgare periodicamente le tubature. In certi casi potrebbe essere addirittura necessario intervenire con dai lavori di manutenzione d’emergenza.

Questo significa, in altre parole, che gli scarichi devono essere spostati di poco, possibilmente sulla stessa parte, laddove sia possibile. Rispetto ai lavori che si possono effettuare in un bagno, per la cucina ci sono delle complicanze inferiori, perché gli attacchi del lavello sono posti più in alto rispetto a quelli di wc e bidet ed hanno già una certa pendenza.
Nel caso in cui le tubature siano poste sottotraccia - quindi all'interno di muri e pavimenti - è possibile realizzare la pendenza in maniera lineare, senza delle curvature a gomito.
Spostare lo scarico della cucina senza pendenza
È possibile spostare lo scarico della cucina anche senza pendenza: in questo caso, però, sarebbe opportuno far ricorso a delle pompe di scarico elettriche, grazie alle quali si possa facilitare lo scarico delle acque reflue.
Questa potrebbe diventare un'ottima soluzione per spostare attacchi della cucina senza rompere il pavimento. Chi volesse evitare troppi interventi di muratura ha un’alternativa: mantiene la sottotraccia. In altre parole, per installare i nuovi scarichi, si muove all’interno della stessa linea, evitando posizionamenti che obbligano il percorrimento di una curva - soprattutto se è a gomito - in modo da mantenere la pendenza orizzontale o verticale.
Adottando questa soluzione si evita di dover rompere il pavimento, un intervento che diventa obbligatorio nel momento in cui l’intervento diventa più radicale.

Spostare cucina: quali autorizzazioni servono
A questo punto rimane da chiarire un ulteriore dubbio: quali autorizzazioni sono necessarie per spostare la cucina in un’altra camera? Questo è, indubbiamente, un intervento di manutenzione straordinaria: prima di avviare i lavori, quindi, è necessario presentare la Cila o la Scia. La scelta tra le due tipologie di documenti è condizionata dalla natura dei lavori che si vogliono effettuare.
A fornire le indicazioni necessarie su quale documentazione presentare in Comune è direttamente l’impresa a cui ci si affida per effettuare l’intervento.
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