La nuova etichetta energetica per gli elettrodomestici, introdotta nel 2021, semplifica la valutazione sui consumi medi annuali.
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Classi energetiche elettrodomestici
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Per dei consumi domestici sempre efficienti e possibilmente ridotti, è necessario scegliere gli apparecchi giusti. Per questa ragione, a partire dal 2021 è disponibile la nuova etichetta energetica per gli elettrodomestici venduti all’interno dell’Unione Europea. Grazie a questa misura, è stata introdotta una scala semplificata - dalla A alla G - in sostituzione del vecchio sistema suddiviso in classi A+, A++ e A+++. 

Sempre presentata con pittogrammi, la rinnovata scala include valutazioni basate sui consumi e, fatto non meno importante, riporta anche informazioni aggiuntive su rumorosità, capacità e altri utili indicatori. Inoltre, incorpora un codice QR che rimanda, tramite l’apposito database EPREL, alla scheda tecnica dettagliata del prodotto.

Le nuove classi energetiche per gli elettrodomestici nel 2025

Come già accennato in apertura, il controllo delle classi energetiche è di fondamentale importanza prima dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico, allo scopo di ottimizzare i consumi energetici della casa.

Gli apparecchi disponibili nel 2025 sono già aggiornati alle recenti disposizioni europee, con una novità importante: dallo scorso primo marzo, i modelli con classe G di diverse categorie non possono più essere immessi sul mercato europeo. Alcuni possono però essere venduti fino a esaurimento scorte. Ma cosa indica l’etichetta energetica e cosa cambia rispetto al passato?

Cosa si intende per etichetta energetica

Innanzitutto, è necessario comprendere cosa si intenda per etichetta energetica. Si tratta di un documento obbligatorio in tutti i Paesi dell’Unione Europea - introdotto dal Regolamento UE 2017/1369, in sostituzione della precedente Direttiva 2010/30/UE - che deve essere applicato sui nuovi elettrodomestici. L’obiettivo è fornire indicazioni chiare ai consumatori, in merito al consumo energetico degli apparecchi e alle loro prestazioni.

Scelta frigorifero di classe energetica elevata
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Oltre alla valutazione - elaborata in base a test standardizzati e riportata dalla A alla G - l’etichetta incorpora diverse informazioni utili:

  • il nome e il marchio del produttore;
  • il codice del modello dell’elettrodomestico;
  • la già citata scala di efficienza, tramite un pittogramma colorato da verde a rosso;
  • il consumo energetico in kWh annual o in cicli;
  • eventuali informazioni aggiuntive, come la capacità di carico delle lavatrici, il livello di rumorosità, la capacità dei vani di frigoriferi, freezer e forni;
  • un QR code per accedere alla scheda dettagliata del prodotto.

In particolare, il pittogramma colorato è decisamente utile perché permette ai consumatori di effettuare rapidi confronti con modelli diversi, così da scegliere l’elettrodomestico migliore per le proprie esigenze. Un fatto da non sottovalutare, soprattutto se si vuole accedere ad agevolazioni, come il Bonus Elettrodomestici 2025, che prevedono requisiti di classe energetica specifici.

Gli elettrodomestici soggetti a etichetta energetica

L’obbligo di mostrare l’etichetta energetica riguarda una lunga lista di elettrodomestici, tipicamente quelli più energivori e di uso comune all’interno delle abitazioni. Fra le categorie principali, si elencano.

  • frigoriferi e congelatori;
  • lavastoviglie;
  • lavatrici e lavasciuga;
  • asciugatrici;
  • forni;
  • cappe da cucina;
  • condizionatori d’aria;
  • televisori e monitor;
  • scaldabagni e caldaie;
  • stufe e camini;
  • sorgenti luminose;
  • unità di ventilazione residenziale.

È però bene specificare che alcune apparecchiature per il riscaldamento possono avere etichette energetiche specifiche, determinate da regolamenti separati, o comunque essere soggette a requisiti diversi.

L’etichetta deve inoltre essere applicata in modo visibile, nonché esposta già nei punti vendita, anche per gli apparecchi ancora imballati. Per gli acquisti online, le informazioni sull’efficienza energetica devono essere riportate chiaramente nel catalogo del sito e nella pagina del prodotto.

Non ultimo, è utile ricordare che alcune di queste categorie - quali forni, lavatrici o frigoriferi - possono essere soggette a comunicazione ENEA, per apparecchi acquistati all’interno di bonus per interventi di efficientamento energetico.

Quali sono le nuove etichette di classe energetica per gli elettrodomestici

Come già accennato, le etichette di classe energetica introdotte nel 2021 nascono dalla necessità di una semplificazione. Rispetto alle precedenti classi - ad esempio A+, A++ e A+++, che rischiavano di confondere il consumatore - ora la scala è suddivisa in sole sette voci, facilmente confrontabili. Ma quali sono le diverse alternative?

Efficienza energetica dell'asciugatrice
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In linea generale, le varie classi misurano il consumo energetico e altre specificità tipiche dei prodotti, stabilendo se l’apparecchio acquistato garantisca un’efficienza superiore, in media o inferiore all’interno della propria categoria. A scopo esemplificativo:

  • Classe A, di colore verde: attesta un consumo energetico significativamente inferiore alla media per la stessa categoria di elettrodomestici. Ad esempio, per le nuove classi energetiche dei frigoriferi, una classe A potrebbe indicativamente riferirsi a un apparecchio dal consumo inferiore ai 100 kWh l’anno. Le soglie precise sono però variabili, perché dipende dalla configurazione - apparecchio singolo o combinato con freezer - e dalla tipologia;
  • Classe B, di colore verde chiaro: indica un consumo leggermente superiore alla classe A, comunque con una buona efficienza. Sempre a livello esemplificativo, per i frigoriferi ci si attesta tra i 100 e i 150 kWh, a seconda di modello e funzioni;
  • Classe C, di colore verde molto chiaro: in questo caso, ci si riferisce a consumi annuali di livello medio, indicativamente tra i 150 e i 200 kWh l’anno, sempre con diverse specificità a seconda delle caratteristiche dell’apparecchio.
  • Classe D, di colore giallo: è relativa a un consumo sopra la media ed efficienza ridotta. Per i frigoriferi, ci si attesta genericamente attorno ai 200-250 kWh l’anno;
  • Classe E, di colore arancione chiaro: rappresenta consumi elevati, per apparecchi abbastanza energivori. Sempre per la refrigerazione domestica, il consumo generico è tra i 250 e i 300 kWh annuali;
  • Classe F, di colore arancione scuro: indica consumi molto elevati, in generale oltre ai 300 kWh l’anno per frigoriferi e analoghi;
  • Classe G, di colore rosso: è infine relativa a elettrodomestici dai consumi massimi, nonché dalla scarsa efficienza, quali alcuni frigoriferi oltre i 350 kWh l’anno.

Il confronto con le vecchie classi

Non si può dire che il passaggio alle nuove etichette energetiche non abbia rappresentato un cambiamento importante, rispetto al precedente sistema, in vigore fino al 2021. Come già spiegato, la maggior parte dei consumatori faticava a comprendere le reali differenze tra le varie classi A, rendendo nettamente più difficile l’identificazione dei veri top di gamma.

Inoltre, con le nuovi classi energetiche, gli standard di riferimento sono cambiati, includendo elettrodomestici sempre più efficienti. Tanto che una classe A+++ di pochi anni fa, oggi potrebbe essere considerata una C oppure una D.

A cosa corrisponde la vecchia classe A+++

Proprio perché gli standard di riferimento hanno subito un’evoluzione, è indispensabile una comparazione tra vecchie e nuove classi energetiche, anche per rendere più agevole la valutazione tra i vari apparecchi prima di procedere all’acquisto.

Per farlo, è utile avvalersi di un tabella della classe energetica degli elettrodomestici prima e dopo il 2021:

Nuova classe energetica

Equivalente nella vecchia classificazione

A

-

B

-

C

-

D

A+++

E

A++

F

A+

G

A

-

B

-

C

-

D

Come facile intuire, la tabella ha scopo solo esemplificativo, in relazione ai consumi generali medi per tutti gli elettrodomestici della famiglia tipo. Non si tratta però di un’equivalenza diretta perché, come già spiegato, le soglie sono definite per categorie e caratteristiche di prodotto. Di conseguenza, sullo specifico apparecchio, una classe A+++ potrebbe essere anche di livello C o B.

Ancora, appare evidente che il nuovo sistema sia molto più selettivo: innalza i requisiti di efficienza affinché gli apparecchi possano rientrare nelle classi più elevate, inoltre esclude molti modelli che, date le innovazioni raggiunte negli ultimi anni, oggi non rappresentano più un compromesso accettabile.

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