Dal comfort al sostegno, dall’igiene al benessere fisico: scoprire ogni quanto sostituire il materasso è fondamentale per garantire un sonno rigenerante e prevenire dolori.
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Dormire bene è fondamentale per la salute, ma spesso si sottovaluta quanto il materasso influenzi la qualità del sonno. Col passare degli anni, anche il miglior sistema letto perde la sua capacità di sostenere correttamente il corpo, accumulando umidità, polvere e acari. Capire ogni quanto cambiare il materasso è quindi una questione di benessere e igiene, non solo di comfort. In genere, la durata media di un materasso varia tra gli 8 e i 10 anni, ma molto dipende dal materiale, dall’uso quotidiano e dalla manutenzione. 

Quando un materasso è da buttare?

Anche se spesso si tende a rimandare l'acquisto di un nuovo materasso, la sua durata non è certo illimitata: con il tempo, materiali e struttura perdono le loro caratteristiche di sostegno e comfort, agendo negativamente la qualità del sonno e sul benessere generale.

Stabilire con precisione quanto dura un materasso dipende da diversi fattori: non basta affidarsi solo all’aspetto esteriore o all’assenza di evidenti cedimenti. 

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Quanto dura un materasso ortopedico

Secondo la maggior parte degli specialisti del settore e delle associazioni di produttori, la durata ottimale di un materasso si aggira tra i 7 e i 10 anni. Questo intervallo rappresenta una stima generale, valida per la maggior parte dei prodotti attualmente in commercio, anche in assenza di segni evidenti di usura. 

La durata di un materasso ortopedico dipende da diversi fattori — materiali, qualità costruttiva, frequenza d’uso e manutenzione — ma in media si aggira tra i 10 e i 12 anni. I modelli di fascia alta, realizzati con molle insacchettate, lattice naturale o memory foam di qualità, possono mantenere le loro caratteristiche anche più a lungo, purché vengano ruotati e arieggiati regolarmente.

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Quando cambiare un materasso in lattice

Anche il materasso in lattice ha una durata media compresa tra gli 8 e i 10 anni ma i modelli realizzati con lattice naturale di alta qualità possono arrivare fino a 12 anni se ben curati. I segnali che indicano che è ora di cambiarlo includono:

  • perdita di elasticità o sostegno;
  • deformazioni visibili;
  • sensazione di “affossamento” o disagio durante il sonno;
  • comparsa di cattivi odori o di macchie di umidità.
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Ogni quanto cambiare il materasso a molle

La tipologia a molle è una tra le più longeve, ma anche in questo caso il tempo lascia il segno. In media, andrebbe sostituito ogni 8-10 anni, anche se la durata effettiva varia molto in base al tipo di molle e alla qualità dei materiali. I modelli tradizionali, con molle biconiche in acciaio, tendono a perdere elasticità più rapidamente; quelli con molle insacchettate, invece, garantiscono un comfort più duraturo e un sostegno più omogeneo nel tempo.

Per allungarne la vita utile, è consigliabile ruotarlo e capovolgerlo ogni pochi mesi, utilizzare una rete adeguata e garantire una buona ventilazione. Anche mettere il materasso al sole è una buona idea per rallentarne l'usura.

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Ogni quanto cambiare il materasso in memory

Il materasso in memory foam è apprezzato per la sua capacità di modellarsi sul corpo e ridurre i punti di pressione, garantendo un sonno confortevole e personalizzato. Tuttavia, anche il memory non è eterno: in genere la sua vita utile si aggira intorno agli 8-10 anni, a seconda della densità della schiuma e della cura che riceve. 

Segnali evidenti che è arrivato il momento di sostituirlo includono deformazioni permanenti, dolore o rigidità al risveglio e una sensazione generale di minor comfort durante il riposo. Anche l’igiene influisce sulla durata: il memory può accumulare umidità, polvere e acari, riducendo la qualità del sonno.

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Cosa provoca un materasso vecchio?

Sostituire il materasso al momento giusto è fondamentale per garantire un sonno sano e rigenerante. Cosa succede al corpo se non si cambia il materasso? Dormire su un materasso vecchio può avere effetti significativi sulla salute e sulla qualità del sonno. Ecco cosa può provocare un materasso troppo usurato:

  • Dolori muscolari e articolari: avvallamenti o zone deformate riducono il supporto alla colonna vertebrale, causando mal di schiena, rigidità a collo e spalle.
  • Postura scorretta durante il sonno: la mancanza di sostegno può alterare l’allineamento del corpo, peggiorando la qualità del riposo.
  • Allergie e irritazioni: i materassi vecchi accumulano polvere, acari e batteri, aumentando il rischio di problemi respiratori e cutanei.
  • Sonno interrotto e poco rigenerante: comfort ridotto e igiene compromessa provocano frequenti risvegli, affaticamento e irritabilità durante la giornata.
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Consigli pratici per scegliere il nuovo materasso

Decidere ogni quanto cambiarlo è solo il primo passo: scegliere il materasso giusto richiede attenzione a diversi fattori, dalla qualità dei materiali al supporto offerto. Ecco alcuni consigli pratici per fare una scelta consapevole e duratura.

  • Prova sempre il materasso prima dell’acquisto: il comfort è soggettivo; testalo di persona se possibile, moltissimi showroom lo permettono.
  • Valuta le tue esigenze: considera postura, eventuali patologie (come mal di schiena) e preferenze sui materiali.
  • Non trascurare la rete: una rete usurata può compromettere anche un materasso nuovo. Se è il caso, puoi pensare di sostituire tutto il sistema letto.
  • Sostituire solo la fodera? utile per motivi igienici, ma non risolve problemi strutturali.
  • Scegli rivenditori affidabili: Preferisci aziende specializzate e informati sulle garanzie offerte.
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