La tenda è uno degli elementi più versatili dell’arredamento: questo complemento di arredo, fondamentale per dare carattere ad un ambiente, filtra la luce, dona privacy e aggiunge colore. Eppure, la domanda che più spesso ci si pone nel montarne una riguarda le sue dimensioni. Quanto devono essere lunghe le tende per risultare armoniose senza sembrare né troppo corte né eccessive? La risposta dipende da stile, funzione e proporzioni dell’ambiente.
- L'altezza ideale delle tende: la regola base
- Tende lunghe fino al pavimento: eleganza senza tempo
- Tende a onda corta: funzionali e leggere
- Tende per portefinestre: praticità ed equilibrio
- Tende per finestre piccole o alte: armonizzare le proporzioni
- Errori da evitare nella scelta della lunghezza della tenda
L'altezza ideale delle tende: la regola base
Per stabilire la lunghezza corretta di una tenda bisogna partire dall’altezza dell’infisso e dal punto in cui si posiziona il bastone o il binario su cui montarla. Riguardo questo elemento, gli interior designer consigliano di installarla circa 15-20 cm sopra il bordo superiore della finestra, per slanciare visivamente la parete e creare un effetto più ampio.
Oltre a questo, è bene ricordare che la tenda dovrebbe sfiorare il pavimento o toccarlo appena, evitando che resti sollevata o al contrario che si accumuli in eccesso. La regola base prevede tre varianti:
- tenda sospesa: termina a 1-2 cm dal pavimento, ideale per ambienti formali o dove si pulisce spesso;
- tenda a sfioro: tocca leggermente il pavimento, creando un effetto elegante e accogliente;
- tenda con abbondanza: eccede di 10-20 cm, formando un piccolo puddle, scelta scenografica tipica degli interni classici.
In ogni caso, la proporzione tra altezza della finestra e lunghezza della tenda incide sulla percezione dell’ambiente: più la tenda è lunga, più la stanza apparirà alta e sofisticata.
Tende lunghe fino al pavimento: eleganza senza tempo
Le tende a tutta altezza restano la scelta più apprezzata per soggiorni, camere da letto e zone giorno. Questo tipo di soluzione dona continuità visiva tra soffitto e pavimento, allungando la percezione delle pareti.
Per quanto riguarda invece il tipo di tessuto, le case contemporanee prediligono quelli più leggeri, come ad esempio le tende in lino o in voile, che hanno la caratteristica di cadere morbidi senza appesantire l’ambiente.
Chi desidera invece un effetto più teatrale può optare per tendaggi che toccano appena terra o che si adagiano leggermente sul pavimento. In questo modo si ottiene un risultato sofisticato, anche se richiede maggiore manutenzione; e proprio per questo motivo è una scelta sconsigliata in ambienti umidi o con animali domestici.
Tende a onda corta: funzionali e leggere
Non sempre la tenda lunga è la soluzione migliore: le tende a onda corta, che terminano qualche centimetro sotto il davanzale, sono un’alternativa pratica per cucine, bagni o ambienti di passaggio.
In particolare, frequentemente sono scelte come tende da soggiorno moderne perché consentono una facile pulizia del pavimento e lasciano filtrare la luce naturale senza ostacolare l’apertura delle finestre. Inoltre, spesso montate su binari o bastoni a vista, si prestano bene a spazi moderni e informali; una praticità che si ritrova anche nei tessuti utilizzati.
Per realizzarle sono infatti perfetti cotone, lino lavato o tessuti tecnici, a seconda della necessità di filtraggio della luce. Da non dimenticare, però, che pur avendo un aspetto più casual, le tende a onda corta possono essere abbinate a mantovane o pannelli decorativi per dare personalità anche agli spazi funzionali.
Tende per portefinestre: praticità ed equilibrio
Le portefinestre rappresentano un caso specifico e, proprio per questo, richiedono una progettazione attenta. La tenda infatti deve scorrere facilmente per consentire l’apertura della porta e, allo stesso tempo, mantenere un aspetto ordinato. La misura ideale della tenda per portefinestre parte da pochi centimetri sopra il telaio e arriva a sfiorare il pavimento.
Per evitare che il tessuto si impigli, molti designer suggeriscono l’uso di binari a soffitto o sistemi a pannelli scorrevoli; questi permettono di movimentare la tenda senza toccarla direttamente, migliorando anche la durabilità del tessuto. In questo caso però, è bene considerare anche altri accorgimenti pratici.
- Evitare tende troppo abbondanti, che rischiano di intralciare il passaggio.
- Preferire tessuti lavabili, come lino misto o poliestere.
- Scegliere un’apertura centrale, per bilanciare la distribuzione della stoffa.
Le portefinestre arredano e, al tempo stesso, collegano interno ed esterno. Per questo la tenda deve accompagnare sempre il movimento con discrezione e armonia.
Tende per finestre piccole o alte: armonizzare le proporzioni
Le finestre piccole o posizionate in alto rappresentano spesso una sfida per chi arreda. In questi casi, la lunghezza della tenda è un elemento importante da considerare, visto che può modificare visivamente la percezione dello spazio. Installare il bastone a soffitto o ben sopra l’infisso aiuta ad alzare lo sguardo e rendere la stanza più ariosa.
Per le finestre piccole, però, le opzioni principali sono due:
- tende lunghe fino al pavimento, che donano eleganza e creano continuità visiva.
- tende corte o a vetro, ideali per ambienti funzionali come la cucina.
Per quanto riguarda le finestre alte o panoramiche, tendono a valorizzare tende a tutta altezza, meglio se in tessuti leggeri o semitrasparenti che lasciano filtrare la luce. Qualunque sia la proporzione con cui si deve lavorare, la chiave per un buon risultato è sempre nell’equilibrio tra dimensione della finestra e funzione dell’ambiente.
Questo vuol dire che una tenda troppo corta rischierebbe di spezzare la parete, mentre una tenda lunga potrebbe trasformarsi in un elemento di design capace di dare carattere alla stanza.
Errori da evitare nella scelta della lunghezza della tenda
Determinare quanto devono essere lunghe le tende significa anche evitare errori comuni che compromettono l’effetto finale. Tra i più frequenti ci sono:
- bastone troppo basso, che fa sembrare la finestra più piccola;
- tende corte di qualche centimetro, che creano un antiestetico effetto acqua alta;
- eccesso di tessuto non proporzionato all’ambiente, che accumula polvere;
- ignorare il tipo di pavimento. Su tappeti o moquette, ad esempio, è meglio che le tende sfiorino appena il suolo.
Il consiglio è comunque sempre quello di misurare con cura dal punto di fissaggio fino al pavimento, aggiungendo qualche centimetro se si desidera un effetto più fluido o scenografico.
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