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Al via una delle novità più attese del pacchetto famiglia dell'ultima legge di bilancio. Da giovedì 4 maggio è infatti possibile fare domanda all'Inps per il bonus mamma domani che prevede una somma di 800 euro una tantum per tutte le donne che sono in procinto di avere o hanno avuto un figlio, senza alcun limite di reddito. Ma vediamo come funziona e come farne richiesta all'Istituto di previdenza sociale.

Bonus mamma a chi spetta

La prestazione, altrimenti detta bonus mamma domani, è rivolta alle donne in gravidanza o alle madri per uno dei seguenti eventi verificatisi dal 1° gennaio 2017:

  • compimento del settimo mese di gravidanza;
  • ​parto, anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza; adozione nazionale o internazionale del minore,
  • ​affidamento preadottivo nazionale 

​Il beneficio è concesso in un’unica soluzione per ogni evento (gravidanza, parto, adozione o affidamento) e in relazione a ogni figlio nato, adottato o affidato.

bonus mamma domani come richiederlo

La domanda può essere presentata online all'INPS con il PIN attraverso il servizio dedicato.

In alternativa, si può fare la domanda tramite:

  • Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  • enti di patronato e intermediari dell'Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

La domanda va presentata dopo il compimento del settimo mese di gravidanza corredata della certificazione sanitaria rilasciata dal medico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) attestante la data presunta del parto.

Bonus mamma documenti richiesti

La richiedente dovrà certificare il proprio stato di gravidanza.

  • presentazione del certificato in originale o, nei casi consentiti dalla legge, in copia autentica direttamente allo sportello oppure spedita a mezzo di raccomandata 
  • numero di protocollo telematico del certificato rilasciato dal medico SSN o medico convenzionato ASL. 
  • indicazione che il certificato sia già stato trasmesso all’INPS per domanda relativa ad altra prestazione connessa alla medesima gravidanza;
  • per le sole madri non lavoratrici è possibile indicare il numero identificativo a 15 cifre e la data di rilascio di una prescrizione medica emessa da un medico del SSN o con esso convenzionato, con indicazione del codice esenzione compreso tra M31 e M42 incluso. La veridicità di tale autocertificazione sarà verificata dall’INPS presso le competenti amministrazioni

Nel caso di parto già avvenuto la madre dovrà autocertificare nella domanda la data del parto e le generalità del bambino (codice fiscale), ovvero le informazioni che si rendano necessarie per accedere al beneficio. In caso di parto plurimo è richiesta l’indicazione di più minori in quanto la prestazione è riconosciuta per ogni minore/evento;

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