Secondo i dati dell'Eurostat relativi al 2016, a differenza di gran parte dei Paesi europei bocciati nel consumo di energia verde, l'Italia non solo si posiziona sopra la media europea, ma a quattro anni dalla scadenza supera l'obiettivo 2020.
Il consumo finale di energia è uno dei principali indicatori della "Strategia Europea 2020". Ma non tutti i Paesi sono allo stesso livello. Mentre le grandi economie della regione si trovano nella parte bassa del ranking, i Paesi nordici e del est sono ai primi posti della classifica.
Prima in classifica è la Svezia, dove oltre la metà del consumo di energia proviene dal settore rinnovabile. A seguire Finlandia, Lettonia, Austria e Danimarca, tutti sopra il 30%. Altri Paesi che si trovano nella parte alta della classifica sono Estonia, Portogallo, Croazia, Lituania, Romania e Slovenia, dove il peso supera il 20%.
L'Italia supera la media europea del 17%, anche se di poco. Nel 2016, il 17,4% dell'energia consumata dal Paese transalpino proveniva dall'energia pulita.
Obiettivo 2020 energia: i Paesi che lo superano
Se paragoniamo il peso che ha attualmente l'energia pulita nel consumo energetico totale in ogni Paese, scopriamo che nel 2016, 11 Paese già riuscivano a raggiungere con anticipo il loro personale obiettivo 2020.
Come evidenziato dal grafico, i soci europei che sono arrivati in anticipo all'appuntamento con l'Europa sono Svezia, Finlandia, Danimarca, Estonia, Croazia, Lituania, Romania, Bulgaria, Italia, Repubblica Ceca e Ungheria.
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