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Ore calde per il nostro Paese. E non solo dal punto di vista meteo. Questa mattina il presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, si è recato al Quirinale per un incontro informale con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Successivamente l’ex commissario alla spending review, senza rilasciare dichiarazioni, è rientrato a Montecitorio. In campo adesso sembrano esserci più ipotesi.

Nella giornata di ieri si è parlato ancora di elezioni, prospettando come data del voto il 29 luglio 2018. Poi – messa da parte l’ipotesi impeachment – si è riaperta la trattativa tra Movimento 5 Stelle, Lega e Quirinale, facendo riemergere l’ipotesi di un governo giallo-verde appoggiato da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.

È stato il capo politico del M5S a riproporre da Napoli una collaborazione al presidente della Repubblica. Ma da Pisa Matteo Salvini ha replicato: “Di Maio riapre? Non siamo al mercato, al voto anche subito”. Considerando tuttavia il ritorno di un governo giallo-verde (questa volta appoggiato da FdI), secondo alcune voci, il nodo Savona verrebbe sciolto proponendo in alternativa Cottarelli al Tesoro e compensando la Lega con Giancarlo Giorgetti a Palazzo Chigi.

L’ipotesi di un governo neutrale guidato da Cottarelli piano piano si sbiadisce, la prospettiva di non ottenere la fiducia e di conseguenza non riuscire neppure a nascere sembra spingere verso il “no” molti potenziali ministri. E’ così che prende sempre più piede l’ipotesi di un governo M5S-Lega. Ma al momento non è tramontata del tutto l’eventualità di andare al voto il prossimo 29 luglio.

Quel che è certo è che occorre fare in fretta. Gli impegni in agenda sono infatti molteplici. L’8 giugno è in programma il G7 in Canada, il 10 giugno ci saranno le elezioni amministrative in 783 comuni, il 28 giugno ci sarà il Consiglio europeo e l’11 luglio il vertice Nato. Nel frattempo, l’Italia è tenuta d’occhio.

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