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Nuove disposizioni in materia di investimenti di immobili da parte delle banche, con l’obbiettivo di ridurre i crediti deteriorati. Sono state emanate negli scorsi giorni da Banca d’Italia. Vediamo di cosa si tratta.

Le nuove direttive in materia di vigilanza bancaria rese note dall’istituto di Via Nazionale, previa consultazione con vari enti quali Abi, Assilea e lo studio legale Raynaud, si applicano agli investimenti in immobili da parte delle banche, con l'obiettivo di stimolarle a gestire le garanzie immobiliari in modo più efficiente nell’ottica di una riduzione dei crediti deteriorati e di un più efficace recupero dei crediti.

In particolare, per gli immobili acquisiti a seguito dell'escussione di garanzie, sono state eliminate due norme. La prima è quella del "pronto smobilizzo". La seconda norma è quella relativa al requisito patrimoniale aggiuntivo richiesto alle banche quando gli immobili da esse detenuti superano un determinato limite. In base a questo limite, detto "limite generale", l'ammontare complessivo degli immobili e delle partecipazioni non doveva superare quello del patrimonio di vigilanza.

Tali regole sono state sostituite da disposizioni che puntano ad una maggiore responsabilizzazione delle banche, in particolare:

  • Obbligo di comunicare all’autorità di vigilanza il superamento del limite generale di cui sopra. All’autorità sarà anche comunicato un piano con le misure da attuare a cura della banca per rientrare nel rispetto del limite generale. Tale piano dovrà essere attuato entro un orizzonte temporale utile a preservare il valore di realizzo degli immobili;
  • Obbligo per le banche di adottare presidi per gestire i rischi legati all'attività nel comparto immobiliare (rischi legali, operativi, di compliance).
  • Indicazioni su come comportarsi in caso le banche si avvalgano di società specializzate nell'attività immobiliare per acquisire e gestire immobili nell’ambito dell’attività di recupero crediti.

Tutte le indicazioni sono reperibili qui.

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