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aumento prezzi
Aumento tariffe telefonia mobile GTRES

Nonostante l'inflazione bassa, alcuni beni e servizi promettono rincari nei prossimi mesi. Cellulari e canoni d'affitto in special modo. Ecco a cosa fare attenzione

Aumento dell'Iva, prezzi a rischio

Il rischio di aumento Iva potrebbe solo aggravare i rincari che già sono previsti per diversi beni e servizi nei prossimi mesi. Nonostante l’inflazione sia stata rilevata a livelli quasi immobili (0,5% annuo) alcuni beni e servizi vedono prezzi e incidenza sulle spese familiari in buon aumento.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, per un paniere di sette voci significative la spesa media potrebbe essere del 4,29% con una incidenza del 267 euro  per una famiglia con figli. Il tutto senza considerare il possibile aumento dell’Iva, che si potrebbe innescare se non si dovessero trovare i 23,1 miliardi necessari a scongiurarla.

Aumento dei prezzi per la telefonia mobile

Secondo l’analisi di preventivi on line richiesti per vari beni e servizi, a rincarare ci sono telefonia mobile, polizze Rc auto e conti correnti bancari. Per quanto riguarda le tariffe della telefonia, ogni profilo vede un aumento dei prezzi di oltre il 28%, esaurito l’effetto dei fornitori low cost come Iliad e Kena. Si punta invece ad offrire più giga e più minuti di conversazione, ma a costi maggiori, con procedure unilaterali di variazione prezzi che hanno messo in allarme il Garante per la concorrenza.

Per quanto riguarda le assicurazioni auto, i rincari hanno riguardato soprattutto le tariffe per i giovani, anche del 14%. Più contenuta la crescita dei prezzi per le famiglie. La media nazionale tuttavia rivela un generale calo dello 0,9% nel primo trimestre, ciò a causa delle differenti basi dati ma anche delle diversità territoriali.

Quanto ai costi dei conti correnti bancari, l’aumento potrebbe raggiungere i 9 euro annui in più a partire da settembre, per un totale che si aggira attornio agli 80 euro ed è inferiore per chi si affida alle banche on line.

In arrivo anche il rincaro delle tariffe energetiche, con il completamento della liberalizzazione dell’offerta e l’abbandono del mercato tutelato, anche se la concorrenza tra provider potrebbe limitarne l’effetto. L’aumento dei generi alimentari si è invece fermato in agosto all’1%.

Canoni d'affitto, in aumento quelli turistici

Infine, secondo il Sole 24 Ore, anche i canoni d’affitto potrebbero riportare un rincaro del 4,3% anche a causa della spinta degli affitti turistici. Una camera singola in affitto potrebbe arrivare a costare il 13,2% in più rispetto a gennaio, con una particolare impennata per quanto riguarda gli affitti studenteschi per i quali c’è grande domanda: secondo Solo Affitti, a Milano o Bologna basta un mese per affittare casa.

Il fenomeno dei rincari degli affitti, in particolare quelli brevi, si ritorce sulla disponibilità di affitti a lungo termine e spinge in alto i canoni al punto che Luca Dondi, ad di Nomisma, paventa un rischio bolla. Secondo l’Osservatorio Fimaa-Nomisma diffuso a luglio gli affitti turistici vedevano un +1,3% annuo.

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