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taglio del cuneo fiscale
In forse il taglio del cuneo fiscale GTRES

Vita breve per il taglio al cuneo fiscale: il nuovo bonus da 100 euro previsto nelle buste paga dei lavoratori dipendenti a partire da luglio è stato già messo in forse. Mancherebbero le risorse per renderlo sostenibile.

Dal 1 luglio 2020 la riforma in teoria doveva prevedere un taglio del cuneo fiscale, che si concretizzava in un bonus da 100 euro in busta paga per i redditi inferiori a 28 mila euro e in una detrazione fiscale di 80 euro per i redditi superiori a tale cifra.

Tuttavia la Commissione Finanze del Senato ha fatto notare che per il rinnovo del bonus di 100 euro e della detrazione di 80 euro servono in totale 16 miliardi e mezzo, ma ne sono disponibili solo 14,7. Mancano all’appello 1,8 miliardi di euro, il che porterà probabilmente già dal 2021 all’abolizione del neonato taglio del cuneo fiscale, dopo soli sei mesi di vita.

L’idea sarebbe di sostituire questo provvedimento con una riforma più strutturale dell’Irpef che vada a vantaggio di tutti i contribuenti, cosa che secondo i calcoli ora non accade, dato che i bonus, secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, creano disparità a sfavore di chi si trova appena a ridosso della soglia, oltre a sovrapporsi parzialmente al reddito di cittadinanza.

Solo per sei mesi, dunque, si avrà il nuovo bonus: tra le ipotesi c’è una sua totale abolizione sostituita da una nuova riforma del cuneo fiscale che entri in vigore dal prossimo 1 gennaio 2021.

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